prioreschiFonte: www.tuttipazziperlajuve.com

Riportiamo con piacere un'intervista concessa dall'avvocato Prioreschi agli amici della "combriccola romana", che conduce con successo la seguitissima trasmissione radiofonica "Tutti pazzi per la Juve", segnalata anche nella nostra pagina "Eventi".

Terminata la pausa estiva, l’aula 216 del tribunale penale di Napoli ha accolto nuovamente le udienze del processo di “Calciopoli”. Venerdì 1 ottobre è stata una giornata densa di colpi di scena, nella quale si è sciolto come neve al sole il castello accusatorio dei PM di fronte alle testimonianze, estremamente chiare ed esaustive, dei testi chiamati dalla difesa di Luciano Moggi nella persona dell’avv. Maurilio Prioreschi. Il legale di Luciano Moggi è intervenuto poi telefonicamente, nel corso della popolarissima trasmissione radiofonica “Tutti pazzi per la Juve” in onda su RADIO POWER STATION e vero punto di riferimento per i tifosi juventini.

Avvocato, bentornato ai microfoni di Radio Power Station. Dopo la sosta del processo, si aspettava un’udienza così intensa e particolarmente ricca di punti a favore della difesa?
Con estrema franchezza non mi meraviglio dell’esito dell’udienza: se vogliamo usare un titolo calcistico la difesa batte l’accusa 5-0. Non mi meraviglio perché chi conosce le carte di questo processo, e mi riferisco anche all’Avv. Trofino, sa che è un processo basato sul nulla, per cui gli esiti del dibattimento sono questi”.

Era molto atteso l’interrogatorio di Franco Baldini: come valuta il suo comportamento in aula e le sue dichiarazioni? Sarà riascoltato anche il 12 ottobre?
Baldini ha concluso, ma dovrà essere sentito Stefano Antonelli. Baldini al processo GEA aveva negato tutto: aveva negato di conoscere Auricchio; aveva negato di averlo mai visto al di fuori del verbale. Oggi ha corretto, ma ancora non è stato del tutto sincero. Nell’intercettazione con Mazzini ha detto che scherzava, ma se scherzava lui allora scherzavano tutti! Se il principio è questo. Oggi l’ho visto molto dimesso e molto preoccupato e meno spavaldo rispetto a quando l’ho interrogato nel processo GEA.

Alla luce di quanto è emerso in aula fino ad oggi, è corretto affermare che siamo davanti ad un processo basato sul nulla, su voci di corridoio, sul sentito dire?
Il dato oggettivo è che è finita la fase delle indagini preliminari dove il PM la faceva da padrone non avendo confronto con la difesa e quindi i vari Auricchio e quant’altro facevano le verbalizzazioni di opinioni, ipotesi, idee, assolutamente vietate dal codice. Quando si viene al dibattimento e ci sono gli avvocati bisogna riferire su fatti concreti, precisi e qui di fatti c’è il nulla, il deserto.

Secondo Lei, Franco Baldini è stato sincero o ha tentato di limitare i danni perché consapevole di quanto aveva dichiarato nel processo GEA?
Baldini è furbo: sapendo che al processo GEA aveva detto cose non vere, diciamo che si è informato su quello che era stato l’esito delle dichiarazioni di Auricchio nel nostro processo. Come prima domanda gli ho chiesto come erano i suoi rapporti con Luciano Moggi e mi ha risposto “formali”, quando nei verbali al PM aveva sempre detto “pessimi”; e poi oggi ha subito ammesso di aver conosciuto Auricchio.

In aula sono stati interrogati anche Abete, Collina, Tombolini, Fulvio Bianchi, Valentini, Nozzoli e tutti hanno chiarito in modo esauriente diverse situazioni cavalcate dai PM. E’ caduto definitivamente qualsiasi teorema accusatorio?
Si sta facendo un processo sul niente. E’ sul niente che è stata rovinata la vita di alcune persone. Questo lo dobbiamo dire con estrema franchezza. Oggi sono morti definitivamente i sorteggi truccati; è morto definitivamente il fatto che Luciano Moggi sapesse prima le designazioni perché Valentini, al tempo capo ufficio stampa della Federazione, ci ha detto che l’esito dei sorteggi era in tempo reale sul sito della Federazione; poi c’erano i giornalisti, come affermato da Bianchi e Nozzoli, che comunicavano con le loro redazioni in diretta! L’accusa ha condotto una battaglia su due telefonate di Luciano Moggi con la segretaria che erano una delle 12.53 e l’altra di mezzogiorno meno qualche minuto dicendo: “Ecco la prova!” quando la segretaria chiama Luciano e dice: “ Le devo comunicare…” e Luciano diceva: “Eh, lo so, questo qui, questo lì…”, erano le 13.00! E quindi a quell’ora c’erano state le agenzie, i giornali e tutto il resto. C’era Manfredi Martino che mandava gli sms a Meani…

Altra testimonianza chiave è stata quella del Presidente Abete che ha spiegato con estrema chiarezza, regolamento alla mano, come è avvenuta la sua elezione ed in precedenza quella di Franco Carraro: una staffetta preventivata in accordo con tutte le componenti della FIGC per evitare il commissariamento.
Esatto. Abete ha detto chiaramente che c’è stato un accordo. Queste cose si sapevano anche in fase di indagine perché lo aveva detto Carraro, risultava anche da tante altre cose.

Ha avuto la sensazione che l’ufficio del Pubblico Ministero abbia continuato le proprie indagini anche a processo in corso nella speranza di trovare finalmente la “prova regina”, qualche “gola profonda” o qualche “pentito” che rendesse fondato il teorema accusatorio?
Sì. Credo che l’obiettivo forse era di avere qualche pentito. Siamo a Napoli, si fanno le indagini di camorra, ci sono molti pentiti, forse pensavano che ci potesse essere qualche pentito anche qua: siamo seri, non è che uno si può pentire di fatti che non esistono!.

Il Presidente Agnelli ha detto che la condotta processuale della Juventus a Napoli cambierà e sono circolate voci che l’avv. Chiappero potrebbe collaborare con lei e con l’avv. Trofino. Cosa ne pensa?
Posso rispondere con un proverbio: chi fa da sé fa per tre. Io conto sulle mie spalle, che poi la Juve ci affianchi non può che farci piacere, però io vado avanti per la mia strada. Ad oggi non ho incontrato nessuno e non collaboro con alcun avvocato della Juventus.

Per quanto riguarda l’interrogatorio di Collina, perché non ha formulato domande riguardo i suoi rapporti con Meani?
Su Meani sono circostanze che risultano dalle intercettazioni telefoniche. Quando si discuterà questo processo si leggeranno alcuni brani. Non c’è bisogno di chiederlo a Collina.

Il popolo juventino attende l’interrogatorio del presidente dell’Inter Massimo Moratti, come mai non si è presentato in aula? La considera una testimonianza fondamentale?
Si sposava la figlia e bisogna avere rispetto. Comunque, la sua testimonianza non è fondamentale.

Il legale di Pairetto ha chiesto una dilazione di due mesi per trascrivere altre telefonate intercettate perché ha riscontrato dei problemi nell’aprire i files dei brogliacci: questo inciderà sulla durata del processo?
No, perché noi andiamo avanti con i testi mentre trascrivono e quindi non c’è alcun problema. Per accedere ai files dei brogliacci esiste una chiave informatica ed un sistema particolare per aprirli, di cui siamo venuti a conoscenza solo qualche giorno fa e adesso cercheremo di risolvere. Posso anticipare che in tutte le telefonate di Pairetto con Facchetti i carabinieri hanno scritto “non rilevante”, “non rilevante”, “non rilevante” sui brogliacci. Il processo è finito. Il testimoniale dell’accusa è stato meno di zero ed io potrei discuterlo anche domani mattina senza problemi”.

Per quanto riguarda le famigerate schede svizzere, cosa può dire?
Le schede svizzere: parliamo sempre di ipotesi, infatti pure su questo argomento non c’è nulla.

Tantissimi tifosi bianconeri Le esprimono gratitudine ed ammirazione per la tenacia e la grinta con le quali conduce l’eccellente lavoro in difesa di Luciano Moggi e di conseguenza anche del loro onore. Cosa si sente di dire?
Come difensori sentiamo tutta la responsabilità di difendere una persona che sappiamo essere assolutamente innocente e quindi ci fa piacere sapere che tanta gente ci sta vicino.

Avvocato, grazie per la disponibilità, contiamo di riaverLa nuovamente ospite nella speranza che nel frattempo anche gli organi di stampa ed i media che stanno mistificando la verità in malafede possano raddrizzare il tiro dopo la vergognosa campagna diffamatoria del 2006.
Benissimo. Sarà per me un piacere intervenire nella vostra prestigiosa trasmissione per dimostrare che il processo è basato sul niente.