Prioreschi: Chi mette davvero Collina lo dice la Facchetti-Mazzei. Che pastrocchio le sim svizzere!

News, 14 ottobre 2010.

Prioreschi: La vera chiave è la Facchetti-Mazzei, non il 'Metti Collina'. Il tragicomico pasticciaccio delle Sim straniere. Lavoro e nervosismo a Vinovo. Olivera: Sogno un goal contro la Juve, senza rancore. Risultati di serie B. Le scuse della Serbia. La stampa internazionale condanna gli hooligans serbi. Il comunicato dell'Uefa. Platini è per la tolleranza zero. Anche l'Italia potrebbe essere sanzionata per i fatti di Genova. Blatter chiede di imitare l'Inghilterra. All'Alta Corte Hicks e Gillet perdono il primo round. Lo Stoccarda esonera Gross. Infortuni a raffica nella pausa dedicata alle gare delle Nazionali. Zidane avrebbe voluto ringraziare la Juventus.

Avvocato Prioreschi: Si arrampicano sugli specchi del chi l'ha detto - Nella puntata di "Signora mia", andata in onda martedì sera, è intervenuto telefonicamente l'avvocato Prioreschi, intervistato dai componenti della redazione di "Tutti Pazzi Per La Juve" , trasmissione radiofonica juventina per gli juventini. Sollecitato a dare un giudizio sulla inversione di marcia del perito Porto che dopo 27 giorni modifica la sua prima perizia su chi nomina Collina l'avvocato ha detto: "Chi dice 'Metti Collina' non è assolutamente rilevante. Quell’intercettazione deve essere letta in parallelo con la precedente Facchetti-Mazzei, (del giorno prima, 25.11.2004, ndr), dove Mazzei comunica gli assistenti, 'numero 1 e numero 2' (Ivaldi e Pisacreta), dove Facchetti dice chiaramente 'Mettiamo il numero 1 degli arbitri...', e Mazzei dice: 'Ma come facciamo? C’è il sorteggio!' e Facchetti dice: 'Ma no, quale sorteggio!', quindi poi Facchetti chiama Bergamo ed è il prosieguo naturale di quella telefonata. Ora che lo dica Bergamo o lo dica Facchetti, francamente, non ha nessuna importanza. Il significato della telefonata è chiarissimo. Soltanto chi è in malafede non riesce a capire e poi si arrampica sugli specchi del chi l’ha detto. Non ha nessuna importanza chi ha detto 'Metti Collina'".

Le sim straniere? C'è del tragico e del comico - L'avvocato Prioreschi, sempre durante la trasmissione "Signora mia", interpellato sulle schede straniere, ha dichiarato: "Il criterio utilizzato dagli investigatori non ha nulla di scientifico. Inoltre c’è un dato agghiacciante: i carabinieri hanno elaborato centinaia di migliaia di contatti telefonici a mano per ricavare questi presunti contatti tra le sim svizzere, e poi, quello che è più tragico da un lato e comico dall’altro, è che le chiamate tra le sim in entrata ed in uscita non corrispondono. Se A chiama B 10 volte, A avrà 10 chiamate in uscita e B 10 in entrata, invece su tutte le sim svizzere abbiamo dati di 10 in uscita e dall’altra parte 100 in entrata, oppure 10 in uscita e nessuna in entrata, insomma non corrisponde nulla. E’ una cosa che definire comica è dire poco. Quello che è il dato delle sim svizzere è che una scheda chiama l'altra, ma chi fosse al telefono dell'una e dell'altra nessuno lo può dire". Quando un giornalista ospite in studio gli ha fatto notare che le schede straniere non si possono intercettare, l'avvocato lo ha smentito: "Tutte le schede possono essere intercettate. E' chiaro che ci vorrebbe una rogatoria internazionale, però la giurisprudenza della Cassazione, che si è espressa, consente di intercettare la scheda straniera che ha traffico in Italia, senza rogatoria. Tanto è vero quello che Le dico, è che c'è stata una prima richiesta di intercettazione delle prime schede svizzere che avevano individuato, che hanno provato ad intercettare ma non producevano traffico".

Intenso lavoro mattutino a Vinovo - Mercoledì, allenamento mattutino agli ordini di Del Neri per la squadra, ancora priva dei cinque nazionali, rientrati solo nel pomeriggio. La preparazione per l'incontro di domenica contro il Lecce è proseguita con una seduta piuttosto intensa. Dopo il riscaldamento, il gruppo è stato impegnato prima in una serie di esercizi con la palla (conduzione, passaggi, torelli), poi in un lavoro atletico (scatti e cambi di direzione). Si è poi ritornati agli esercizi di possesso palla, per concludere con la consueta partitella dieci contro dieci, giocata su metà campo. Leggero affaticamento muscolare per Iaquinta, che ha abbandonato, a scopo precauzionale, anzitempo il terreno; continua il programma di recupero per Traoré che ha proseguito nel suo lavoro differenziato. Nel corso della partitella, condotta su ritmi piuttosto sostenuti, scintille tra Felipe Melo e Sissoko che, dopo un deciso contrasto di gioco, si sono affrontati a muso duro, in un tesissimo faccia a faccia, interrotto prontamente dai compagni di squadra, prima che il bisticcio diventasse zuffa, con Amauri che trascinava via Sissoko e Del Neri che osservava da lontano; il tutto si è poi concluso con una stretta di mano.

Ruben Olivera: Sogno un goal contro la Juve - Ruben Olivera è grato alla Juve per averlo portato in Italia, non ritiene di avere vendette da consumare, ma sarebbe felice, lui che ora milita nel Lecce, di disputare domenica una bella prova contro la sua ex squadra e magari segnare un goal, visto che con la maglia del Lecce è ancora a secco; lo dice in un'intervista al 'Nuovo Quotidiano di Puglia': "Non vedo l’ora di gonfiare la rete, magari arrivasse proprio domenica contro la Juventus. Per carità, alla Juventus devo dire soltanto grazie per avermi portato in Italia, la società bianconera è stata la prima a credere in me. Di occasioni ne ho avute tante, purtroppo non le ho sapute cogliere. Tutta colpa mia, ero giovane e non avevo ancora la necessaria maturità per capire l’importanza di quella esperienza in bianconero. Indossare la maglia della Juventus è qualcosa di molto importante perché in quella squadra giocavano, giocano e giocheranno sempre dei fuoriclasse o comunque dei grandi campioni. Ecco, quando ti capita l’occasione essere pronto a coglierla altrimenti gli 'squali' ti mangiano vivo. Gli “squali" ovviamente erano i miei compagni di squadra che, evidentemente, sono stati più bravi di me. In una squadra del genere non puoi sperare di giocare da titolare se non lo meriti, il posto lo devi prima conquistare e poi difendere a denti stretti. Io questo l’ho capito solo quando era troppo tardi ed ora mi ritrovo nel Lecce pronto a ripartire".

Serie B - Nel turno infrasettimanale sono i minuti finali e vivacizzare la giornata. In zona Cesarini il Torino, sotto di un goal in casa col Vicenza, ribalta il risultato con una doppietta di Rolando Bianchi, Siena e Albinoleffe acciuffano la vittoria per 2-1, il Livorno e l'Ascoli il pareggio rispettivamente a Varese e in casa contro il Crotone. Alle spalle della capolista Siena non perdono colpi il Novara, che regola per 2-0 l'Atalanta nel big-match della giornata, e la Reggina che col minimo scarto ha la meglio sul Pescara. Risultati: Albinoleffe-Frosinone 2-1; Ascoli-Crotone 2-2; Cittadella-Sassuolo 1-1; Grosseto-Portogruaro 3-1; Modena-Empoli 0-0; Novara-Atalanta 2-0; Piacenza-Triestina 2-2; Reggina-Pescara 1-0; Siena-Padova 2-1; Torino-Vicenza 2-1; Varese-Livorno 1-1. Classifica prime posizioni: Siena 21, Novara 19, Reggina 17, Atalanta e Empoli 15, Crotone 14.

La Serbia chiede scusa all'Italia - L'ambasciatore serbo a Roma, Sanda Raskovic-Ivic, commenta così i gravissimi episodi di violenza scaturiti dai delinquenti serbi: "Ci vergogniamo e ci scusiamo. Questi teppisti non rappresentano i sentimenti nel comportamento del popolo serbo". Intanto la polizia serba ha fatto sapere che tutti gli hooligans sono stati riconosciuti e verranno puniti adeguatamente secondo le leggi locali.

La stampa internazionale condanna gli hooligans - Grande risalto per i fatti avvenuti a Genova anche nei quotidiani di tutta Europa. Il Times apre con un "L'incontro dell'Italia sospeso a causa delle violenze degli hooligans serbi", mentre il Daily Telegraph commenta con un pesantissimo "Vergogna Serbia, gli scontri dei tifosi costringono alla sospensione della partita contro l'Italia" e il Daily Mail afferma "Vergogna Serbia: gli hooligans bloccano le qualificazioni di Euro 2012 e rovinano il minuto di silenzio per i morti di Afghanistan". Anche nelle varie testate serbe si parla di "Vergogna nazionale. Questa è la morte della Serbia" ed in particolare il Kurir afferma che "Tre giorni fa i selvaggi hanno seminato distruzione a Belgrado durante il Gay Pride, ieri sera hanno distrutto il calcio serbo e ci hanno umiliato davanti al mondo intero". Anche la stampa spagnola stigmatizza con forza la guerriglia al Ferraris: Marça titola "Vergogna serba!", mentre El Mundo scrive "Terrore e vergogna a Genova" ed infine Sport commenta con un "Suicidio serbo a Genova".

Platini: tolleranza zero - Il Presidente dell'UEFA Michel Platini, che si dichiara choccato dai fatti Italia-Serbia, ricorda come la UEFA abbia adottato la linea della tolleranza zero nei confronti della violenza negli stadi. "Attenderò l'esito dell'inchiesta in corso e le decisioni della Commissione Disciplinare", continua Platini, "e chiedo e auspico la massima collaborazione da parte delle autorità dei Paesi interessati".

Durissimo comunicato ufficiale dell'Uefa - In seguito agli incidenti dentro e fuori lo stadio Ferraris, provocati dagli hooligans serbi, l'Uefa ha comunicato di aver aperto un'inchiesta disciplinare e le decisioni verranno prese giovedì 28 ottobre. Di seguito il comunicato completo dell'Uefa: "A seguito della sospensione della gara di qualificazione a Uefa Euro 2012 tra Italia e Serbia allo stadio Luigi Ferraris di Genova ad appena sei minuti dal calcio d'inizio, la Uefa ha confermato oggi di aver immediatamente aperto un'inchiesta disciplinare completa e a tutto campo sugli incidenti e i seri disordini che si sono verificati alla partita e sulle circostanze contingenti. Una volta che l'intero dossier sarà completo, con l'assistenza dei referti di arbitro e delegato, la questione verrà sottoposta all'indipendente Commissione Disciplinare e di Controllo Uefa per ulteriori esami e possibili sanzioni. Le sanzioni a disposizione della Commissione Disciplinare e di Controllo si possono trovare nel Regolamento Disciplinare Uefa, edizione 2008, Articolo 14, e spaziano dalla diffida e multa, fino alla chiusura dello stadio o alla squalifica dalle competizioni in corso e/o esclusione da future competizioni. La data proposta per la riunione dell'organo di disciplina e controllo per questo caso è giovedì 28 ottobre".

Anche l'Italia è sotto accusa per i fatti di Genova - Rob Faulkner, che ha dichiarato, in un’intervista rilasciata all’agenzia Ansa, che il regolamento del massimo organo calcistico europeo prevede “oltre alla responsabilità di chi provoca incidenti, anche quella della Federazione che organizza la partita e che deve garantire la sicurezza nello stadio e il regolare svolgimento dell'incontro”. Sarebbe quindi confermata l’ipotesi di sanzioni nei confronti dell’Italia per i gravi fatti verificatisi prima, durante e dopo il match di qualificazione ad Euro 2012 Italia-Serbia. L'Uefa, per fare luce su quanto avvenuto a Genova, ha già chiesto alla Federcalcio azzurra di poter entrare in possesso delle immagini riprese dalle telecamere dello stadio “Ferraris”. Faulkner ha aggiunto: “Per stabilire l'esatta attribuzione delle responsabilità prenderà ora in esame tutta una serie di elementi fra i quali anche l'eventuale scambio di informazioni tra le Federazioni su eventuali azioni delle tifoserie”. Antonello Valentini, direttore generale della Figc, ha replicato: ''Se temiamo una sanzione dalla Uefa? L'istituto della responsabilità oggettiva è uno dei capisaldi della giustizia sportiva internazionale. La dichiarazione del portavoce dell'Uefa su eventuali rischi di sanzione anche per l'Italia è dunque di una banalità assoluta. Adesso il referto dell'arbitro (unico responsabile della decisione di sospendere la partita) e la relazione del delegato Uefa andranno alla commissione dell'Uefa, insieme alle immagini video che stiamo raccogliendo. Se faremo ricorso in appello? Vedremo, la gamma di sanzioni applicabili è molto ampia. Noi seguiremo l'iter della giustizia sportiva''. Ma il pensiero del presidente della Lega di serie A, Maurizio Beretta, corre al principio della responsabilità oggettiva che punisce severamente le nostre società per eventi analoghi: "Purtroppo, per noi la serata di ieri non afferma un concetto nuovo: contro la follia degli ultras serve repressione sulla responsabilità personale, le società di calcio non c'entrano. La verità è che parlare in questi casi di ultras di una squadra o di un'altra non ha senso, e lo dimostrano i serbi calati ieri al Ferraris: per loro la partita è stata solo una occasione per affermare concetti politici e appagare la loro voglia di violenza. Contro questo modo di fare occorre perseguire gli atteggiamenti individuali, prendere questi signori e metterli in galera con condanne esemplari”.

Blatter: L'Italia imiti l'Inghilterra - Secondo Blatter, anche l'Italia è colpevole perché, a differenza, ad esempio, dell'Inghilterra, non si è sufficientemente impegnata nella lotta agli hooligans e nel rinnovamento degli stadi. "Non voglio parlare di ciò che avete passato qui - ha detto Blatter, in visita a Londra, dove ha incontrato il primo ministro David Cameron - ma piuttosto della vostra reazione. Voi avete portato la sicurezza nei vostri stadi. Ora ci si chiede: Dove sono finiti gli hooligans? Non sono più negli stadi. E per questo voglio congratularmi con questo governo e con quelli che lo hanno preceduto. Se fosse stato così a Genova non avremmo avuto i disordini che ci sono stati. L'Inghilterra è ormai leader per quanto riguarda la sicurezza negli stadi. I suoi predecessori sono stati in difficoltà nella seconda metà degli anni '80, ma la reazione è stata esemplare: avete costruito nuovi stadi senza recinzioni e dove tutti stanno seduti, siete stati un esempio per tutto il mondo. Questa è una grande eredità che avete lasciato al mondo". Miele per le orecchie degli inglesi, sempre più in pole position per l'organizzazione dei Mondiali 2018.

L'Alta Corte bastona Hicks e Gillett - Prima di vittoria dei tifosi del Liverpool, ansiosi di liberarsi del detestato duo Hicks-Gillett: il Justice Floyd nella sovraffollata sala 18 dell'Alta Corte di Londra ha pronunciato la sua sentenza, dando ragione a Royal Bank of Scotland e stabilendo che la vendita della squadra a New England Sports Ventures può procedere. È una sconfitta per i due proprietari americani del Liverpool, Tom Hicks e George Gillett, che hanno tentato di bloccare la vendita; ma secondo il giudice, i proprietari non hanno il diritto di porre il veto a una vendita. Hicks e Gillett si opponevano infatti a che il Liverpool passasse nelle mani della Nesv, la società proprietaria dei Boston Red Sox del baseball. A tal fine avevano sostituito due membri del Board (Christian Purslow e Ian Ayre), favorevoli a questa vendita, con il figlio di Hicks e un suo dipendente, i cui voti avrebbero ribaltato la decisione del Board. Royal Bank of Scotland ha contestato che Hicks e Gillett avevano firmato un accordo impegnandosi a rispettare le decisioni di Broughton e a non intervenire per cambiare la composizione del consiglio di amministrazione. Il giudice ha stabilito che il consiglio di amministrazione deve restare invariato e gestire la vendita a Nesv. Rimane comunque da considerare un'offerta giunta in extremis da un magnate di Singapore, Peter Lim, che avrebbe fatto un'offerta leggermente superiore (ai 300 mln di sterline della Nesv ne contrappone 320 più 40 per il mercato). E anche l'hedge fund americano Mill Financial, secondo Hicks, sarebbe disposto a fare un'offerta migliore della Nesv. E' comunque assai probabile che in ogni caso la cosa non sia finita qui, perché molto probabilmente Hicks e Gillett ricorreranno in appello.
Ma l'intoppo ora potrebbe giungere dagli Usa, dove un giudice, Jim Jordan, della 16/ma corte distrettuale di Dallas, in Texas, ha bloccato 'temporaneamente' la vendita del Liverpool alla "New England Sports Ventures". Lo hanno reso noto in un comunicato i proprietari della squadra di calcio, Tom Hicks e George Gillet Jr, che hanno ottenuto un "ordinanza restrittiva" che va dunque a scontrarsi con il via libera alla cessione concesso a Londra dall'Alta Corte di Giustizia britannica.

Premiopoli: stop alle indagini - Secondo quanto riporta 'Tuttosport', Il Procuratore Federale Stefano Palazzi ha sospeso l’indagine degli inquirenti in­caricati di fare chiarezza sul­la vicenda dei premi di preparazione pagati ai club dilettantistici da parte dei club di serie A e B; la notifica ai due investigatori, Marco Mattioli e Giovanni Grau­so, sarebbe arrivata con una e-mail senza particolari spiegazioni.

Stoccarda, Gross esonerato - Tempi duri per due nostri ex giocatori, Camoranesi e Molinaro. Il loro Stoccarda, infatti, ha iniziato malissimo la stagione e si ritrova ultimo con soli 3 punti dopo 7 partite. E così, anche nella terra della Mercedes si ricorre a rimedi molto "italiani": è stato infatti esonerato l'allenatore, lo svizzero Christian Gross. Alla ripresa della Bundesliga sarà il suo vice Jens Keller, a cui è stata momentaneamente affidata la squadra, a dirigere Camoranesi e compagni nell'impegno in trasferta sul campo dello Schalke 04, altra grande delusione di questo avvio di stagione.

Martedì di infortuni - Diversi giocatori sono rientrati ammaccati da questa settimana di impegni con le nazionali. Agli infortuni muscolari degli interisti Milito e Cambiasso di venerdì scorso si sono aggiunti quelli dell'olandese Kuyt (problema alla caviglia, si teme interessamento dei legamenti, rischia di rientrare nel 2011), dalla punta del Bayern Klose (caviglia anche per lui, 6 settimane di stop) e del romanista Vucinic, che per un problema al flessore ha dovuto saltare l'impegno contro l'Inghilterra e mancherà anche nella trasferta di sabato contro il Genoa. Problemi anche per Yossi Benayoun: gli esami effettuati nel ritiro della nazionale israeliana hanno evidenziato per il giocatore del Chelsea  la lesione del tendine d'Achille; brutta tegola quindi per i londinesi, che perderanno il loro giocatore per circa 6 mesi. Poi c'è il 'caso Van Bommel', che è stato fatto scendere in campo in Olanda-Svezia nonostante il parere contrario del club, che aveva sottolineato le non buone condizioni del giocatore. Con il risultato che il centrocampista è rientrato in Germania con il ginocchio destro gonfio e dovrà saltare almeno le prossime due partite. "Van Bommel è stato visitato dallo staff medico del Bayern che ha constato l'infortunio al ginocchio destro, con una lesione dei tessuti, accompagnata da un ematoma che ha dovuto essere siringato". Il giocatore ora dovrà osservare cinque giorni "di riposo assoluto" ed altri cinque di rieducazione. Sarà quindi assente contro l'Hannover (sabato 16) ed il Cluj in Champions (martedì 19). Il Bayern Monaco "porterà la vicenda all'attenzione della Uefa nei prossimi giorni e si riserva tutte le azioni legali contro la Federcalcio olandese".

Zidane avrebbe ringraziato la Juventus - Sono passati 4 anni, ma ancora si parla della finale di Berlino e del gesto di Zidane. Questa volta è la giornalista francese Besma Lahouri, ospite del Chiambretti night, a rivelare alcuni particolari inediti tratti dal suo libro "Zidane, una vita segreta". Veniamo così a sapere che tra le spiegazioni della famosa testata a Materazzi ci sono i problemi che in quel momento stava attraversando con sua moglie, che lo avevano reso molto nervoso. Inoltre, il campione franco-algerino aveva preparato un passo d'addio molto diverso da quella mesta passeggiata accanto alla coppa del mondo, dopo l'espulsione. Aveva infatti indossato sotto la maglietta da gioco una t-shirt che avrebbe dovuto esibire nel giro di campo finale (e vittorioso), sulla quale aveva fatto stampare diversi ringraziamenti di fine carriera: ai suoi genitori, agli allenatori, all'Italia e in particolar modo alla Juventus.


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