La replica di Prioreschi alle "fonti interne" di Napoli

News, 3 aprile 2010.

Prioreschi replica alle "fonti interne" di Napoli. L'avvocato Rodella:  Si riconsideri il processo sportivo a Moggi. Cosa sostengono "fonti interne" alla Procura sulle nuove intercettazioni.

La risposta di Prioreschi alle "fonti interne" di Napoli. L'avvocato Prioreschi, dopo la notizia proveniente da "fonti interne" alla Procura di Napoli, replica: "Prendiamo atto che la procura di Napoli definisce disinformazione la divulgazione di intercettazioni di altri dirigenti calcistici con i designatori. Mi sarei aspettato che gli inquirenti avessero dichiarato di aver aperto una inchiesta per accertare come mai non una sola intercettazione che riguarda alcuni dirigenti diversi da Moggi non è stata trascritta: quando si è trattato dell'ex dg della Juventus hanno trascritto anche quella tra lui e la moglie sul panettone da portare a cena a casa di Pairetto. Noi difensori certamente sappiamo che parlare al telefono non è reato, e forse è meglio che questo concetto la procura di Napoli lo chiarisca a se stessa".
Gli avvocati Maurilio Prioreschi, Paolo Rodella e Paolo Trofino, che difendono Luciano Moggi, chiedono la riapertura del processo sportivo per Calciopoli: "Un dato di fatto è inequivocabile: se le intercettazioni di cui si parla oggi fossero state trasmesse all'Ufficio Indagini della Federcalcio nel 2006, con ogni probabilità l'esito di quel giudizio sarebbe stato diverso, quanto meno sotto la quantificazione delle sanzioni e la loro applicazione anche ad altri dirigenti e società di calcio".
L'avvocato Rodella aggiunge: "Non escludiamo di intraprendere le opportune iniziative perché si riconsideri il processo calcistico a Moggi. Ciò che emerge dalle intercettazioni, aldilà della loro rilevanza penale che sarà valutata dal Tribunale, è il fatto che altri dirigenti hanno violato, e forse più di Moggi perché fino ad ora hanno taciuto, i principi di lealtà e onorabilità sportiva sanciti dall'articolo 1 del regolamento federale".

Premier League: Chelsea corsaro ad Old Trafford, ma lo United recrimina. Il Chelsea di Ancelotti si impone per 2-1 sul campo del Manchester United nella sfida forse decisiva per il titolo di campione d'Inghilterra. I blues londinesi passano in vantaggio con un gol di tacco di Joe Cole, raddoppiato nella ripresa da Drogba (partito dalla panchina per problemi fisici). Entrambe le reti sono state propiziate da iniziative di Malouda, con Rooney (assente oggi per il noto infortunio) probabilmente il miglior giocatore del torneo inglese della stagione. I red devils oppongono solo il punto del redivivo Federico Macheda, ma recriminano sul gol di Drogba viziato da un clamoroso errore dell'assistente che non segnala un fuorigioco di almeno un metro all'ivoriano.

Gli inquirenti ancora difendono l'Inter? A dispetto delle 'nuove' intercettazioni emerse, che possono provocare una crepa nell'impianto accusatorio del processo di Calciopoli, e sollevano dubbi sul metodo investigativo, è stato diffuso ieri sera un testo teso a scagionare l'Inter da qualsiasi sospetto. Il significato attribuito alle telefonate portate ora alla luce rappresenta, secondo le "fonti interne" alla Procura, "un'opera di disinformazione allo stato puro", in quanto "il reato non è parlare al telefono, ma è reato quando si stipulano accordi illeciti. Le vittime non possono essere trasformate in autori del reato". E' stato presentato da altri media come  fosse un comunicato della Procura, ma a noi non sembra averne i connotati; la formula è più quella dell'indiscrezione anonima (fonti interne, nessuna firma), di un parere raccolto, forse, a commento di quel che i media stanno pubblicando da ieri.

Prioreschi dichiara. L'avvocato Prioreschi ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Martedì chiederemo che vengano trascritte tutte quelle che sono state inspiegabilmente ignorate nel corso delle indagini preliminari. Insomma, in Calciopoli si sono usati due pesi e due misure". Quindi, continua: "Nelle telefonate tra altri dirigenti del calcio e designatore si parla di incontri riservati, incontri tra Moratti e dirigenti, di cene come quella di Facchetti con Bergamo. A questo proposito non si capisce perché quella cena non è stata filmata dai carabinieri, mentre quella tra Della Valle e Bergamo è stata filmata, ascoltata, ci sono stati pedinamenti. Ma nel caso Facchetti-Bergamo, la telefonata che annunciava la cena non è stata nemmeno trascritta. Sa cosa hanno, invece, fatto i carabinieri a Moggi? Lo hanno pedinato e filmato anche quando era a pranzo con i suoi avvocati".
Prioreschi cita poi la "strizzatina d'occhio" dei guardalinee a Moratti, nello spogliatoio, dopo Inter-Sampdoria (partita che la Gazzetta ha immortalato in un DVD dal titolo "Incredibile Inter, Nulla è impossibile"): "Moratti scende negli spogliatoi per incontrare la terna arbitrale e questo non viene evidenziato nelle indagini dei carabinieri: se lo avesse fatto Moggi, magari strizzare un occhio, non so cosa avrebbero fatto gli inquirenti".

Moggi: Tutti colpevoli o tutti innocenti. "La cosa è semplice: qui o sono tutti innocenti o tutti colpevoli. Secondo me sono tutti innocenti", così ha detto all'ANSA Luciano Moggi commentando le nuove intercettazioni che sono state diffuse, quelle tra Bergamo e Moratti. E ha aggiunto: "Forse non si aspettavano queste novità. Invito tutti a riflettere. In molti forse non pensavano che vi fossero altre cose, ma i fatti parlano da soli. Comunque aspetto sereno le valutazioni della giustizia non voglio aggiungere altro. Rischierei di ripetermi e di dire cose già dette a proposito della cosiddetta Calciopoli".

Bergamo: ho sempre detto che parlavo con tutti. Anche Paolo Bergamo, dopo Luciano Moggi, affida all'ANSA il suo commento sulla diffusione delle nuove intercettazioni tra lui e Moratti: "Non mi meraviglio per niente: infatti ho sempre detto che parlavo con tutti. Mi hanno detto che c'è un'altra intercettazione dove io parlo al telefono con il presidente dell'Inter Moratti dopo una gara tra i nerazzurri e la Sampdoria in cui entrambi facciamo i complimenti a Bertini. Ma lui non era quello che faceva parte della 'cupola' pro Juve? Allora questa 'cupola' faceva acqua da tutte le parti". Su cosa potrà accadere ora se la cava con un "Su questo non mi esprimo". E spiega: "Da tutte le parti, primi fra tutti i media, in quel periodo chiedevano di cambiare la figura del designatore, di umanizzarla. Ed era quello che io iniziai a fare subito parlando con i dirigenti che mi chiamavano. Ma, come ha confermato anche il tenente colonnello Attilio Auricchio, non ho mai parlato con un arbitro o un assistente dopo una designazione". L'ex designatore ricorda anche altre intercettazioni e la decisione, "da me comunicata ai dirigenti di Milan e Inter", di inviare Gabriele e Palanca a dirigere le due squadre milanesi nelle gare di Coppa Italia. "Palanca e Gabriele - conclude - rientravano dopo un periodo di sospensione di sei mesi e avevano il morale sotto i tacchi. Visto che le designazioni per la Coppa Italia le facevo direttamente io, mi sembrò giusto cercare di aiutarli inviandoli ad arbitrare uno l'Inter e l'altro il Milan, spiegando i motivi della scelta alle due società. Era proprio il tentativo di umanizzare il mio ruolo".

Ventidue i convocati per Udine. Il tecnico Alberto Zaccheroni, per la partita di sabato sera contro l'Udinese, ha di nuovo a disposizione Salihamidzic, De Ceglie e Iaquinta, oltre a Camoranesi, che ha scontato il turno di squalifica. Ancora indisponibili Buffon, Chimenti, Caceres, Chiellini, Poulsen e Diego.
I ventidue giocatori convocati: Manninger, Pinsoglio, Piccolo, Cannavaro, Grosso, Zebina, Grygera, De Ceglie, Legrottaglie, Felipe Melo, Salihamidzic, Marchisio, Sissoko, Marrone, Camoranesi, Giovinco, Candreva, Iaquinta, Del Piero, Amauri, Trezeguet, Paolucci.


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