Conte assolto per Novara-Siena, ma senza riduzione della squalifica. Bonucci e Pepe prosciolti

News, 22 agosto 2012.

Le sentenze della Corte di Giustizia Federale per i tesserati juventini.
Confermati i 10 mesi di squalifica per Antonio Conte per l'omessa denuncia in Albinoleffe-Siena, nonostante sia stato assolto per la gara Novara-Siena.
Confermato il proscioglimento di Bonucci e Pepe per Udinese-Bari.
Leggi il dispositivo per il filone di Cremona.
Leggi il dispositivo per il filone di Bari.

 

 

La Corte di Giustizia Federale in Camera di Consiglio: oggi le sentenze. Palazzi ha insisitito sull'assoluta credibilità di Masiello, chiedendo la squalifica di Bonucci e Pepe. Avvocato Bianchi (difesa Bonucci): Andrea Masiello non è credibile, Bonucci lo è. Avvocato Chiappero (difesa Bonucci e Pepe): La sentenza di primo grado era splendida e va confermata in toto. Le dichiarazioni post-dibattimento degli avv. Bianchi e Chiappero. La panchina si allunga: non più solo sette ricambi a disposizione degli allenatori, ma ben undici.


Corte di Giustizia Federale: chiusa la fase dibattimentale - "Sarà una camera di consiglio fiume, speriamo di offrire un quadrodefinitivo in vista dell'inizio dei campionati. Già nella giornata di domani contiamo di fornire le sentenze”. Così, poco prima delle 10.30, con circa un'ora di ritardo sull'orario previsto, Gerardo Mastrandrea aveva aperto ieri, nell'aula dell'ex Ostello della Gioventù del Foro Italico il dibattimento della Corte di Giustizia Federale sul filone di Bari, per il quale il procuratore federale Stefano Palazzi ha impugnato le assoluzioni di Leonardo Bonucci e Simone Pepe, assolti dalla Disciplinare che non aveva potuto ignorare le "sin troppo evidenti" e "molteplici contraddizioni" in cui era caduto il 'pentito' Andrea Masiello nel formulare la ricostruzione della combine di Udinese-Bari ("Ovvio che le dichiarazioni di Andrea Masiello sul punto non appaiano credibili, non essendo univoche e certe", aveva sostenuto nelle motivazioni il presidente Sergio Artico). Erano già presenti in aula sia Bonucci che Pepe, e anche il difensore del Bologna Portanova: oltre a loro vi erano da discutere le posizioni di altri sei tesserati (Belmonte, Di Vaio, Guberti, Salvatore Masiello, Semeraro e Vives) e di tre club (Bologna, Lecce e Udinese).
"Siamo chiamati a un lavoro oneroso ma cercheremo di mantenere l'impegno di far uscire il dispositivo entro domani". Con queste parole, alle 17, il presidente della Corte di Giustizia federale, Gerardo Mastrandrea, ha chiuso la fase dibattimentale del processo d'appello al Calcioscommesse.
Oggi dunque dovrebbe essere il giorno delle sentenze.
Sentenze di cui la Gazzetta sembra essere già a conoscenza, visto che titola: "Conte, si profila un piccolo sconto. Pepe-Bonucci aria di proscioglimento".

Palazzi insiste: Masiello credibile e Bonucci colpevole - Palazzi non si smuove da un millimetro dalle sue posizioni e anche ieri ha continuato a sostenere, forse meglio sarebbe dire a puntellare, la credibilità di Andrea Masiello: "La credibilità intrinseca ed estrinseca di Andrea Masiello è ampiamente dimostrata dai fatti". Praticamente il replay di quanto sentito ieri per 'Pippo' Carobbio. Le contraddizioni rilevate anche dalla Disciplinare per Palazzi tali non sono, si tratta invece di "dichiarazioni non contraddittorie ma progressive, in cui si migliora l'esposizione circostanziata". "Abbiamo prodotto articoli di giornale per confermare l'attendibilità intrinseca ed estrinseca di Andrea Masiello - ha affermato Palazzi - perché ci troviamo con indagini penali da parte della Procura di Bari e abbiamo prodotto il verbale omissato in cui parla di due gare. E i maggiori quotidiani nazionali riportano come molti giocatori sono stati sentiti da Bari come indagati. Questo dimostra che le dichiarazioni di Masiello hanno attendibilità. Masiello è stato confermato in tutte le altre gare per chiamata in corresponsabilità di altri deferiti. Come per Carobbio, anche per Masiello c'è un arricchimento progressivo". E ancora: "Nel concetto della circolarità della prova riteniamo che dichiarazione di Masiello hanno anche riscontri esterni, dalla corresponsabilità di Belmonte e Parisi in altre gare. Bellavista sapeva nell'ambiente di una disponibilità di Belmonte, ci sono dichiarazioni di Giacobbe e Iacovelli, ma altre che riguardano Stellini, A. Masiello e Belmonte. Stellini giocava ancora nel Bari in quella stagione e non è casuale che De Tullio lo chiami per la conferma dell'avvenuta combine".
Focalizzandosi poi in modo particolare sulle posizioni di Bonucci e Pepe ha spiegato: "L'assenza dal ritiro in Nazionale non è un alibi che contraddice Masiello, perché lo stesso Masiello dice che con lui l'accordo avvenne poi dopo. Riscontro logico dal coinvolgimento di Belmonte è confermato dal coinvolgimento in Cesena-Bari, e non è casuale che Bellavista chieda a Masiello di metterlo in contatto con Belmonte. Il motivo di risentimento che Bonucci ha prospettato, l'invidia non può aver mosso Masiello a fare accuse così gravi. E' irragionevole che l'invidia per lo sviluppo di carriera sotto gli occhi di tutti di Bonucci possa aver indotto Masiello a rivolgergli accuse così gravi". E ancora: "Non è affatto vero che le dichiarazioni di Andrea Masiello del 10 luglio sono contraddittorie, perché in quelle dichiarazioni Masiello utilizza il verbo “confermare”, e soltanto a Bonucci venne fatta la proposta sul pullman successivamente. Assolutamente non c'è alcuna contraddizione. Ferrari? 'vendere o acquistare', è importante il contenuto della telefonata, percepito da Andrea Masiello, è inferente, era solo una nota di colore, e rappresenta un elemento di conferma al suo amico. La passione per la Ferrari è stata ammessa anche da Pepe".
Richiesta di Palazzi: "Riformare integralmente le decisioni della Disciplinare e accogliere le richieste già formulate da quest'ufficio "(3 anni e 6 mesi per Bonucci, un anno per Pepe ). "Se poi la Corte non ritiene che la proposta di Masiello a Bonucci e Belmonte non sia stata accettata (o meglio riscontrata) chiedo in via subordinata la derubricazione in omessa denuncia".

Avvocato Bianchi: E' Bonucci ad essere credibile - L'avvocato Gian Pietro Bianchi, legale di Leonardo Bonucci, ha difeso con forza la posizione del suo assistito, rimarcando come ad essere credibile sia Leonardo Bonucci e non Andrea Masiello, il quale, proprio come Carobbio, teme di incorrere in un reato associativo e quindi punta dritto su una frode sportiva: "Non si può parlare di dichiarazioni progressive da parte di Masiello - sostiene - dopo non aver parlato di questa partita nei primi due interrogatori ne parla una prima volta in modo generico. Poi dice di aver combinato con i compagni nello spogliatoio nei giorni precedenti la gara, quando gli si fa notare che Bonucci era in nazionale dice di averne parlato con lui in campo e in fine nel pullman con lui e tutti i compagni. Si tratta di 4 versioni che non arricchiscono le sue dichiarazioni, semmai le impoveriscono Masiello si contraddice su Bonucci e ciò non entra nel reclamo della procura. Masiello le prime due volte va a Cremona e non dice nulla di questa partita, poi scopre che De Tullio e Iacovelli avevano parlato del suo coinvolgimento in quella partita e temendo che gli possa essere addebitato un reato associativo, un mese dopo le prime dichiarazioni chiede di essere riascoltato a Bari. Nell'ordinanza, il Gip scrive: 'La dichiarazione di De Tullio è maggiormente coerente. Giocarono il pareggio e non sull'over'. Finalmente Masiello recupera la memoria e chiarisce al Gip che in realtà ha agevolato realizzazione del secondo e terzo gol; ma se l'over lo aveva già raggiunto sul 2-2 non si capisce perché avrebbe dovuto procurare il terzo gol, se già vinceva così. C'è poi la questione del quantum prefisso: Masiello ci dice quanto avrebbe percepito ma non di quanto concordato con gli altri giocatori, che avrebbero giocato gratis. Compreso Bonucci che stava per partire per il Sudafrica e in procinto di passare in un grande club. In più, Leonardo Bonucci è una persona credibile, definizione della Procura di Bari, e non è mai stato ascoltato perché indagato, ma soltanto come persona informata sui fatti".

Avvocato Chiappero: La sentenza di primo grado parla da sola - Per Luigi Chiappero, che difende, per conto della Juventus, sia Pepe che Bonucci, vista la mancanza di elementi di novità, non resta che confermare l'eloquente sentenza di primo grado: "La ricostruzione fatta da Andrea Masiello - sostiene il legale - non quadra, anzi è completamente sbagliata. Cosa dire per difendere Pepe? In effetti non c'è neppure la prova della presunta telefonata fatta da Salvatore Masiello per combinare la partita. Non c'è perché non esiste. La sentenza di proscioglimento scritta molto bene dalla Commissione Disciplinare va confermata in toto. La sentenza è una splendida sentenza, parla da sola".

Le interviste post dibattimento agli avv. Chiappero e Bianchi - Bonucci e Pepe, come già accaduto il giorno precedente per Conte, sono filati via senza rilasciare dichiarazioni. Hanno parlato invece, ai microfoni Sky, i loro avvocati.
L'avvocato Chiappero ha ribadito quello che era stato il filo conduttore della sua arringa, ovverosia il fatto che, in mancanza di nuovi elementi, non resta che confermare la sentenza di primo grado: "Non abbiamo portato elementi nuovi rispetto al primo grado. Ci siamo limitati a reinserire i passaggi che mancavano nel ricorso della Procura Federale. La fotografia di ieri, che era chiara, limpida, perché la sentenza non meritava neppure tutto questo impegno. E' chiaro che quando la Procura scrive un po' di pagine e cerca di ritornare sui suoi passi percorrendo gli stessi argomenti, qualcosa bisogna dire, anche perché i giudici dell'appello non hanno assistito a tutto il processo di primo grado. Ma non ci sarebbe stato niente da dire perché la sentenza parla da sola. Fino a quando non c'è la decisione finale, c'è sempre un po' di timore; ma è un timore molto controllato perché anche qui siamo convinti della forza dei nostri argomenti che questa volta sono già stati certificati dalla Commissione Disciplinare. Quindi ci auguriamo davvero di vederla confermata".
L'avvocato Bianchi ribadisce a sua volta i medesimi concetti del collega: "Noi abbiamo semplicemente fatto in modo che ritornasse tutto quello che c'era in primo grado, i passaggi che mancavano nel reclamo della Procura federale, in modo che fosse tutto completo e la Corte potesse giudicare come in primo grado".

La panchina si allunga -La Lega propone, la Figc dispone: è stata infatti una richiesta della Lega di serie A, firmata dal presidente Maurizio Beretta, ad indurre la Figc a disporre che dalla prima giornata di campionato le squadre abbiano la possibilità di mettere nella lista da consegnare all'arbitro 23 giocatori. Le riserve non saranno dunque più 7 ma 12, come per le fasi finali di Mondiali ed Europei di calcio. L'apertura vale anche per la Coppa Italia, la Supercoppa e il campionato Primavera.


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