Regali di Natale al Milan, ma per i media sono bipartisan

gallianiSe non ci fosse stato l’arbitraggio di Rocchi in Bologna-Milan sarebbe stata una domenica pomeriggio fra le meno interessanti della storia del calcio italiano. Quattro partite al sabato, quattro alla domenica pomeriggio, il posticipo Novara-Napoli e poi la partita di cartello Roma-Juventus fissata per il lunedì sera. Ovvero c’era ben poco sale sul resto della giornata spezzatino distribuita nel fine settimana.

Rocchi sbaglia bipartisan? Invece ci ha pensato il fischietto di Bologna-Milan a prendersi la scena la domenica pomeriggio. Una prestazione sconcertante quella di Rocchi, almeno quanto lo sono stati gli equivoci sollevati ad arte dai principali media che si sono premurati di distribuire come bipartisan i gravi errori dell’arbitro. Spiace che a doverlo sottolineare debba essere una testata “di parte” come può esserlo Ju29ro, ma, anche in questo caso, si tratta di stare dalla parte verità dei fatti. Detto del clamoroso rigore non fischiato in favore dei felsinei per la sbracciata di Seedorf, non si può trascurare che la posizione di partenza di Pato, in occasione del rigore assegnato al Milan, fosse quella di un fuorigioco che infastidiva il disimpegno della squadra di casa. Azione da fermare perché la palla era proprio diretta a Pato. Si tratta di due errori macroscopici che hanno condizionato pesantemente la partita. Se poi vogliamo parlare del calcetto rifilato da Raggi a Ibra, molto onestamente Allegri ha ammesso che il giocatore rossonero si è buttato.

“Il Milan non ha televisioni”. Ma a riequilibrare virtualmente gli esiti di una direzione di gara smaccatamente favorevole al Milan ci hanno pensato i rotocalchi del dopopartita che, a proposito di un netto fallo di mano di Morleo su cross di Ibrahimovic, hanno reclamato un rigore non assegnato anche per i rossoneri. Quindi la conseguenza è stata quella di giudicare imbarazzante l’arbitraggio di Rocchi, che ha dato modo di lamentarsi ad entrambe le squadre. C’è un particolare non trascurabile però. In occasione del fallo di mano di Morleo il gioco era da considerarsi fermo perché il guardalinee aveva ravvisato la posizione di fuorigioco di Ibrahimovic. Altro che errori bipartisan! Se fosse capitata una cosa del genere alla Juventus si sarebbe sprecata almeno un’interrogazione parlamentare e, perché no, in qualche brogesso si sarebbe detto che Calciopoli non è mai finita, che c’è un disegno per far vincere il campionato alla Juve. Se invece capita al Milan è tutto nella norma, ci pensano i media a ridistribuire con estro gli errori arbitrali.

Oltre Roma-Juventus. Infastidisce dover fare queste sottolineature che mettono in secondo piano la bella partita disputata da un Bologna quanto mai combattivo contro un Milan che non è stato certo il migliore della stagione. Il pareggio che ne è uscito è un risultato giusto, ma è pur sempre da considerare una mezza battuta d’arresto per la squadra di Allegri. In attesa di Roma-Juventus, con i bianconeri che sono ora in condizione di allungare il vantaggio sui rossoneri, ci ha pensato l’Udinese ad approfittarne, balzando sola al comando. Regolato il Chievo ora i friulani sono attesi da un tour de force che in dieci giorni li metterà contro il Celtic, nella partita decisiva per la qualificazione al prossimo turno di Europa League, poi contro la Lazio all’Olimpico e infine, mercoledì prossimo, ci sarà il big match contro la Juventus che, dopo aver giocato contro la Roma, potrà preparare con comodo il prossimo impegno contro il Novara, prima di concentrarsi sullo scontro diretto dell’ultima partita dell’anno. Uno sguardo al calendario che lascia la sensazione che la Juventus si trovi di fronte ad una grandissima occasione per chiudere il 2011 nel migliore dei modi. Dapprima contro una Roma rabberciata, poi contro il Novara, quindi in casa di un’Udinese verosimilmente stanca dopo le difficili gare che l’aspettano. Certo che ogni partita nasconde insidie ma, se la squadra di Conte affronterà con la solita caparbia determinazione questo filotto di incontri, il Natale e il Capodanno dei bianconeri potrebbero essere davvero felici.

Il Cesena accorcia la classifica in coda. La Lazio che aggancia il Milan ha avuto la fortuna di trovare in Klose l’uomo della Provvidenza. Due assist e un gol valgono da soli la partita contro un volonteroso Lecce dove Cosmi ha rilevato in panchina Di Francesco. Negli anticipi di sabato il risultato a sorpresa è stato quello del Cesena che ha espugnato Palermo, accorciando così la classifica in coda, ma è stato significativo anche il successo genoano a Siena visto che i rumors del pre partita davano “traballante” la posizione di Malesani. Ora nei prossimi giorni il Genoa è atteso dal recupero della partita contro l’Inter, in un incontro che potrebbe rilanciare davvero le quotazioni di chi dovesse vincere quella partita. Non inganni la vittoria dell’Inter contro la Fiorentina. Di certo il recupero di Maicon è stato positivo, ma dall'altra parte c’era una la Fiorentina che definire abulica è dir poco, perché è stata anche autolesionista, dato che i due gol di Pazzini e Nagatomo si devono a due regali della difesa dei viola. Del resto, per una squadra già povera di elementi di qualità, rinunciare contemporaneamente a Jovetic, Montolivo e Cerci vuol dire aver già perso in partenza. Chi li ha sostituiti ha giocato in modo assoluto inadeguato al palcoscenico della serie A. Chiudono il quadro di giornata i pareggi fra Atalanta e Catania, con l’ex bianconero Legrottaglie in veste di goleador, e quello scialbo, sul nulla di fatto, fra Cagliari e Parma, con Giovinco costretto alla sostituzione da un risentimento muscolare. Nel posticipo il Napoli non va oltre il pareggio a Novara e perde altre due lunghezze sul quartetto di testa.

TOP DI GIORNATA

Klose (Lazio). Una doppietta e un assist in una partita vinta sul filo di lana non fanno di questo giocatore un valore aggiunto per la squadra: Klose, contro il Lecce, è stato semplicemente la squadra.

Arrigoni (all. Cesena). Sembra davvero aver rivitalizzato il Cesena. Terza vittoria nelle ultime quattro partite (unica sconfitta quella contro la Juventus), squadra più combattiva e concreta che ha anche ritrovato in Mutu il giocatore che fa la differenza.

Basta (Udinese). Il laterale serbo è protagonista di una partita di grande intensità. Spinge senza sosta e con efficacia sulla fascia di sua competenza e la sua prestazione viene premiata anche da un gol.

FLOP DI GIORNATA

Pato (Milan). A un certo punto mi sono chiesto se era stato schierato titolare, come annunciato, o meno. Stava effettivamente sul terreno di gioco, ma la sua presenza è stata assolutamente impalpabile. In settimana aveva fatto miglior figura sfoggiando lo smoking alla prima del “Don Giovanni” alla Scala.

Rocchi (arbitro Bologna-Milan). Dopo averne combinate di tutti colori in Inter-Napoli si ripete con un’altra milanese. La sua è stata una prestazione imbarazzante poiché condita da gravi e determinanti errori di valutazione. Nega il più solare dei rigori al Bologna, nonostante sia piazzato ottimamente per vedere il colpo di braccio di Seedorf, poi ne assegna uno al Milan viziato da una posizione di fuorigioco influente sull’azione. La fa giusta non assegnando il rigore al Milan per fallo di mano di Morleo perché il gioco era da considerarsi fermo per offside di Ibrahimovic, ma finisce comunque nel pallone completo.

Gilardino (Fiorentina). A finire dietro la lavagna dovrebbe essere tutta la Fiorentina, ma lui è il giocatore più rappresentativo dei viola fra quelli inguardabili scesi in campo (?) a San Siro. Nessuna squadra di serie A si può permettere di continuare a impostare il gioco offensivo su un attaccante in queste condizioni. Vuol dire perdere in partenza.