Disastro del calcio italiano post-Farsopoli… e la Figc dov’è?

figc“La Federazione Italiana Giuoco Calcio organizza e gestisce il gioco del calcio in Italia, dai Club alle Nazionali”, nota che è visualizzabile in questa pagina del sito Internet della Figc. A questo punto è lecito porsi una domanda: e in che modo la Federazione gestisce il calcio in Italia? I nostri lettori ricorderanno sicuramente il clima da “forche caudine” dell’estate 2006, successivamente alla pubblicazione delle intercettazioni telefoniche: unanime la richiesta di un rinnovamento totale per creare un calcio nuovo, pulito, migliore di quello “brutto e sporco” cui gli sportivi italiani avevano assistito fino a quel momento. Lo scoppio di quel presunto scandalo (o meglio, acclarata farsa) ha inevitabilmente prodotto un cambiamento nei rapporti di forza e nei valori tecnici del calcio nostrano, ma ciò ha portato a qualcosa di nuovo?? Di più pulito?? Di migliore?? No, se si fa eccezione per i Mondiali del 2006 vinti dalla Nazionale di Lippi, occasione in cui i Guido Rossi e le Giovanna Melandri di turno, grazie al contributo fondamentale di quel calcio sporco, non hanno esitato un secondo ad apparire su giornali e tv come espressione di quel rinnovamento morale ed etico che avrebbero dovuto portare nel calcio italiano: anche i muri sanno che nella Finalissima del 2006 tra Italia e Francia c’erano in campo ben 8 elementi che nella stagione sportiva precedente avevano militato nella Juventus. Ma veniamo ora con ordine ai grandi risultati ottenuti nel corso degli anni da questa Federazione.

Nonostante il lavoro quotidiano di controinformazione che Ju29ro.com porta avanti da oltre quattro anni, è doveroso ricordare (visto che non fa mai male) che tutto o quasi parte dalle sentenze sportive emesse dalla Caf e dalla Corte Federale nel corso di quell’estate: sentenze che, se fossero state precise e ben circostanziate, non avrebbero lasciato dubbi, e che invece, complici le numerose stranezze e incongruenze presenti nelle stesse (sorteggi regolari, inesistenza delle ammonizioni mirate) hanno gettato pesanti ombre sulla regolarità dell’intero iter processuale, arrivato a conclusione in poco più di un mese, nei quali si sono svolte indagini, interrogatori e due gradi di giudizio, dopo aver eliminato la Disciplinare.
Come dimenticare poi i due tentativi falliti di organizzare gli Europei in Italia?? Prima sberla il 18 aprile 2007 quando l’esecutivo Uefa, riunitosi a Cardiff, decise di affidare l’organizzazione degli Europei del 2012 a Polonia e Ucraina. La delusione della spedizione italiana fu enorme, con il Ministro Melandri che non riuscì a trattenere le lacrime. E pensare che oggi, a circa un anno dall’evento, ci sono ritardi nell’avanzamento dei lavori: il fatto che l’Uefa abbia preferito assegnare gli Europei a questi due Paesi, con una tradizione calcistica ben lontana dalla nostra, è cosa che dovrebbe far riflettere sulla bontà del progetto portato avanti dalla Figc. Seconda sberla il 28 maggio 2010, quando l’Uefa decise di assegnare gli Europei alla Francia: da ricordare inoltre che in corsa per la manifestazione c’era anche la Turchia, che ottenne un numero di preferenze maggiori dell’Italia.
Dopo i disastrosi Mondiali del 2010, risultato peggiore di sempre (solo nel 1958 l’Italia nemmeno si era qualificata) con una Nazionale capace di farsi sbattere fuori dalla Competizione da squadroni del calibro di Nuova Zelanda, Paraguay e Slovacchia, e incapace di vincere anche una sola partita, Giancarlo Abete, ha deciso di ridurre da 2 a 1 il numero di nuovi extracomunitari che è possibile tesserare. Un palliativo che non ha certo risolto le problematiche della Nazionale e che invece potrebbe contribuire al progressivo depauperamento del valore tecnico dei Club, che faticano a tenere il passo dei migliori club europei (a parte l’Inter, ad onor del vero, ma guarda un po’, la stessa squadra che ha raccattato tutto quello che poteva dopo Calciopoli), a tal punto che nel ranking Uefa l’Italia è finita dietro la Germania, perdendo un posto in Champions League!
Da più di un anno la Juve ha chiesto la sacrosanta revoca dello "scudetto di merda e di cartone" (cit. Giampiero Mughini) con un esposto inviato congiuntamente alla Federazione e alla Procura federale. Abete, lo scorso 22 maggio ha affermato che “per poter operare occorre avere documenti validati, le telefonate da parte del tribunale di Napoli sono pervenute alla Procura il 22 aprile”. Peccato che nel 2006 questa prassi non sia stata adottata, e che la supervelocità con cui Palazzi fece le sue richieste di condanna, dopo la lettura delle informative dei carabinieri (migliaia di pagine), sia un lontano ricordo se paragonata alla lentezza con cui sta esaminando le richieste della Juventus.
Il caso di Scommessopoli poi, sembra essere arrivato sulla scrivania di Palazzi già da qualche tempo. La Procura di Napoli inviò a suo tempo al Procuratore Palazzi le informative relative ad indagini su sospetti di scommesse anomale e illecite su Napoli-Parma del 19 aprile 2010, così come l’avvocato del calciatore Quadrini denunciò alla Procura federale lo scorso maggio un tentativo di estorsione ai danni del suo assistito: eppure ci sono voluti i primi arresti per far scattare l’ormai famosissimo Procuratore federale.

Vogliamo concludere poi questo excursus sulle grandi imprese della Figc negli ultimi 5 anni con la proposta di radiazione di Moggi, Giraudo e Mazzini. Vicenda in cui Palazzi continua ad ignorare le prove venute alla luce dal 2006 ad oggi e a dire che la legge è una cosa seria anche nell'ambito sportivo! Legge sportiva che è stata riscritta dopo Farsopoli. La vecchia norma prevedeva, infatti, una proposta di radiazione degli organi giudicanti, proposta che doveva essere fatta propria e ratificata dal presidente della Figc.
La nuova norma invece ha cancellato questa doppia valutazione stabilendo che la radiazione debba essere una pena comminata dal giudice che è chiamato a giudicare i fatti di cui è incolpato l'associato; ma in Figc hanno completamente dimenticato di emanare una norma transitoria che regolasse i casi pendenti, come quelli dei tre sopraccitati. I fatti per cui si chiede la radiazione sono avvenuti con la vecchia norma, ma la richiesta di radiazione è stata istruita quando è entrata in vigore la nuova. Cosa dire a conclusione di ciò?? Complimenti vivissimi: la logica e il buonsenso avrebbero consigliato a gran parte dei personaggi che si aggirano nelle stanze di Via Allegri di rassegnare le dimissioni, parola evidentemente sconosciuta da quelle parti. Non è poi difficile supporre che anche degli extraterrestri, catapultati dalla galassia più lontana, avrebbero saputo far meglio negli ultimi cinque anni.