Speciale Auricchio dall'aula di Napoli

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Auricchio si è presentato - E' in corso a Napoli una nuova udienza del processo denominato "Calciopoli". Questa volta il tenente colonnello dei Carabinieri Attilio Auricchio si è presentato, dopo aver disertato la precedente udienza motivandola con la nascita di un erede. Auricchio, all'epoca maggiore, aveva coordinato la squadra preposta alle indagini, composta da ben 12 carabinieri e definita da Repubblica "I magnifici 12 della squadra Offside". L'esame di Auricchio è iniziato e si sta parlando della genesi dell'indagine, partendo da Dal Cin, Cellino e Spinelli sulla combriccola romana e sulla GEA.
E' atteso in particolar modo il controesame dell'avvocato Prioreschi, che si preannuncia particolarmente incalzante, date le numerose incongruenze rilevate nei precedenti esami con gli inquirenti. A interessare i legali degli imputati sono anche i suoi rapporti con Franco Baldini, ex direttore sportivo della Roma e concorrente di Luciano Moggi.
L'interrogatorio del colonnello Attilio Auricchio è entrato nel vivo con la discussione del celebre caso Paparesta a Reggio Calabria, circostanza già svuotata di rilievi penali dalle precedenti testimonianze dei guardalinee presenti. Auricchio ha sostenuto davanti al collegio giudicante che la pratica di entrare negli spogliatoi a fine partita era severamente proibita dai regolamenti delle istituzioni sportive, opinione del tutto priva di fondamento. Teresa Casoria, presidente del collegio, si è stizzita chiedendo al teste di rispondere sui fatti, senza fare ricorso alle opinioni.
Auricchio ha parlato di Paparesta come di un succube di Moggi ed ha affermato che, secondo lui, l'arbitro barese aveva una sim svizzera.
Sono presenti in aula Moggi, Bergamo e Pairetto.
Ore 12.00 - Il teste Auricchio sta ora parlando della partita Lecce-Juve, partita falsata, secondo un suo parere, dalla mancata concessione di un rigore a favore del Lecce. Legge una telefonata tra De Santis e Manfredi Martino nella quale l'arbitro di Tivoli riferisce di "aver avuto le maglie". Auricchio si lascia andare, nuovamente, ad un commento personale suscitando la reazione dell'avvocato Prioreschi (difesa Moggi). Il Presidente Casoria accoglie le ragioni di Prioreschi ed invita il PM a selezionare solo le telefonate "rilevanti".
Dopo il richiamo Auricchio è passato a parlare della partita Bologna-Juve, ed ha evidenziato che fu accompagnata da numerose polemiche (capirai la novità! ndr). Si è soffermato sul tema delle ammonizioni comminate da De Santis a Nastase e Petruzzi, in Fiorentina-Bologna che precedette la sfida tra Juventus e Bologna. Quella Juventus, evidentemente, secondo il tenente colonnello, avrebbe tremato al cospetto di Petruzzi e Nastase.
L'udienza continua.
Il Presidente Casoria, in via eccezionale, consente all'Auricchio di leggere i brogliacci delle intercettazioni per ricordare meglio fatti e circostanze, ma appena esce dal seminato e fa commenti personali lo bacchetta.
Moggi si è inquietato un paio di volte ed è intervenuto, in paricolare quando Auricchio ha citato la famosa telefonate dell'"ambiente interno e ambiente esterno". Quando Auricchio ha identificato l'ambiente esterno con gli arbitri, Moggi si è alzato e ha preso la parola, autorizzato dalla Casoria, per specificare che "l'ambiente esterno", per lui, era quello costituito dai giornalisti e dai media.

L'esame del testimone dell'accusa, tenente colonnello Auricchio, si chiuderà verso le 15.30 per problemi familiari del teste e verrà ripreso, come garantito dal PM, nella prossima udienza, quando, si spera, potremo ascoltare le domande poste nel controesame dalle difese.


Di seguito il video con la dichiarazione spontanea resa in aula da Moggi ed il parere di Alvaro Moretti, direttore di www.tuttosport.com:

 

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