Il ritorno della Juventus, Inter e Roma nei guai, rischia grosso il Milan

conteTanto tuonò che piovve! Ma è stata una vera e propria grandinata di gol, con ben 35 reti quella che si è abbattuta sulla giornata di esordio del campionato. Tanti gli spunti di interesse e di riflessione consegnati finalmente dai campi. Innanzitutto fanno scalpore le sconfitte subite da Roma e Inter, con due allenatori già in difficoltà dopo i primi 90 minuti di gioco; convincente invece l’avvio di Juventus e Napoli, mentre il Milan ha rischiato grosso contro la Lazio, prima di acciuffare un pareggio. Insomma valeva veramente la pena di aspettare fino ad ora.

Per Juventus e Napoli buona la prima. La nota più positiva per il calcio italiano è certamente l’impressione di avere ritrovato finalmente una grande protagonista: la Juventus. La squadra di Conte ha ridotto a sparring partner il Parma giocando a immagine e somiglianza del suo allenatore. Stessa grinta, stessa determinazione, con la capacità di fare possesso palla (62%) e lasciando intravedere una qualità di gioco che non si vedeva dalla notte dei tempi in casa Juve. E questo promette di essere solo l’inizio perché i margini di crescita sembrano notevoli. Sofferto, ma vincente è stato l’esordio per il Napoli, che è riuscito a regolare un vivacissimo Cesena, aiutato anche dall’ingenuità del difensore tunisino Benalouane che, facendosi espellere a metà ripresa, ha lasciato gioco facile ad Hamsik  e compagni per aggiudicarsi la partita. Ma al di là dei fatti contingenti il Napoli ha dato chiaramente l’impressione di essere la stessa squadra vista la passata stagione, per di più arricchita dalle geometrie di Inler.

Inter e Roma sprofondano. Si può pure perdere, ma Roma e Inter hanno fatto certamente di peggio. Luis Enrique contro il Cagliari ha schierato una squadra fatta per più di metà di nuovi innesti, dando l’impressione di un cantiere ancora lontano dal vedere gettate le fondamenta. Manovra lenta e scontata e poche occasioni da gol condannano i giallorossi a una sconfitta interna che brucia; e il prossimo turno si presenta alquanto scomodo con la trasferta a Milano contro l’Inter che suona già come una sorta di spareggio “scacciaguai”. Dai nerazzurri è arrivata l’altra sorpresa, dove Gasperini non ha meno responsabilità del suo collega spagnolo. A non convincere è stata soprattutto la difesa a 3 con cui Miccoli ed Hernandez sono andati a nozze. Incomprensibile e chiaramente autolesionista poi scegliere Zarate dal primo minuto per lasciare in panchina Pazzini, ma soprattutto Sneijder. Imbarazzante anche la prova di Forlan, se si esclude il gol che ha accorciato le distanze a tempo ormai scaduto.

Il Milan rincorre. L’anticipo di venerdì scorso, che ha di fatto aperto il campionato, ci ha consegnato la consapevolezza di ritrovarci di fronte a una Lazio tosta che ci ha messo solo venti minuti a far andare in gol i suoi due nuovi attaccanti. Checché se ne dica, Klose e Cissé sono una sorta di “usato sicuro” con cui i biancocelesti laziali potrebbero fare ancora parecchia strada. Dall’altra parte i rossoneri hanno mostrato sbavature in difesa, un centrocampo ancora da registrare e Ibrahimovic e Pato ancora indietro. Ci ha pensato Cassano con un assist e una rete a tenere a galla i rossoneri.

Palermo, Cagliari, Udinese e Fiorentina OK. Nel campionato delle altre squillano innanzitutto le vittorie di Palermo e Cagliari, contro avversari più blasonati, mentre all’Udinese, a Lecce, basta un quarto d’ora per regolare i salentini. Il derby dell’Appennino se lo aggiudicano meritatamente i viola con due squilli rispettivamente di Gilardino e Cerci. Chiudono il quadro i pareggi del Siena a Catania, quello del Genoa con l’Atalanta, che fa già infuriare Preziosi, e quello del Chievo contro il Novara. Tutte e tre le neopromosse hanno terminato imbattute la partita di esordio

TOP DI GIORNATA

Pirlo (Juventus). Dirige l’orchestra bianconera con innata classe dettando il ritmo di una progressione inarrestabile, una vera e propria sinfonia in crescendo con tanto di acuti vincenti quali gli assist per Lichtsteiner e Marchisio.

Miccoli (Palermo). E’ il grande protagonista di giornata perché con la sua doppietta e un suo assist piega praticamente da solo la scalcinata difesa interista. Più di così...

Klose-Cissé (Lazio). Attesa con un certo scetticismo da molti addetti ai lavori, la nuova coppia gol della Lazio ci ha messo pochi minuti per andare in gol con un uno-due in cui ha messo in mostra due pezzi forti del suo repertorio.

FLOP DI GIORNATA

Nesta (Milan). Il più forte difensore italiano dell’ultimo decennio salva il risultato intervenendo alla disperata su Cissé lanciato a rete, ma si fa superare da Klose e dallo stesso Cissé in occasione delle due marcature laziali. Cose non da primi della classe.

Zarate (Inter). Ripaga Gasperini, che per schierarlo dall’inizio lascia in panca Sneijder e Pazzini, con una prova talmente abulica e irritante da costringere l’allenatore a rivedere i piani dopo nemmeno mezz'ora sostituendolo. Sembrava di rivedere Recoba in giornata no.

Luis Enrique (all. Roma) e Gasperini (all. Inter). A parole le due panchine rimangono saldissime ma, dopo il prossimo turno che vedrà lo scontro diretto, per almeno uno dei due l’aria potrebbe farsi così pesante da far pensare alla possibilità di salutare anzitempo la propria squadra. Sulla piazza ci sono liberi soprattutto Ancelotti (che ha detto che mai andrà all’Inter) e Delio Rossi.