Moratti: Risposta obbligata. Smentito dall'avv. Lubrano e da Abodi. Vidal in arrivo?

News, 21 luglio 2011.

Moratti: la risposta del Consiglio Federale è obbligatoria e giusta. L'avv. Lubrano: Si poteva decidere e di conseguenza revocare, data la sussistenza dei presupposti. Andrea Abodi: Si poteva decidere, era previsto dallo Statuto. Galliani si chiede: Perché certe telefonate erano rilevanti ed altre no? Per Vidal alla Juve è praticamente fatta: un video.  Il primo allenamento dei bianconeri negli States. La crisi di Juventus Channel: stop ai programmi. C'è Buffon tra i candidati al Golden Foot 2011. La Premier League si propone di adottare l'occhio elettronico per il goal/non goal dal 2012/2013.

Moratti: Giusto così! - Moratti è stato stavolta un po’ più loquace, e raggiante, nel commentare la decisione pilatesca con cui il Consiglio Federale della Figc ha lasciato all’Inter lo scudetto di cartone: “La decisione del Consiglio Federale sullo scudetto l’ho vista come una conseguenza normale, giuridicamente giusto il tutto e da parte del Consiglio si poteva solo fare così, quindi una risposta obbligatoria e giusta”. Naturalmente, non dubitavamo che avesse apprezzato il bisregalo. Ha voluto aggiungere qualcosa anche su Facchetti: “Credo che la famiglia che ci sia rimasta molto male, quindi è libera di muoversi come vorrà”. Certo che dimostrare che quella delle 'telefonate che non c’erano' siano un falso sarà dura, visto che sono passate al vaglio di un Tribunale della Repubblica. E la realtà è quella, al di là di tutte le relazioni di Palazzi e delle in-competenze del Consiglio Federale.

L’avv. Lubrano è sicuro: Si poteva decidere e revocare – L’avvocato Enrico Lubrano, docente di diritto dello Sport alla Luiss di Roma, lo aveva detto chiaramente prima: il Consiglio Federale è assolutamente competente a decidere la sorte dello scudetto 2006. E lo ha ribadito ieri, in un’intervista a ‘Tuttosport’, aggiungendo anche la sorte che quel trofeo avrebbe dovuto avere. Infatti l’impedimento a provvedere poteva scaturire solo dall’assenza di provvedimenti amministrativi, ma così non è: “Questo presupposto è oggettivamente smentito dai documenti presenti sul sito della Federcalcio e, in particolare, dal comunicato stampa del 26 luglio 2006. E' stata compiuta un’attività istruttoria di tipo consultivo e poi una serie di attività valutative e decisionale da parte di Guido Rossi. L’allora commissario straordinario ha chiesto prima il parere dei tre saggi, poi ha ritenuto di condividerne l’iter logico e le conclusioni, ha valutato se ci fossero situazioni per le quali non si potesse assegnare il titolo e infine ha ritenuto di assegnare lo scudetto 2006 all’Inter in quanto squadra prima in classifica all’esito dei procedimenti disciplinari”. Per il diritto amministrativo ciò è “espressione di un procedimento amministrativo”, che è “sottoponibile ad annullamento o revoca, anche a prescindere dall’eventuale prescrizione dell’azione disciplinare”. Quindi la Juve può impugnare la decisione all’Alta Corte (poi semmai Tar, quindi Consiglio di Stato) “per illegittimità e può chiedere che venga ordinato al Consiglio federale e al suo presidente di pronunciarsi sull’eventuale revoca dell’assegnazione dello scudetto 2006”. Che, se fossero costretti a "valutare la consistenza dei presupposti per la revoca" dovrebbero concludere che “rispetto all’atto del 2006, quei presupposti ora sussistono”.

Andrea Abodi: si poteva decidere – Andrea Abodi, presidente della Lega di serie B, in consiglio Federale alla votazione “non ha partecipato”, questa la dizione che lui stesso usa: l’intento è stato quello di dimostrare la sua contrarietà all’impostazione data alla vicenda, perché, a suo parere, spiega su ‘Tuttosport’’, la Figc aveva “i titoli per prendere una decisione, come chiaramente previsto dall’articolo 13.2 dello statuto. Non è stato invece considerato un atto amministrativo il comunicato stampa relativo alla classifica del 2006. Ci si è fermati agli aspetti formali”. Poi spiega: “La verità è che la giustizia sportiva subisce, come è naturale, le dinamiche dell’apparato ordinario. In questo caso, gli effetti oggi sono figli di quella selezione chirurgica che al tempo fu fatta dalla giustizia ordinaria: alcune intercettazioni vennero ritenute interessanti e altre no. Un vizio che si è trascinato nel tempo. Ma se allora il raggio d’azione fosse stato più ampio, la storia sarebbe stata forse diversa. E anche la giustizia sportiva avrebbe assunto decisioni di altro segno. E’ un dato di fatto che, con l’attività successiva ai primi verdetti, la Figc abbia raccolto una mole notevole di materiale riguardante altri soggetti. E teniamo presente che a proposito della stagione 2005- 2006, quella dello scudetto contestato, non si parla di illeciti. Su quel campionato si sono riversati gli effetti negativi delle valutazioni precedenti. Ma poi sono emersi fatti nuovi. Risultato: c’è stata sperequazione”. Anche sul fatto che Guido Rossi, non potesse sospettare, all’epoca, che vi fossero altre responsabilità, ha osservato: “Ho letto recentemente un libro che ricostruisce fedelmente i fatti di Calciopoli e se c’è un aspetto che emerge distintamente, è lo stretto rapporto tra l’allora commissario federale e i magistrati di Napoli. Quindi mi risulta difficile credere che non sia stata mai fatta una domanda come: 'C’è dell’altro?'. E allora emergono ulteriori perplessità anche a proposito del lavoro svolto dal colonnello Auricchio e dal giudice Narducci”. Rimprovera alla Juve la passività, la non-tutela all’epoca di Calciopoli, l’accettazione supina dei verdetti. E auspica che Andrea Agnelli si faccia protagonista di un’azione di responsabilità globale, per rilanciare il sistema calcio in Italia su basi diverse, assumendone la leadership: “La Juve può assumere questo ruolo guida”. Non dovrebbe toccare alla Juve togliere le castagne dal fuoco al calcio italiano: la Juve al momento deve chiedere conto al calcio italiano dei danni subiti a causa della mancanza di equità di trattamento, perché la credibilità passa attraverso questi valori. Tutto il resto verrà dopo.

Galliani e le telefonate ignorate – Sul fronte anti-Inter, dopo la scoperta, ormai palese, anche se ‘onestamente’ prescritta, che telefonare era una vizietto molto diffuso, e in molti casi lecito (avremmo qualche dubbio sulla madre di tutte le griglie con suggerimento di inserire "preclusi", sui 4-4-4 e sui "Diglielo a Bertini che è determinante"), ormai non c’è solo la Juve, ma anche la Fiorentina, la Lazio e il Milan. Sentiamo cosa ha detto oggi l’ad rossonero Adriano Galliani: “Questa domanda me la faccio dall'estate 2006 - ha detto ai microfoni di Mediaset - Perché certe telefonate sono state ritenute degne di menzione e altre considerate come se nulla fosse?". Galliani ha poi aggiunto che questa è "una domanda che si fanno in tanti, da anni. Tutti hanno la testa per giudicare". Già, ma persino il Consiglio Federale ha preferito non utilizzarla e dichiararsi incompetente.

Per Vidal è praticamente fatta – Mancano le visite mediche, le firme sul contratto e l’ufficialità, ma sembra proprio fatta per Arturo Vidal alla Juve. L’accordo è arrivato in seguito all’incontro tra Beppe Marotta, l’agente del centrocampista Felicevich e Rudi Voeller, dg del Bayer Leverkusen. L’affare è stato concluso solo cash, dopo che i bianconeri avevano cercato invano di inserire una contropartita tecnica (Sissoko e Melo): Ci saranno per il club tedesco 12 milioni (forse 10 2, con gli ultimi 2 legati al rendimento delle squadra nei prossimi due anni), per il giocatore un contratto di cinque anni a 3 milioni a stagione. L’arrivo di Vidal a Torino è atteso per oggi.
La giornata di calciomercato e un breve ritratto di Vidal un video che linkiamo: lo abbiamo ripreso dal grande forum Tifosibianconeri.com ed è stato realizzato attraverso filmati tratti da Sky
Video- La giornata di calciomercato. Chi è Arturo Vidal.

Anche in America Conte fa sgobbare i bianconeri – Cambia il continente, ma non cambiano l’intensità del lavoro cui Antonio Conte sottopone i suoi ragazzi: l’allenamento si è svolto al Novacare Complex, l’avveniristico centro di allenamento della squadra di football americano dei Philadelphia Eagles. Dopo una breve permanenza nell’attrezzatissima palestra i bianconeri sono scesi sul terreno di gioco dove, ad onta del calcio, hanno affrontato una seduta decisamente corposa: tanta corsa, scambi in velocità, lavoro aerobico con conduzione di palla, esercizi di possesso palla per alcuni, mentre gli altri affrontavano una partitella sette contro sette.

La crisi di Juventus Channel – Stop ai programmi di Juventus Channel. Le difficoltà che sta attraversando la Blind Turn srl, la società che gestisce il canale per conto della Rai che lo ha affittato sulla piattaforma Sky, ha determinato la sospensione dei programmi dell’emittente, che ha deciso – informa una nota sindacale della Cgil – “di sospendere l’erogazione del servizio di produzione e messa in onda del canale”. I dipendenti, una trentina tra tecnici e amministrativi, assunti con contratto a tempo determinato sino al 2013, non percepiscono lo stipendio dal maggio scorso. Stessa sorte per Roma Channel, gestito dalla medesima società.

Buffon unico italiano in lizza per il Golden Foot – E’ Gigi Buffon l’unico italiano in lizza per aggiudicarsi il Golden Foot 2011, per succedere a Francesco Totti, vincitore lo scorso anno. Gli altri candidati in lizza, tutti selezionati da una giuria composta da 58 giornalisti sono Casillas , Xavi Hernandez , Javier Zanetti, Raul, Puyol, Eto’o, Giggs, Drogba e Beckham. Il Golden Foot, un premio alla carriera il cui vincitore avrà l’onore di lasciare le sue impronte sulla ‘Champions Pormenade’ di Montecarlo, nella sua edizione 2011 sarà conferito in una cerimonia che si svolgerà il 10 ottobre, appunto a Montecarlo.

L’occhio elettronico nella Premier League – Il goal/non goal è un dilemma che spesso infiamma le discussioni di giocatori e appassionati in tutto il mondo. Adesso la tecnologia è in grado di offrire delle soluzioni per dirimere questo atroce dubbio: e la Premier League ha deciso che se ne avvarrà. Il suo presidente, Richard Scudamore, ha annunciato che dalla stagione 2012-13 la Premier League adotterà una tecnologia che permette di accertare se il pallone abbia superato o meno la linea bianca: "Tutto ruota intorno al goal – ha spiegato – e tutto ne dipende: carriere, risultati e classifiche”. Naturalmente gli inglesi dovranno ottenere il lasciapassare dalla Fifa, che sinora si è sempre mostrata restia ad ipotesi di questa fatta, minacciando di sanzioni chi si fosse azzardato a infrangere l’embargo alla tecnologia. Ma “la Fifa però di recente sta dando segnali di apertura e io spero - continua Scudamore sulla rivista ufficiale del campionato - che per il 2012-13 si possa avere il via".


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