News Week/3

news weekDOMENICA 30.09.2009 -
MARCHISIO, ANALISI AMARA - Il centrocampista ha il coraggio di ammettere errori che tutti hanno visto chiaramente: "Ci siamo fatti sorprendere nuovamente per non esserci messi davanti sulla punizione, dobbiamo assolutamente migliorare perché non è possibile, è successa la stessa cosa a Roma con il gol di De Rossi". Diciamolo chiaramente: un errore, oggi fatto per ben tre volte, da torneo parocchiale e non da giocatori scafati. Marchisio lo sa bene e dice: "La Juve deve vincere partite come questa, altrimenti lo scudetto non lo vinci. Le partite valgono tutte tre punti. L'anno scorso non abbiamo sbagliato uno scontro diretto, ma poi abbiamo perso punti con le altre squadre. Se vogliamo puntare allo scudetto dobbiamo assolutamente migliorare sotto questo aspetto". Bravo Marchisio, ha centrato il problema: oggi sembrava di assistere a Juve-Catania dello scorso campionato, sembrava la Juve di Ranieri.
FERRARA FA IL "MEA CULPA" -
Due punti buttati per colpa di una prestazione sotto tono, giocata senza la rabbia che Ferrara diceva essere forte, con molti errori individuali, anche di Ciro Ferrara nel gestire la formazione iniziale ed i cambi. Il tecnico li esamina così: "A volte, soprattutto quando quelli del Bologna battevano in fretta le punizioni, tardavamo a tornare indietro. Oggi abbiamo concesso qualche cosa di troppo. Posso spiegarlo anche se non voglio giustificarmi: forse ho inserito in squadra giocatori che non giocavano da tempo e metterli dentro tutti insieme è stato un errore".
Gli chiedono se il problema della Juve sia la difesa, e Ferrara reagisce: "È un problema nel senso che la Juve cerca di attaccare perché, se è vero che subisce, è anche vero che crea anche molto. Anche oggi ha creato delle occasioni importanti. Ma cercheremo di migliorare sotto questo punto di vista". Poi Ciro ammette: "Dobbiamo amministrare meglio il possesso palla ed essere meno frenetici quando la palla ce l'abbiamo noi. Giovinco l’avevo messo al posto di Diego pensando potesse creare pericoli al Bologna, ma non è stato così perché loro sono venuti avanti senza paura e senza problemi e l’ho spostato sulla fasce. Comunque è evidente che qualcosa dovremo migliorare".
GROSSO RIPOSA - Ferrara sceglierà gli uomini da mandare in campo ed in panchina da questa lista di convocati: Buffon, Caceres, Chiellini, Felipe Melo, Marchisio, Iaquinta, Del Piero, Amauri, Manninger, Zebina, Camoranesi, Trezeguet, Poulsen, Molinaro, Giovinco, Grygera, Diego, De Ceglie, Legrottaglie. Non c'è Fabio Grosso, che ha avuto un turno di riposo.
BAYERN KO - Il Bayern, nostro avversario mercoledì, viene sconfitto per 1-0 dall'ottimo Amburgo di questo inizio stagione, che, ancora imbattuto, va a raggiungere il Bayer Leverkusen in testa alla classifica, e interrompe il ciclo positivo di cinque vittorie consecutive della formazione di Van Gaal. A decidere il goal del croato Mladen Petric al 72'. Il Bayern si trova ora al sesto posto in classifica, passibile di essere scavalcato anche dall'Hoffenheim, nella giornata di domani. Si segnala l'esordio di Ribery dal 1' in campionato
PING PONG NELLA LIGA - Inizia il Real inanellando la quinta vittoria su cinque gare: vittima di turno il Tenerife, battuto per 3-0. Le merengues non hanno tuttavia impressionato e il primo tempo si era chiuso sullo 0-0. Poi due reti di Benzema (la prima su cross di Xabi Alonso, la seconda favorita da un errore del portiere) e un bel goal di Kakà danno la vittoria al Real. Risponde il Barça, che vince a Malaga grazie a due giocatori subentrati dalla panchina, Ibrahimovic (quinto goal in cinque partite, questa volta su delizioso pallonetto di Messi) e Piqué. Da rimarcare anche l’impresa del Siviglia che va a vincere a Bilbao per 4-0.
MANCHESTER IN VETTA - Un superlativo Ryan Giggs ripete la grande prova del derby e regala la vittoria in trasferta allo United contro lo Stoke City. Acclamato dal pubblico, il gallese viene inserito da Ferguson nel secondo tempo e confeziona gli assist per i goal di Berbatov al 62' e O'Shea al 77', dopo un primo tempo avaro di emozioni. La vittoria regala la testa ai mancuniani, data la concomitante sconfitta del Chelsea in trasferta contro il Wigan Athletic. Drogba risponde in apertura di seconda frazione a Bramble; poi l'espulsione di Cech per fallo su Rodallega complica tutto. Il colombiano segna il rigore e Scharner chiude la gara nel finale. Blues e Red Devils a pari punti, ma migliore differenza rete per gli uomini di Sir Alex. Turnopositivo anche per il Liverpool, che stende 6-1 l'Hull City, con una tripletta di Torres e una doppietta di Babel, e per il Tottenham che schianta il Burnley con un 5-0, impreziosito dal poker di Robbie Keane.
LA LIGA VUOLE LA CINA - Il direttore generale de La Liga, Francisco Roca, ha ieri annunciato l'intenzione di spostare alcuni match del massimo campionato spagnolo, in orari che permettano la diffusione in diretta verso il mercato cinese, tenendo conto delle 6 ore di fuso orario. Si parla quindi di giocare, come avviene in Italia, alle 15, anzichè tra le 17 e le 22, come usuale. Una rottura con la tradizione del calcio spagnolo, già invocata negli scorsi giorni, dal direttore generale del Real, Emilio Butragueno.
Guardiola ha risposto sarcastico: "Se sta bene a Florentino Perez giocare a quest'ora, allora ci giocheremo."
SABATO 29.09.2009
MOU E LA "BESTIA NERA" DEL NERI - A fine partita Mourinho recupera l'uso della parola, in modo più arrogante che mai: "Della gara non mi è paiciuto il risultato. La sostituzione di Balotelli? Non devo spiegare le mie decisioni. L'errore di Santon? Mai nella mia carriera un giocatore è stato responsabile della sconfitta. Il mio silenzio? Sinceramente il silenzio è terminato perché me lo ha chiesto la società per rispetto della stampa, rispetto loro e le loro scelte". Poi l'immancabile polemica innescata nei confronti di un collega. A chi gli chiede se Del Neri è la sua bestia nera, il portoghese risponde: "Del Neri? Non è la mia bestia nera. La mia bestia nera è il mio assistente, non Del Neri che è stato esonerato dalla panchina del Porto". Pronta la replica di Del Neri: "Se ha veramente detto questo, era meglio se continuava a starsene zitto. Se non subisco reti da una macchina da gol vuol dire che siamo stati perfetti. Ma per adesso ci salviamo e basta".
AFFONDA LA CORAZZATA INTER - Il lanciamissili Samp affonda la "corazzata" Inter. Del Neri si conferma la bestia nera di Mourinho. L'episodio che rompe l'equilibrio arriva al  27' del secondo tempo: "personalità" Santon fa quello che insegnano a non fare già dalle formazioni allievi, un passaggio laterale al limite dell'area con la squadra in salita; Mannini si lancia in area e pesca Pazzini, che ringrazia e batte a rete lasciando immobile Julio Cesar. A questo punto Mourinho le prova tutte ed inserisce anche Quaresma, nella speranza di riuscire a "trivelare" la difesa blucerchiata, dove Castellazzi si erge a baluardo insormontabile. Al 39' i nerazzurri riescono a buttare la palla in porta con una deviazione di Lucio su tiro sbilenco di Quaresma, ma il guardalinee segnala un "giusto" fuorigioco e Rizzoli annulla la rete. A due minuti dalla fine Maicon tenta la carta della protesta per presunto fallo di mano in area, ma Rizzoli fa proseguire. La squadra di Mourinho perde la partita e la testa della classifica: una brutta botta, rimediata nella prima trasferta un po' difficile del campionato. Cassano (ammonito per simulazione) fra i migliori in campo.
Moratti, scuro in volto, cerca di apparire sereno: "Non è un Inter da bocciare. Abbiamo perso a causa della disattenzione in occasione del gol di Pazzini". Dietro ogni gol c'è un errore o una disattenzione di chi lo subisce. Non deve avere condiviso la sostituzione di Balotelli, perché a precisa domanda ha risposto: "Stava andando bene".
MOGGI STA CON CIRO - L'ex direttore generale della Juventus, dalle colonne di Libero, dice la sua sulla guerra mediatica tra Inter e Juventus: "Se lo Special One riesce a creare un caso anche con i tempi di riposo del calendario significa che sa che nulla va trascurato nella guerra mediatica, preliminare utile per vittorie più facili sul campo.". Giusta, dunque, la presa posizione dell'allenatore della Juve Ferrara, secondo Moggi, che nota un cambiamento di rotta: "Morti l’Avv. Agnelli e il Dr. Umberto, l’attuale proprietà della Juve, con in testa il presidente di allora Avv. Grande Stevens (mi dicevano essere il grande manovratore) non permetteva nessuna enunciazione a nostra difesa, pena l’essere tacciati di arroganza. Adesso è l’esatto contrario: ha fatto bene Ciro a dire quello che pensava".
MADDALONI SQUALIFICATO - Ferrara contro il Bologna non avrà accanto il suo collaboratore ed amico Maddaloni, che paga l’espulsione per proteste di Marassi con un turno si squalifica, inflittogli dal giudice sportivo Gianpoalo Tosel. Quale il motivo dell’espulsione che ha portato alla squalifica? Maddaloni, dopo il gol del 2-2 di Trezeguet, non è riuscito a trattenersi dal dire "Adesso annulla pure questo...". Il messaggio è arrivato alle orecchie di Saccani che ha subito allontanato. Lo sfogo di Maddaloni, pentitissimo dell’accaduto già a fine gara, era rivolto alla rete regolare di Iaquinta annullata, in precedenza, dal fischietto di Mantova. Tosel ha diffidato pure il team manager juventino Daniele Boaglio per "aver rivolto, al termine della gara, una critica irrispettosa all’assistente".
FERRARA RIBADISCE - Ferrara invita tutti ad essere più equilibrati nel valutare gli episodi favorevoli e sfavorevoli, e lo fa tornando sulle sue dichirazioni dopo quel gol annullato a Iaquinta che avrebbe portato alla Juve due punti in più: "Abbiamo commentato gli episodi e non abbiamo esagerato. Sono due episodi difficili da valutare e da parte nostra non si è voluto calcare la mano. Almeno in un'occasione ci sono sembrati episodi a noi sfavorevoli. Lo stesso mi aspetto se dovesse arrivare un vantaggio a nostro favore. Mi spiego meglio: su quello che non è stato un gol annullato, quello di Mauri contro Lazio, si è parlato tantissimo e si è considerato come un episodio a nostro favore. Contro il Genoa non mi pare sia avvenuta la stessa cosa o quantomeno non gli è stata data la stessa importanza. Di sicuro, ribadisco, non abbiamo esagerato nel calcare la mano su questo episodio". Il tecnico della Juventus si è poi rifiutato di commentare le ultime polemiche dichiarazioni di Materazzi.
STANCHI DI BERGOMI-CARESSA - Oggi Tuttosport riporta la rabbia registrata sul web per l'ultima telecronaca, Genoa-Juventus, del duo Caressa-Bergomi. Una rabbia che si è manifestata, subito dopo la partita, sui due grandi forum juventini (j1897network.com e vecchiasignora.com) e su tanti siti e blog di tifosi bianconeri con proteste, lettere, petizioni. L'accusa per il duo è di telecronaca non imparziale: i tifosi bianconeri si dichiarano stanchi delle telecronache del duo. Caressa si difende e difende il suo socio, ex-interista: "Pensare che a me qualcuno ha dato dello juventino. E a proposito del gol annullato a Iaquinta abbiamo detto subito che era buono. Questi giudizi su Beppe mi lasciano parecchio sorpreso. Sì, sono sorpreso perché non mi sembra proprio che si possa dire che siamo stati anti- juventini. Forse sono frasi un po’ preconcette". Bergomi e Caressa dovrebbero riascoltare la loro telecronaca, prima di assumere una posizione di difesa fatta da frasi già utilizzate in altre occasioni analoghe verificatesi nello scorso campionato.
DOPO DIEGO ANCHE DEL PIERO E' OK - Lo staff medico della Juventus, quest'anno più prudente nel trattamento degli infortunati, ha dato l’ok all'impiego di Diego che, anche ieri, si è allenato a pieno ritmo con la squadra. Nell'ultima partitella a marcarlo è stato il tecnico Ciro Ferrara, tornato a giocare per l'occasione: ottimi i segnali mostrati dal brasiliano. Del Piero, invece, si avvicina al campo per la prima volta in questo campionato: contro il Bologna potrebbe giocare anche uno spezzone di partita.
MATERAZZI MARCA MELO - Marco Materazzi, poco utilizzato da Mourinho in questo periodo, si deve accontentare di marcare gli avversari in tv e sceglie Melo: "Io sono fatto un po' come Mourinho, non accetto quando subisco delle ingiustizie. Sono convinto che lo juventino Felipe Melo meritasse di essere espulso durante il posticipo di ieri sera contro il Genoa. Avete visto cosa ha detto Felipe Melo dopo l'ammonizione? Ve lo dico io? Ha detto 'Hijo de puta' all'arbitro. Perchè non è stato espulso?". Parla di ingiustizie un difensore che, solo fermandoci a questo campionato, meritava un rosso per il  bruttissimo fallo che poteva stroncare la carriera ad Alvarez e che, invece, venne graziato dall'arbitro. Si sente "rumore di nemici", ma viene da Milano.
TRAP: ALTRI DUE ANNI - Non ne vuole sapere di smettere il mitico Trap: sarà sempre lui a guidare la nazionale irlandese verso il campionato europeo del 2012. Ha firmato infatti un prolungamento di contratto per altri 2 anni con la Federazione Irlandese dopo gli ottimi risultati conseguiti finora: imbattuto nelle gare ufficiali e secondo posto nel girone dell'Italia, a prova di Bulgaria (5 punti di distacco), valido per accedere ai play-off che portano alla fase finale dei Mondiali.
DONADONI TRABALLANTE - Dalle parole di De Laurentiis si ricava la sensazione che la panchina di Donadoni sia più traballante che mai: "Io non cerco colpevoli ma se c’è un problema lo devo risolvere, lo devo rimuovere. Deluso? Io non sono arrabbiato: faccio solo delle valutazioni. Sono uno che sta sul pezzo. Anche se sono a Los Angeles, metto il fiato sul collo. Cerco di capire i discorsi di chi collabora con me. Nella vita si sbaglia. Solo chi non lavora non sbaglia. Io non credo di aver sbagliato in 5 anni. Sto facendo delle riflessioni, poi decido io chi ha sbagliato e chi non ha sbagliato".
SANTACROCE, E' MENISCO - Più grave del previsto l'infortunio occorso a Fabiano Santacroce durante il match contro l'Inter: il difensore ieri si è dovuto sottoporre ad un intervento al menisco. Ignoti i tempi di recupero.
 
VENERDI' 25.09.2009
DIEGO C'E' - Diego dovrebbe tornare in campo domenica. Il brasiliano non ha accusato fastidi nell'allenamento mattutino e si candida per riprendersi il posto contro il Bologna, anche solo per una parte della gara, visto che il mercoledì seguente c'è la sfida di Champions contro il Bayern Monaco. Del Piero, invece, accusa ancora qualche problema. In attacco, con  il Vincenzo Iaquinta protagonista in questo inizio di campionato, dovrebbe esserci David Trezeguet, che ha il morale alto per aver ritrovato il suo pregio principale: essere letale in area. Amauri, che sembra un po' condizionato dal gol che non arriva dal 15 febbraio, gol di testa alla Samp, dovrebbe riposare.
RUSSO PER LA JUVE - Carmine Russo, della sezione arbitrale di Nola, sarà il direttore di gara per la partita di domenica tra Juventus e Bologna. L'arbitro campano sarà assistito dai guardalinee Angrisani e Bagnoli.
Sampdoria-Inter sarà arbitrata da Rizzoli. L'altro anticipo, Livorno-Fiorentina, sarà invece diretto da Damato.
IL CASSANO PENTITO - Antonio Cassano, in una lunga intervista concessa alla Gazzetta: "Se fossi andato alla Juve invece che alla Roma avrei fatto molto di più, sia a livello calcistico che comportamentale. Il mio carattere sarebbe rimasto quello, ma a Torino  avrei trovato persone in grado di mettermi in riga. A Roma mi assecondavano e fu un errore. La capitale è una città passionale, ma si estremizza tutto. Un giorno sei un fenomeno, un altro sei un brocco. Non ho rapporti con il mondo romanista. Ogni volta che vado all'Olimpico i tifosi mi insultano dal primo all'ultimo minuto. Se loro non mi rispettano perché dovrei farlo io?".
Il ragazzo di Bari Vecchia, poi, ha belle parole per Fabio Capello: "L'unica cosa che rimpiango del passato è il periodo con Capello. Devo chiedergli scusa, gliene ho fatte di tutti colori. Ero insopportabile. Arrivavo agli allenamenti quando volevo e facevo di testa mia. Tante volte il tecnico ha chiuso gli occhi per il bene che mi voleva".
FERRARA ATTACCA - Ciro non manda giù le decisioni dell'assistente Papi che gli costano due punti: "Io ne voglio parlare del gol. Non c'è fuorigioco e dispiace perché dopo il gol di Iaquinta abbiamo preso il 2-1: ha cambiato la partita e poi ce n'è stato anche un altro. Non so come l'hanno vista gli altri, ma io ho visto una grandissima Juve e mi hanno tolto almeno un gol. Ha sbagliato l'occasione pesante di Iaquinta: non era semplice valutare, lo capisco, ma è altrettanto vero che siamo stati davvero sfortunati. Magari in futuro per pochi centimetri capiterà qualcosa a favore".
Poi si toglie un sassolino che Gasperini gli aveva messo nella scarpa: "Io alleno da poco ma avremmo meritato la vittoria. Il risultato è negativo: ma la strada è quella giusta, l'attenzione è stata quella giusta. Sono primo in classifica: con un pizzico di esperienza in più magari avrei vinto la gara e forse la colpa è mia. Forse potevo fare qualcosa in più io per far vincere la mia squadra".
PAPI, CHE GUAIO - Il guardalinee Papi, con le sue sviste, ha tolto due punti alla Juve e un'altra rete regolare a Iaquinta, che dice: "Io sono contento per la prestazione mia e della squadra, abbiamo fatto una grandissima partita e i punti dovevano essere tre. L'azione del primo gol è stata meravigliosa, ma la mossa di Ferrara di mettere il 4-3-3 è stata decisiva. La rete mancata davanti ad Amelia? Ho sentito un fischio in campo. Un fischio dalle tribune m'ha fregato. Poi ne avevo fatto un altro regolare e il dispiacere è grande: guardo l'immagine ed era regolare".
TREZEGUET AGRODOLCE - E' stato l'uomo che ha limitato i danni in una partita che era da vincere. David è contento per la rete ma si intuisce che gradirebbe una maggiore utilizzazione: "Grandissima prova di maturità, questa ottenuta a Genova, purtroppo non siamo riusciti a vincere. Un bel pareggio, il Genoa è un’ottima squadra e un pari qui pesa tanto anche se forse avremmo meritato di più. Io dalla mia parte nei minuti che mi darà il mister sono a disposizione per sfruttare ogni occasione. Pochi minuti un gol? Io mi alleno tanto, davanti ho due giocatori straordinari come Amauri e Iaquinta, e vorrei proprio che Ama si sblocchi subito. Alla fine quel che conta è farsi trovare pronti per l'obiettivo che vogliamo tutti, perché tutti vogliamo lo scudetto".
TUTTI IN CORO: "DUE PUNTI PERSI" - La convinzione di aver perso due punti è forte nello spogliatoio juventino. Buffon: "Una gara importante della Juve, questa. Mai visto il Genoa combinare così poco in casa. Un tiro e due gol: vuol dire che la Juve ha giocato alla grande. Il rammarico è grande per non avere ora in casa i tre punti. I gol annullati? Se è questione di millimetri, non si deve gridare allo scandalo. Ma allora non gridino neanche gli altri Presidenti, gli altri tecnici. La Juve è stata brava a dare risposte da grande squadra".
Anche Melo è nero: "Soddisfazione o rabbia? La Juve è grande e io sono arrabbiatissimo: hanno tolto due punti ad una Juve da scudetto. Erano due punti importanti per noi, importantissimi. Meritavamo e questa stagione è la nostra, deve esserlo. Difficile parlare dell'arbitro, però un gol annullato senza fuorigioco è dura da digerire. Avete visto quanto corro e che scatto al 94'? La caviglia? Ci ho preso una botta, ma ho resistito e sto bene. Io col Bologna ci sono".
BARCA GATE – Scandalo nella stagione che precede le elezioni del nuovo Presidente del Barcellona: nello scorso mese di aprile la società, nella persona del Direttore Generale Oliver, ha dato incarico alla Metodo 3 di spiare 4 dei 5 vicepresidenti, possibili candidati alla successione di Laporta. Oliver, confermando i fatti al quotidiano ‘El Periodico’, ha respinto l’accusa di aver spiato, definendo il tutto una normale indagine per proteggere i 4 da attacchi sgradevoli del corso della campagna elettorale. Laporta si è dichiarato all’oscuro di tutto. Oliver afferma che non pensa minimamente a dimettersi, bisogna capire cosa ne dirà il direttivo del club.Uno tra gli ‘spiati’ è l’unico candidato attualmente credibile (e quindi dato per grande favorito) per la presidenza blaugrana, cioè Jaume Ferrer.

GIOVEDI' 24.09.2009 
PREPARTITA GENOA-JUVE - Cambia un assistente arbitrale per la gara di stasera tra Genoa e Juventus: infatti per motivi di salute l'assistente Giorgio Niccolai, della sezione di Livorno, lascia il posto a Renato Faverani, della sezione di Lodi.
Queste invece dovrebbero essere le probabili formazioni:
Juventus: Buffon, Grygera, Chiellini, Legrottaglie, Grosso, Felipe Melo, Marchisio, De Ceglie (o Poulsen), Camoranesi, Amauri, Iaquinta. A disposizione: Manninger, Caceres. Molinaro, Zebina, Poulsen (o De Ceglie), Giovinco, Trezeguet.
Genoa: Amelia, Biava, Moretti, Bocchetti, Rossi, Zapater, Milanetto, Modesto, Sculli, Crespo, Mesto. A disposizione: Scarpi, Papastathopoulos, Palacio, Kharja, Palladino, Floccari.
Arbitro: Saccani di Mantova, assistito da Papi e Faverani; quarto uomo Giannoccaro.
E' MORTO MAURIZIO LAUDI - È morto a Torino, colto da un infarto, il procuratore capo di Asti Maurizio Laudi. In magistratura dal 1974, Laudi è stato vicecapo dell'ufficio indagini della Federazione e, dal 1995 al 2006, giudice sportivo di serie A e B. Laudi è stato procuratore aggiunto e si è occupato di eversione e criminalità organizzata. Non ha mai nascosto di essere un tifoso della Juventus, ma ricordava: "Il mio lavoro non è mai stato influenzato dalla passione calcistica". Nel gennaio del 2008 Laudi era stato nominato procuratore della Repubblica di Asti.
AL VIA IL MONDIALE UNDER 20 - Inizia oggi ad Alessandria d' Egitto, con la partita tra i padroni di casa e Trinidad e Tobago, il mondiale Under 20, competizione internazionale di crescente valore, e eccezionale vetrina per i giovani di tutto il mondo. La partita è valida per il girone dell'Italia, che esordirà lunedì contro il Paraguay a Il Cairo. La competizione, che ha laureato campione nelle due ultime edizioni l'Argentina, e incoronato migliori giocatori Messi (2005) e Aguero (2007), vede come favorite, secondo gli addetti ai lavori, i soliti brasiliani e la Spagna.
FERRARA RISPONDE A GASPERINI - A dispetto del sorriso che affiora sul suo volto, sono le parole a tradire Ciro, indubbiamente seccato dalle parole di Gasperini che lo ha accusato di occupare la panchina della Juve senza gavetta; dice dunque: "Capisco che Gasperini abbia voluto difendere una categoria, e ci tengo a precisare che di quella categoria faccio parte a pieno titolo. Detto questo, mi rendo conto che il fatto di sedermi la prima volta sulla panchina della Juventus possa dar fastidio, ma questo lo capisco. E' quasi naturale, perché è una panchina ambita". Insomma, non pronuncia la parola invidia, ma il concetto è fin troppo chiaro. Perché Gasperini avrebbe potuto ambire alla panchina della Juve, vista la gavetta juventina e le esperienze maturate. Dunque Ciro bravo o 'fortunato'? Con una buona dose di autostima Ferrara risponde:"Mi sono sentito semplicemente adatto". Sarà il campo, che mai ha mentito, a dimostrare se Ciro è da Juve.
FERRARA CAMBIA - Ferrara pensa a dei cambiamenti per contrastare meglio il Genoa: "Sappiamo quali sono i punti di forza del Genoa, si conoscono a memoria e lavorano molto bene sulle fasce. Stanno bene fisicamente. Voglio che la squadra resti corta ed eviti i lanci lunghi quando recuperiamo la palla". Dalle parole di Ciro sembra che il sacrificato possa essere Giovinco, con Camoranesi a giostrare da vice-Diego: "Giovinco? Non è una bocciatura, ma solo una scelta tecnica. Non avrebbe senso dire che l'ho bocciato, mi taglierei le gambe da solo. Con questi giocatori devo affrontare tutta la stagione e non boccio assolutamente nessuno. Camoransi più avanti? Ci sono diverse possibilità. Abbiamo giocatori con caratteristiche diverse che possono ricoprire più ruoli. Diego e Del Piero? Hanno partecipato alla rifinitura, venerdì li avremo a disposizione".
RANIERI SHOW - La sua Roma prende 3 gol a Palermo ma lui, Ranieri, è in vena di battute: "La difesa della Roma? Stiamo lavorando per voi, come sulla Salerno-Reggio Calabria. Speriamo di metterci meno tempo".
Miccoli, l'attaccante tascabile del Palermo, ha fatto impazzire la difesa giallorossa ma Ranieri, alla domanda di cosa non abbia funzionato, risponde: "Ha funzionato Miccoli, se è un talento lasciamogli le giocate che sa fare. Era il giocatore che si doveva raddoppiare, però lui sta in una condizione eccellente per cui è stato molto abile. Lo ripeto, già era tanto restare in piedi".
Ranieri ha anche ammesso di sentirsi "meglio a casa mia" rispetto ai tempi passati alla guida della Juventus. Anche i tifosi della Juve sentono di stare molto meglio oggi che nei due anni passati con il testaccino. 
ANCORA RONALDO - Quarta vittoria su quattro partite per il Real Madrid nella Liga e quinto goal di Cristiano Ronaldo, che sblocca il risultato contro il Villareal, dopo due minuti dall'inizio della partita: una travolgente azione personale terminata con un goal di pregevole fattura dal limite dell'area. Il Villareal rimane in 10 verso fine primo tempo, quando Gonzalo Rodriguez viene espulso per un brutto fallo su Kakà. E' proprio il brasiliano a trasformare il rigore, che porta il Real sul 2-0 finale, e gli permette di raggiungere il Barcelona in vetta. Real ancora poco ispirato dal punto di vista del gioco di squadra, ma solisti in gran spolvero: la sfida ai blaugrana è lanciata.
LA STAMPA INGLESE CHIEDE SCUSA A CAPELLO - Gentlemen agreement tra Fabio Capello e i due quotidiani britannici, News Of The World e Daily Mail che avevano pubblicato, nonostante l'invito del mister al rispetto della privacy e l'intervento della Press Complaint Commission (Commissione per i reclami alla stampa: si traduce male ma sarebbe molto utile anche in Italia), alcune sue foto con la moglie in vacanza, mentre si dedicavano alle cure con i fanghi. Entrambi i giornali hanno inviato le proprie scuse a Capello, con la promessa che la violazione non si ripetera più, e fatto una cospicua donazione alla Bobby Robson Foundation, come suggerito dai coniugi Capello, che hanno preferito questa soluzione a una denuncia.
YEUNG VICINO ALL'ACQUISTO DEL BIRMINGHAM - L'uomo d'affari di Hong Kong, Carson Yeung, è sempre più vicino all'acquisto del Birmingham City, neopromossa in Premier quest'anno. Il multimilionario, a capo della Grandtop International Holdings, multinazionale che opera anche nel settore dell'abbigliamento sportivo, ha comprato ad ora l'81,7% delle quote del club e ha dato tempo fino al 6 ottobre ai restanti soci per accettare la sua offerta. Raggiungendo il 90%, i soci rimanenti sarebbero forzati a cedere. Yeoung aveva già cercato, invano, di comprare il club nel 2007: questa volta i maggiori soci Brady e Sullivan hanno però deciso di vendere. Un altro magnate, questa volta dalla Cina, per la Premier, che si presume investirà molto per raggiungere i migliori livelli, quelli che il rivale cittadino, l'Aston Villa, sta già arrivando a sfiorare con una politica decisamente più moderata e di lungo periodo.

MERCOLEDI' 23.09.2009 
PAPARESTA, OGGI LE VISITE - Gianluca Paparesta, reintegrato nel gruppo degli arbitri dopo un ricorso al Tar ("un tribunale che esiste", come disse un giorno il minaccioso Cobolli, poi smentito da Gigli), oggi svolge le visite mediche di idoneità all'Istituto di Medicina dello Sport dell'Acqua Acetosa, a Roma. Dopo le visite mediche dovrà superare i test attitudinali e atletici per l'effettivo ritorno come arbitro nei ruoli della Can. Ricordiamo che, però, l'8 settembre, il comitato nazionale dell'Associazione Italiana Arbitri (Aia) aveva deciso di impugnare davanti al Consiglio di Stato l'ordinanza cautelare del Tar del Lazio che giudicava illegittima la sospensione dell'arbitro barese per i fatti di calciopoli.
TORO INFILZATO, CAIRO SMENTITO - Solo ieri mattina il povero Cairo aveva dichiarato entusiasta: "Viva la rivoluzione di Colantuono. Questo Toro è sembrato letteralmente trasformato rispetto a quello dell’anno passato. Ma non alludo solo alla tattica, al gioco. Penso anche al carattere che la squadra ha fatto vedere sinora. Una bella rivoluzione. Una rivoluzione copernicana. Colantuono ha anche cambiato le teste, in questi mesi di lavoro: ha tolto la paura, l’arrendevolezza, la sfiducia e ha insufflato nello spogliatoio il coraggio, la determinazione, l’autostima".
Poche ore dopo, ieri sera, il Torino la perso la testa, della classifica, subendo una sberla in casa dal Padova (0-1). Ora la squadra di Cairo siede al secondo posto con il Padova e l'Ascoli, mentre il primo posto è condiviso da Brescia e Frosinone. Solo due squadre "corsare" nel turno di ieri: il Lecce che passeggia a Trieste (1-4) e l'Albinoleffe che doma il Mantova (1-2).
IBRAHIMOVIC ANCORA IN GOL E SOLITO SHOW DI MESSI - Ancora un gol di Ibrahimovic nell'anticipo della quarta giornata di Liga. Il primo gol dei catalani porta la firma dello svedese, che realizza la prima delle 4 reti (ad una) con le quali il Barça espugna "El Sardinero" di Santander. Raddoppio di Messi (dopo combinazione da manuale con Xavi) e terzo gol di Piqué nemmeno alla mezz'ora. Nella ripresa, solito capolavoro del nuovo Pibe, che prende palla dalla sua mattonella preferita sulla fascia destra e la porta per una ventina di metri tra avversari ubriacati prima di scagliarla all'incrocio dei pali.
PREMIER LEAGUE: IDEE DI PLATINI IRREALISTICHE - Richard Scudamore, direttore generale della Premier League, si è espresso con molto scetticismo a riguardo della regolamentazione finanziaria introdotta dal presidente dell'UEFA, Michel Platini, bollandola come "irrealistica e impossibile" e per quanto concerne il vero futuro del fair play finanziario come spiegato da Platini "non succederà mai". Spiega nel dettaglio, intervistato dalla radio TalkSport: "Per realizzare tutto questo bisognerebbe livellare la pressione fiscale in tutti gli stati, livellare tutti i sussidi per gli stadi, livellare le regole di immigrazione dei vari paesi per l'ingresso dei giocatori. Ci sono molte variabili, e senza una risoluzione di tutto questo, il fair play finanziario mi sembra impossibile."
BAYERN: E SONO CINQUE... - Quinta vittoria di fila e cinque goal per i bavaresi impegnato nel terzo turno di Coppa di Germania. I prossimi rivali della Juve schierano Ribery e Klose dall'inizio, mentre Luca Toni, all'esordio stagionale, entra nella ripresa. E' un' autorete a sbloccare il risultato contro l'Oberhausen, club di seconda visione, poi Mario Gomez sul finire della frazione, e nel secondo tempo il giovane Mueller e una doppietta del difensore Van Buyten ad arrotondare il risultato.
GASPERINI PUNGE FERRARA - "Il fatto che allenatori senza nessuna esperienza siano sulle panchine di due grandi squadre mi lascia perplesso e lo sconsidero una sconfitta per la categoria. Stimo Ferrara e Leonardo, se Juve e MIlan li hanno scelti, avranno avuto le loro ragioni, ma non avevano mai lavorato sul campo. L'esempio di Guardiola non regge non regge perché lui aveva allenato la Primavera del barcellona e aveva un'esperienza da allenatore". Già, e Gasperini ha iniziato la sua gavetta proprio alla Juve, dai gradini più bassi delle giovanili per arrivare fino alla Primavera, che ha portato a conquistare risultati di prestigio, come il torneo di Viareggio". Ferrara schiva la punzecchiatura, nella speranza che saranno i risultati a parlare per lui; dice solo: "Lavorare con Lippi è stato un momento professionale molto formativo". Ma in fondo non è solo: il fido Maddaloni è sempre accanto a lui.....

MARTEDI' 22.09.2009
MELO E BRAZZO QUASI PRONTI - Buone indicazioni, in vista della partita di giovedì sera, nell'allenamento mattutino per tutti i reduci dagli infortuni. Felipe Melo e Salihamidzic hanno svolto l'intero lavoro in gruppo con i compagni. Diego e Del Piero hanno svolto una parte di lavoro differenziato, ma hanno poi partecipato a tutti gli esercizi di tecnica con gli altri attaccanti. Programma personalizzato per Sissoko, Tiago e Cannavaro.
IL MACCABI VOLA - I nostri avversari europei continuano la loro striscia positiva, con la quarta vittoria nelle prime quattro partite di campionato. Nel posticipo del lunedì, sconfiggono l'Hapoel Tel Aviv in trasferta con goal di Katan, in apertura, su rigore, e raddoppio di Golasa al 26'. Due a uno il risultato finale e vetta solitaria con 4 punti di vantaggio sulla seconda.
PROVOCATI - Anche Allegri dice la sua sul comportamento tenuto dai tifosi cagliaritani contro l'Inter: "I nostri tifosi hanno reagito al comportamento dei giocatori dell’Inter. Domenica non ci sono stati cori razzisti, ma solo una reazione in un momento preciso, visibile a tutti: quando Eto’o è caduto e, dopo aver sollecitato a gesti che il pallone venisse buttato fuori, si è poi subito rialzato. Lì c'è stata la disapprovazione del pubblico con fischi, ma solo per contestare un comportamento non sportivo. Ci vorrebbe più educazione in campo da parte di tutti, a cominciare dai giocatori e dagli allenatori".
Quello di cadere e chiedere agli avversari di gettare fuori il pallone è un gesto antisportivo spesso utilizzato per fermare l'azione avversaria, un malvezzo che Capello, appena arrivato alla Juve, aveva messo nel mirino e portato all'attenzione della critica e delle istituzioni del calcio. L'appello alla sportività, fatto Capello, cadde nel vuoto, quando non venne criticato.
MORATTI INSINUA - Ci vorrebbe un'inchiesta federale per capire chi mente, perchè nella storia dell'espulsione di Mourinho, qualcuno mente. Ieri Moratti l'ha commentata così: "La squalifica di Mourinho? Non ce la aspettavamo. Ma non vorrei che la sua vivacità fosse scambiata per aggressività. Non ero a Cagliari quindi non posso giudicare. Ma sulla base di quello che mi hanno riferito, sicuramente Mourinho non ha insultato l'arbitro e non ci si aspettava questo tipo di sanzione". Il solito Moratti: dice che non può giudicare e subito si contraddice, giudicando che "sicuramente" Mourinho non ha insultato nessuno. I giornalisti, sempre molto ben disposti verso il petroliere-cologista, altra contraddizione, hanno evitato di fare la domanda più spontanea: "Allora mente il quarto uomo? Perchè il referto è molto chiaro".
ARBITRO SQUALIFICATO - Busacca, arbitro svizzero che ha diretto l'ultima finale di Champions, è stato squalificato dalla sua Federazione per tre giornate per aver rivolto il suo dito medio contro i tifosi: "Sono stato mandato ad arbitrare una partita di Coppa svizzera in un campetto e, fin dall'inizio, ho ricevuto offese irripetibili dai tifosi dello Young Boys. Purtroppo mi sono abbassato al loro livello e ho reagito. Ho sbagliato e pagherò quello che è giusto".
INFERMERIA JUVE - In vista di prossimi impegni ravvicinati con Genoa e Bologna, Ferrara spera di poter recuperare parte degli infortunati. Ieri sono tutti scesi in campo, sia pur con programmi personalizzati. Diego, che a Genova vorrebbe esserci, sarà convocato solo se i test fisici escluderanno rischi di ricaduta.Notizie positive da Tiago (quasi pronto) e Felipe Melo (potrebbe rientrare contro il Bologna); anche Del Piero cercherà di proporsi almeno per una panchina, più probabilmente per il Bologna. Si è rivisto correre Cannavaro, che tuttavia non può farcela se non, magari, per la gara di Champions. Ancora fermi ai box Salihamidzic e Sissoko, che continua a seguire la sua tabella di marcia e che non rientrerà almeno per altri 15 giorni.
MORATTI/CELLINO, BOTTA E RISPOSTA - Sui cori razzisti all'indirizzo di Balotelli ed Eto'o, Moratti aveva detto: "La partita contro il Cagliari andava sospesa. In certi casi è bene dare un segnale". A stretto giro d'intervista gli risponde Cellino: "Cagliari non è una città razzista. Non lo è storicamente, il nostro giocatore leader è stato Suazo, di colore, come tanti altri avuti in squadra. La partita l'ho vista in tv dagli Stati Uniti, Balotelli è un giocatore frizzante che attira la contestazione, ma non penso sia di natura razzista"
CONTE, PRIME PAROLE IN A - Prime parole di Antonio Conte a Bergamo: "Sono stato uno dei papabili alla panchina bianconera, ma ormai è storia. Adesso sono contento di accettare questa sfida con l'Atalanta. Vengo dalla serie B e rifarei la gavetta: mi è servita molto. Mercoledì sera mi emozionerò. La panchina mi fa questo effetto. Molto più di quando giocavo. Perchè quando vedi che la squadra recepisce il tuo pensiero è una grande soddisfazione. Da parte mia c'è grande passione, so che posso fare bene". Conte cercherà di imporre anche a Bergamo il suo gioco, un  4-4-2 che si trasforma in 4-2-4 in fase d'attacco: "Siamo a zero punti. L'obiettivo è fare un campionato dignitoso, come gli ultimi dell'Atalanta. La gente deve venire allo stadio per vedere giocare al calcio. Se riusciremo a far questo otterremo anche dei punti". 
IN RICORDO DI BOBBY - Alex Ferguson, Fabio Capello, Bobby Charlton, Paul Gascoigne: i più celebri tra i 1.000 presenti oggi alla cattedrale di Durham per ricordare e rendere omaggio alla vita di Bobby Robson, il grande allenatore inglese, scomparso quest'estate all'età di 76 anni, dopo aver combattuto il cancro per ben 5 volte.
Uno dei giocatori che meglio lo ha conosciuto, Gary Lineker, ha parlato di lui come "everything that was good about the game", tutto quello che c'era di buono nel calcio. "Era un leone di uomo, anzi no: facciamo tre leoni.", ha proseguito l'ex centravanti del Tottenham in un intervento molto toccante. Ferguson ne ha ricordato la grande umanità: "Quante volte mi avrà telefonato...e non era una domanda, ma una richiesta: Non ti ritiri, vero? Dopo le sue chiamate, non l'avrei mai fatto. E' stato un vero privilegio conoscerlo, mi ha influenzato molto e sempre lo farà." Il suo migliore amico ed ex giocatore per il suo Fulham, Tom Wilson: "Gli amici mi hanno detto che non dovrei finire il discorso con un clichè come "non ne vedremo un altro come lui". Ma è così."
I medici hanno ricordato la grande eredità lasciata da Robson, che, attraverso la sua fondazione, ha raccolto circa 2 milioni di sterline per la ricerca sul cancro. 

LUNEDI' 21.09.2009 
BRANCA SMENTITO, MOURINHO HA INSULTATO - Ieri Branca, a proposito dell'espulsione di Mourinho, aveva detto: "Mourinho non ha assolutamente detto alcuna parolaccia nè ha fatto gestacci, ma si è limitato a mimare il fallo di Astori".
Oggi il giudice sportivo ha smentito la versione di Branca e squalificato per un turno il polemista portoghese Mourinho, per "aver contestato platealmente una decisione arbitrale e indirizzato reiteratamente pesanti insulti al direttore di gara, come rilevato dal quarto uomo".  
E' andata meglio alla Roma che, per l'esplosione di una ventina di petardi e l'accensione di tre fumogeni durante la gara contro la Fiorentina, si è vista infliggere solo un'ammenda di 15 mila euro.
DOTTO BOCCIATO - I dati Auditel di domenica 20 bocciano, ancora una volta, ControCampo. La "soporifera" Domenica sportiva cresce e raccoglie 1.296.000 tifosi sintonizzati, mentre il "caciaroso" ControCampo è stato seguito da appena 942.000 telespettatori e annaspa.
La trasmissione Mediaset, del resto, sembra far di tutto per attirare le antipatie della grande platea di tifosi juventini. Ieri sera, per esempio, Matteo Dotto, torinista e moviolista, commentando un rigore generoso concesso al Chievo, ha aggiunto "Ma il Chievo era stato danneggiato contro la Juventus". Sul web si è registrata, subito dopo, la rabbia del tifo bianconero per essere costantemente nel mirino del moviolista granata. Gli ululati da zoo ad ogni intervento di Mughini, le battutine che vorrebbero essere spiritose di Ciccio-Ciccio-Ciccio Valenti e le moviole di Dotto possono interessare solo gli juventini masochisti.
BLANC, FINALMENTE UNA STOCCATA - Alla domanda se condivideva la polemica sollevata da Mourinho contro il calendario, colpevole di non favorire le squa­dra italiane in Champions, Blanc schiva e infila, finalmente, una stoccata: "Più che con gli anticipi, la Lega potrebbe tutelare meglio le squadre italiane dedicando maggiore attenzione alle nuove regole del fair paly finanziario. Considerando la direzione nella quale sta andando la Uefa, sarebbe un buon modo per fare l’in­teresse dei club italiani".
ANTONIO CONTE ALL'ATALANTA - L'ex capitano della Juve trova finalmente una panchina di Serie A: siederà sulla panchina dell'Atalanta al posto di Gregucci, esonerato dopo 4 sconfitte in 4 partite. Si parla di un contratto di un anno, con opzione sul secondo. Impresa particolarmente difficile, dovrà cercare di traghettare la squadra verso la salvezza. Dallo staff di Ju29ro i migliori auguri per questa sua nuova avventura.
CAPELLO SNOBBA MOURINHO - Capello aveva dichiarato che l'Inter era obbligata a vincere la Champions, Mourinho aveva replicato "Chi dice che l'Inter deve vincere la Champions non capisce niente di calcio". Questa mattina, intervenendo a 'Radio Anch'io Lo Sport', Don Fabio snobba l'allenatore nerazzurro, dicendo che la risposta del polemista portoghese: "Mourinho? La sua era una battuta che va accettata con la giusta ironia" . Battuta, ironia, termini attraverso i quali il Supermascellato, in pratica, riconduce la dichiarazione di Mourinho ad una gag. Carezze, invece, per Ferrara "Sono felice anche per Ciro Ferrara che ha cominciato ad allenare una squadra dalle grandi potenzialità" e per Ancelotti "Ancelotti sta facendo un lavoro molto buono anche lui. Il Chelsea gioca bene, in maniera diversa e adesso è una squadra molto pericolosa per tutti. Ha ritrovato lo spirito che aveva perso con gli allenatori precedenti".
ORSATO HA OSATO A META' - Massimo Moratti si ferma a 53 partite senza un rigore e deve rinunciare ad insidiare il record di papà Angelo (99+1 partite senza un rigore). L'arbitro Orsato di Schio non sorvola sulla spinta di Maicon a Matri e fischia il rigore contro l'Inter, dimostrando coraggio a metà: non riesce a tirare fuori il rosso per Maicon che interrompe in modo falloso una chiara occasione da gol. Dare un rigore all'Inter dopo 53 giornate e farla giocare in 10 dal quinto minuto deve essere sembrato troppo anche ad Orsato. Chissà se il presidente Cobolli è andato a mangiare due acciughine subito dopo la mancata espulsione di Maicon.
Il rosso lo prende Mourinho, che ammonizioni ed espulsioni per gli avversari le chiede direttamente in campo.
Poca la voglia dei moviolisti di mettere sotto la lente d'ingrandimento gli episodi della partita favorevoli all'Inter e cessato sdegno del Corriere dello Sport: il gol valido annullato all'Udinese non merita un titolo come "Arbitri scandalo", riservato domenica scorsa a Gervasoni per Lazio-Juve.
RABBIA ROSANERO - La rabbia del Palermo, dopo il ko di Parma, diventa un dossier sui torti arbitrali pubblicato sul sito ufficiale della società: "Il Palermo Calcio segnala con preoccupazione gli episodi che vanno tutti a suo danno nelle ultime tre partite.". I palermitani reclamano la mancata concessione di 3 rigori nelle partite contro Fiorentina, Bari e Parma. La nota termina così: "Seriamente preoccupati per il continuo danneggiamento subìto, sottolineiamo di non voler e di non desiderare nessun episodio a compensazione futura, ma arbitraggi più attenti ed equilibrati di quelli ottenuti sino ad oggi".
SPETTACOLO A MANCHESTER - Ieri in Premier spettacolo a Manchester e derby allo United. Un susseguirsi di emozioni e capovolgimenti di fronte nel derby di Manchester. I "Citizens" dello sceicco Mansour (senza Adebayor: squalificato per la tacchettatta in faccia all'ex compagno Van Persie di sabato scorso) tengono testa ai nobili rivali cittadini che si impongono 4-3 in una gara emozionante caratterizzata da giocate d'autore, ritmi forsennati, grinta ed errori (soprattutto dei portieri) da entrambe le parti. A decidere, su assist di un immenso Ryan Giggs, è Michael Owen, inserito da Sir Alex come carta disperata sul 2-2 a venti minuti dal termine e autore del 4-3 al quinto minuto di recupero.
VOLA IL CHELSEA - Sesta vittoria di fila per Carletto Ancelotti. A Stamford Bridge è di scena il Tottenham, in un derby d'alta classifica.  I Blues  vincono e confermano il primato solitario in classifica. Le cose si mettono subito bene per il Chelsea con Ashley Cole che porta in vantaggio i suoi (all'attivo anche una traversa di Bosingwa). Nella ripresa, Cudicini salva ripetutamente il Tottenham che, però, incassa altri due gol. Il 2-0 lo firma Ballack su assist di Lampard. Il 3-0  giunge per merito di  Drogba, che va via di forza a Corluka. Successivamente, Drogba si infortuna ed abbandona il campo.

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