Campionato bagnato, campionato fortunato

merdattoMezzo campionato se n’è andato, la squadra di Milano si avvia festeggiare il centenario portando la croce non solo sulle maglie, ma anche sulle spalle e nei cuori.
La sua innata vocazione lacrimaria ha trovato il modo di manifestarsi anche in questo nuovo anno.
Eppure la buona stella sembra accompagnarla ormai da un paio di stagioni. Si è vista la concorrenza azzoppata da un processo ridicolo, riuscendo così a sgraffignarle uno scudetto a tavolino, celebratissimo, accompagnato dal regalo di due giocatori, uno dei quali da solo fa mezza squadra e spesso la differenza con le avversarie.
Si è vista concedere la possibilità di giocare il passato campionato praticamente da sola, con le residue concorrenti azzoppate in partenza e condizionate dagli strascichi dei processi sportivi.
Si vede concedere sconti e rinvii, ormai abituali, dalla giustizia sportiva su qualsiasi questione – e sono ormai diverse – che la vede e l’ha vista intenta ad aggirare le norme per avvantaggiarsi sulle avversarie.
Si vede concedere anche quest’anno il mieloso e accondiscendente consenso dei mezzi di informazione sulle sue prodezze in campo e fuori. Verrebbe da pensare che in via Durini, dopo un breve intervallo, la lacrima sul viso dei bobbysoli nerazzurri abbia ripreso a scendere a causa degli arbitraggi loro di nuovo sfavorevoli.
Macchè!
Si conta ormai una dozzina di partite condizionate da decisioni arbitrali palesemente in annunciato odor di sudditanza, tanto da indurre a scomodarsi le prefiche di complemento della Gazzetta, accorrenti in massa con fazzoletti nerazzurri in vista e pronti alla mansione asciugatoria degli sdegnati effluvi inondantisi dagli onesti canali lacrimari .
Sì, ma anche le altre squadre … Macchè !
Non se ne salva una, almeno di quelle che possano dar qualche fastidio, come la Roma (che in fatto di lacrime non è seconda a nessuna) e la stessa Semijuventus, ammaccata reduce di Onestopoli.
Tutte mazzolate ben bene da arbitri - guardacaso - senza alcuna sudditanza nei loro confronti.
La sudditanza c’è o non c’è: ce l’hanno per caso verso il Cagliari, l’Udinese, il Parma, il Napoli, la Sampdoria, tutte favorite con la Juve? E sicuramente ne dimentico qualcuna.
Si deve trattare allora di qualcosa di diverso e di vicino al servilismo. Di cosa piangono allora i bobbysoli nerazzurri?
Piangono del pianto altrui, hanno lanciato sul mercato la lagnanza di secondo grado, l’iperpianto.
Così oramai piangono tutti. Tutte tranne una.
La dirigenza della Juventus infatti, stoicamente, ha trattenuto le lacrime e quindi possiamo star tranquilli che questa volta non se la prenderanno con noi.
Intanto il re, sdegnato e afflitto, si ritira sul torrione del castello e non vuol parlare più con nessuno.

Non faccia così, Signore, altrimenti ci fa piangere sopra il suo iperpianto.
E questo potrebbe farla piangere ….