Conte /1: involuzione?

Premessa doverosa: questo articolo è in difesa di Antonio Conte. O meglio, dell'Antonio Conte in panchina, perché l'Antonio Conte davanti ai microfoni mi ha deluso tantissimo. Non si può, tre giorni dopo aver accusato di mancanza di cultura sportiva la rivale per lo scudetto, appellarsi al cattivo arbitraggio come unica scusante per l'eliminazione subita. Semmai doveva essere l'ultimo argomento nelle interviste, non l'unico. Non si può negare che l'arbitro sia caduto nella "trappola" dei portoghesi di spezzettare il gioco fin dall'inizio della gara, e gli appena 49' di gioco effettivo lo stanno a dimostrare; il finale di partita è stato scandaloso, da questo punto di vista. Tuttavia nella trappola dei portoghesi ci siamo caduti anche noi come i baccalà della migliore tradizione peschereccia lusitana. Va bene che il mani in area sul colpo di testa di Llorente meritava il calcio di rigore, ma non mi pare che Clattenburg abbia realizzato una prestazione disastrosa come invece ha lasciato intendere Conte.
 
Non nascondo che mi sono vergognato per lui, in quel frangente.
Quello che non riesco ad accettare, invece, sono le pesantissime critiche che continuano a piovere addosso al mister salentino per il gioco espresso. E il ritornello è sempre quello: l'involuzione del gioco dopo lo splendido calcio espresso il primo anno. E andiamolo a ricordare, questo benedetto primo anno di Conte. Lo ricordate il bellissimo gioco di Conte, talmente dispendioso da far arrivare i calciatori a lingua in fuori davanti al portiere e sbagliare l'impossibile? Li avete dimenticati tutti quei pareggi perché non avevamo l'attaccante da 20 reti a stagione? E soprattutto, avete dimenticato che il primo anno di Conte non disputavamo competizioni europee? La prima Juve di Conte era nelle stesse condizioni, mentali e di campo, della Roma di quest'anno. Voglia di rivalsa di giocatori frustrati da due annate orribili uniti alla possibilità di potersi allenare tutta la settimana senza dover affrontare trasferte e partite in giro per l'Europa. Quindi smettiamola con questo paragone assurdo tra annate incommensurabili.
 
Non voglio fare un lungo e noiosissimo trattato su questo o quel modulo né tornare sull'esperienza fallimentare di Champions di quest'anno. Ne abbiamo già parlato in lungo e in largo e anche Conte ha le sue colpe, le sue testardaggini, i suoi limiti. Parliamo solo di queste due partite col Benfica, avversario tosto, molto ben organizzato ma che si è dimostrato ampiamente inferiore alla Juventus. Eppure sono passati loro. Perché?
Arrivati a questo quesito, leggo da molte parti, e soprattutto tra noi tifosi bianconeri, un unico e solo colpevole: Antonio Conte. E mi si drizzano i capelli.
Ogni volta che leggo, nelle discussioni sul calcio, di gente che riesce a trovare il colpevole di una sconfitta mi beo per loro. Beati voi che avete una risposta così netta e precisa, ma vi chiedo: "Che partita avete visto?"
Io ho visto una Juventus che avrebbe meritato ampiamente il passaggio del turno ma che non è riuscita nell'intento per una serie di asinate individuali che ne hanno condizionato il risultato. Non voglio tornare alla marcatura dilettantesca di Bonucci su Garay e sul gol del 2-1 di Lima, un'azione che, di solito, la Juve non concede agli avversari, anche se bisogna ammettere che furono una finta splendida e un tiro perfetto. Mi ricordo, però, una squadra capace di rinvenire e superare lo choc iniziale e prendere il possesso della partita per tutta la parte centrale. Quella di ieri sera, poi, la ritengo una delle più belle prestazioni degli ultimi mesi, siamo stati in controllo totale dell'avversario, pochissimi pericoli corsi. Difesa praticamente perfetta; Pogba e Vidal, quest'ultimo finché ne ha avuto, migliori in campo; lo stesso Marchisio, subentrato, ha fatto molto meglio di Pirlo in fase di impostazione e magari qualcuno avrà pensato che si sarebbe potuto tenere propiro lui in panchina per far giocare il numero 8, ma col senno di poi è molto facile.
 
Se Pirlo avesse segnato su punizione, come diverse volte quest'anno Europa League compresa, l'avremmo detto ugualmente?
Unica, grande anzi enorme pecca della serata: il gol.
Se Vidal non è al massimo della forma e sbaglia delle reti che in altre occasioni non avrebbe fallito. E' colpa di Conte?
Se Tevez tira in bocca al portiere. E' colpa di Conte?
Se Lichtsteiner tenta un stop assurdo con quel campo viscido invece di andare di testa come contro l'Inter, l'Atalanta e tutte le altre volte che ha segnato. E' colpa di Conte?
Se Giovinco, una volta entrato con la Juve in superiorità numerica, invece di allargarsi e saltare l'uomo, si accentra e intasa l'area. E' colpa di Conte?
Quali erano questi fantomatici cambi da eseguire per cambiare la partita? Chi doveva entrare, oltre a quelli che ha fatto scendere in campo? Perché doveva far uscire, dopo il primo tempo, Llorente  (altra critica mossa all'allenatore), l'unico in grado di lottare coi due centrali? Bisognava fare un gol, mica tre come il Valencia!
 
Leggo, anche, che la colpa di Conte è aver spremuto in campionato i titolari. Quindi è anche colpa di Conte se la Roma finirà con 90 punti o oltre? 90 punti, ripeto! Quando e con chi doveva fare turnover, se le seconde linee si dimostrano almeno una spanna sotto i 12, massimo 13 primattori?
Bisognava forse puntare di più sul cammino in Europa? Beh, andate a dirlo alla società, perché a questa squadra è stato chiesto soprattutto il terzo scudetto consecutivo e, ad inizio stagione, nessuno avrebbe mai messo in programma la partecipazione all'Europa League.
Non voglio, però, passare per il talebano di turno. Non dico affatto che il cammino fuori dalle mura italiane sia stato irreprensibile, anzi. Conte ha le sue colpe e poteva gestire meglio alcune partite (non certo queste due, insisto). Tuttavia questa involuzione del gioco che molti additano all'allenatore io non la vedo. Così come non vedo questa rosa di altissimo livello che avrebbe dovuto passeggiare in Europa League. Lo vogliamo ammettere che il parco giocatori della Juventus non è così ben fornito da competere con i grandi club europei e che, con un po' di convinzione, potevamo arrivarci noi in fondo alla Champions come l'Atletico? I quattro al centro non hanno sostituti, e non mi pare abbiamo questi grandi ricambi anche per gli attaccanti.
 
Il nostro livello è questo, per ora. Certo, la "sorella minore" si poteva vincere e c'erano tutti i presupposti per farlo, ma dare addosso solo a Conte mi pare il solito giochino da tifoso frustrato. Come se la Juventus, nella sua pur gloriosa storia europea fatta di successi che poche squadre possono vantare, avesse avuto stuoli di allenatori capaci di arrivare a successi internazionali. E invece sono solo tre quelli che hanno trionfato in Europa sulla panchina bianconera: Trapattoni, Lippi e, con l'unico successo nella Coppa Uefa del 1990, Zoff.
Mi dispiace, cari detrattori, ma bisogna arrendersi davanti ad un'evidenza: il calcio è questo, è fatto di mille sfaccettature, scelte, episodi e carambole che lo rendono uno degli sport più belli al mondo anche per la sua imprevedibilità. Che quando ti va bene sono tutti eroi e guai a parlare di fortuna; e che quando ti va male c'è solo un coglione a cui addossare le colpe. Per me non funziona così.
Grazie lo stesso, ragazzi. Riproviamoci.