31 maggio, la protesta del tifo juventino

tifosi JuveLa delusione dei tifosi juventini per i risultati sportivi non può essere placata solo offrendogli la testa di Ranieri. Il tifoso juventino sa riconoscere un "vero" progetto sportivo, sa distinguere di chi sono le colpe. Non deludono solo i risultati, deludono ancora di più l'inconcludenza e la debolezza dei vertici dirigenziali scelti con cura da John Elkann. Un gruppo di utenti del forum J1897.com ha aperto da tempo una discussione sul web (clicca se vuoi leggerla) per organizzare una manifestazione con il fine di esprimere il proprio dissenso verso l'operato della proprietà e dei vertici dirigenziali.
Riceviamo dagli organizzatori questo articolo/comunicato che pubblichiamo:

Agnelli 109 anni di gloria, Elkann 3 anni di vergogna.

Il 31 maggio 2009 un gruppo di tifosi Juventini provenienti da tutte le parti d'Italia effettuerà un presidio di protesta di fronte alla sede della Juventus, in Corso Galileo Ferraris 32 a Torino.
L'orario della manifestazione è dalle 12.00 alle 19.00.
Il presidio si svolgerà anche durante la partita Juventus-Lazio, quindi chi sarà allo stadio per sostenere la squadra potrà raggiungerci sia prima che dopo per dare il suo contributo nel contestare la proprietà.

La manifestazione nasce dall'esigenza di protestare contro John Elkann per tutti i suoi 3 anni di gestione. Dal peccato originale del 2006, con la mancata difesa della Juventus, sino ad oggi.
Il motivo principale della protesta è l'atteggiamento tenuto dalla proprietà durante la farsa definita Calciopoli.
I tifosi contestano fortemente il ritiro del ricorso al Tar nel 2006. Chiedono esaurienti spiegazioni in merito e chiedono che la società solleciti la restituzione dei due titoli ingiustamente revocati.
I tifosi vogliono mettere in chiaro che non dimenticano quanto accaduto e chiedono a John Elkann di mettere subito fine alla farsa o di lasciare il suo posto alla guida della Juventus.
Nessun acquisto, o vittoria futura, ci farà dimenticare l'atteggiamento intollerabile della proprietà, nella figura dell'azionista di riferimento J. Elkann, durante l'estate del 2006.

Si faccia da parte John, se per lui la Juventus non è vera passione. Il suo compianto nonno diceva "Non rinuncerei ad uno scudetto della Juventus per il mondiale della Ferrari"; invece nella penultima di campionato a Siena, gara ancora fondamentale per la classifica, John Elkann non ci sarà proprio per andare a seguire la Ferrari.
La Ferrari del suo amico Montezemolo, altro nemico conclamato dei tifosi bianconeri, che da lui pretendono come minimo il chiarimento sul perchè il presidente della Fifa Blatter lo ha pubblicamente ringraziato perchè "è merito suo se la Juventus non andò al Tar".

Noi al Tar volevamo andarci. La dignità della Juventus e dei suoi tifosi lo richiedeva. L'eccessivo danno arrecato al club lo richiedeva. La Giustizia lo richiedeva e la serietà di tutto il mondo del calcio e dell'Italia stessa lo richiedeva.

Ma avete svenduto la Storia della Juventus sull'altare dei vostri interessi personali.
Noi questo non ve lo perdoneremo mai.

Quindi, il consiglio ultimo a John Elkann è di farsi da parte, perchè le sue possibilità di essere considerato il degno erede del nonno alla guida della Juventus sono pressoché nulle.
Troppo grande il danno, troppo tempo senza porvi rimedio e troppo evidente il disinteresse per essere creduto in futuro.

E, comunque, ci dovrebbe spiegare perchè dopo aver accettato le assurde sanzioni dei processi sportivi non ha fatto nulla per porvi rimedio, almeno a livello sportivo.
Oltre ad aver fatto pagare alla Juventus colpe che non aveva, l'ha trasformata in una provinciale.
Partenza di molti campioni, nuovi acquisti pessimi sotto ogni profilo, scelta di un allenatore non di vertice, e sempre attitudine al basso profilo, come se la Juventus non fosse più chiamata a vincere, ma arrivare terza o quarta va bene comunque.
Tutto questo dovuto alla scelta di un CDA totalmente inadeguato. Composto da persone digiune di calcio ed inadeguate alle cariche da assolvere. Le uniche cose che ricordiamo sono gaffes e sperpero di soldi al calciomercato. Il confronto con la precedente gestione è imbarazzante. Dopo tre anni di Triade la Juventus aveva vinto scudetto, Coppa Campioni ed Intercontinentale. Dopo 3 anni sotto la guida di  John Elkann e dei suoi prescelti abbiamo vinto una serie B, che non avremmo mai dovuto disputare, e abbiamo due scudetti in meno nel palmares.
E basta ripeterci che arriviamo dalla B. La retrocessione l'ha accettata proprio John Elkann, la squadra era comunque da vertice nonostante le cessioni e la Triade ha vinto subito, dopo un periodo di nove anni di magra.
Quindi basta scuse.
Basta col dirci di guardare avanti e scordarci del passato. Bisogna costruire la Juventus di domani, ma non si possono lasciare questo vuoto e queste calunnie a macchiare la storia della Juventus.
Basta col parlare di un progetto quinquennale che non esiste, a meno che il piano non sia deliberatamente di lasciar vincere gli altri per 5 anni senza opporre resistenza.

I tifosi hanno deciso di darsi appuntamento a Torino per il 31 maggio.
Un gesto simbolico, nell'ultima di campionato, quando probabilmente proveranno a ricordarci per l'ennesima volta da dove arriviamo e che si è trattato comunque di una stagione strepitosa.
Noi, invece, vogliamo essere lì per dire che non abbiamo nulla da festeggiare, che due anni fa eravamo dove non avremmo dovuto e che torneremo a gioire veramente solo quando verrà fatta giustizia sulla farsa perpetrata ai danni della Juventus FC e di tutti i suoi tifosi.
Come detto, non sarà la vittoria del prossimo scudetto a farci dimenticare calciopoli.
I tifosi considereranno chiusa la questione solo quando verrà fatta giustizia e chiarezza sui processi sportivi del 2006.

La protesta rigurada anche la Figc.
La Federazione è colpevole di aver massacrato la Juventus in un processo sportivo ingiusto, durante il quale sono stati violati articoli della Costituzione, leggi dello Stato, articoli dello Statuto della FIGC, articoli del Codice di Giustizia Sportiva e articoli dello Statuto del CONI.
 
Il 31 maggio venite anche voi a Torino per dire BASTA a tutto questo!
 
Il Comitato organizzatore 

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