AbeteIn questi giorni, il popolo bianconero è deciso e compatto come forse mai in passato. Dopo quanto emerso dall’indagine sul falso in bilancio dell’Inter, il messaggio che sta echeggiando forte è questo:
Non provate ad insabbiare anche questo scandalo.
Si stanno mobilitando forum di tifosi, club, associazioni, parlamentari, personaggi famosi. Si sta mobilitando l’intero tifo bianconero e non solo. Da più parti ormai, si fa ironia sullo scudetto degli onesti e su tutto ciò che è conseguito all’assegnazione dello stesso.
Ci sono giornalisti che ora vorrebbero assegnare il campionato 2005-2006 al Chievo, altri alla Roma.
Su una cosa però l’Italia calcistica sembra d’accordo: quel titolo deve sparire dalla bacheca di Appiano Gentile. Se è stato assegnato per meriti etici e sportivi da una commissione di saggi, mai decisione è stata più infelice.
Il giorno 21 Giugno 2007 sul sito della Juventus è comparso un comunicato dello Juventus Club Montecitorio. Per la prima volta, seppur indirettamente, anche la nuova proprietà ha voluto sottolineare, utilizzando un organo ufficiale, la richiesta di giustizia nei confronti di Moratti & C. Questo il testo del comunicato:

JC Montecitorio, reazioni all’inchiesta milanese
Dopo l’uscita della notizia della chiusura delle indagini da parte della procura di Milano sul presunto falso in bilancio di Inter e Milan, juventus.com registra i commenti dei responsabili dello Juventus Club Montecitorio.
In una nota firmata dal presidente Maurizio Paniz, dal vicepresidente Salvatore Buglio e dal consigliere Tommaso Pellegrino si legge: “Le sorprendenti conclusioni del pubblico ministero nell’inchiesta milanese sulle plusvalenze fittizie del bilancio dell’Inter, che non avrebbe avuto i requisiti utili per iscriversi al campionato 2005-2006, impongono di valutare con rigidità la posizione dei suoi dirigenti che a lungo hanno parlato di scudetto dell’onestà e della trasparenza. Se queste sono davvero l’onestà e la trasparenza da indicare ad esempio, allora l’ufficio inchieste della Federcalcio ha veramente molto da lavorare!


Nella stessa nota, Paniz, Buglio e Pellegrino hanno invitato le autorità sportive a revocare ai nerazzurri lo Scudetto 2005-2006, vinto sul campo dalla Juventus.
Oltre alla suddetta iniziativa, è giusto sottolineare anche la petizione dell’Associazione Nazionale Amici della Juventus, ideata dal Professor Bertinetti, presidente della stessa, e sottoscritta da tantissime persone note. Ecco il testo della Petizione:

La Federazione non osi insabbiare anche questo scandalo nerazzurro» LA JUVENTUS, cacciata in B da una sentenza che uno degli stessi giudici dichiarò determinata non dal rispetto delle norme, ma dalla necessità di soddisfare “l’opinione pubblica”, ha vinto il campionato cadetto ed è tornata in A.
Nessuno, però, le potrà restituire ciò che le è stato tolto negandole la vittoria del campionato 2005/06, la perdita della Champions League e la perdita di sette campioni con il conseguente smembramento di una squadra la cui ricostruzione richiederà anni di lavoro e di investimenti. Alla luce di quanto accaduto, sarebbe doveroso e opportuno che le autorità calcistiche si impegnassero almeno a ristabilire la verità. Dovranno farlo, in omaggio a una direttiva del Parlamento Europeo, se il tribunale europeo a cui i piccoli azionisti di giu le mani dalla juve si sono rivolti darà loro ragione, azzerando le “sentenze sportive” italiane. Dovranno farlo anche nel caso si giungesse a una sentenza dello stesso tipo pronunciata da un tribunale ordinario italiano. Si tratta di eventualità poco probabili: non è la Juventus a ricorrere. Tuttavia ci sembra chiaro che la Figc dovrebbe farlo comunque, rivedendo l’intera vicenda processuale che, come dichiarò l’ex-procuratore federale De Biase, in base alle norme e a ciò che era emerso nel processo al massimo avrebbe dovuto concludersi con una grossa multa e qualche punto di penalizzazione. In ogni caso riteniamo che sia doveroso rivedere almeno la decisione con cui fu revocato lo scudetto vinto sul campo dalla Juventus in un campionato che non era oggetto di indagine. Soprattutto, alla luce di tutto ciò che a proposito dell’Inter è emerso negli ultimi mesi: intercettazioni illegali di giocatori e arbitri, plusvalenze, vendita del marchio a se stessi. La Figc dovrebbe almeno porre rimedio allo sconcio dell’attribuzione a tale squadra, per motivi etici, dello scudetto revocato alla Juve. Tanto più che non c’era nessun obbligo di assegnarlo ad altro squadra, né per le norme italiane, né per quelle europee (come dimostra il caso del Marsiglia di qualche anno fa). Un invito, infine, alla Juventus. Il processo alla Gea riguarda alcune persone di quella ditta che, fino ad un’eventuale sentenza definitiva di colpevolezza, devono essere ritenute innocenti. Invitiamo pertanto la Juventus a querelare senza indugi tutti quegli amanti del linciaggio (garantisti però quando si tratta di Inter) che presenteranno il processo come motivo di ulteriori penalizzazioni ai danni della Juventus. I tempi e le motivazioni dell’archiviazione della vicenda intercettazioni riducono al minimo la possibilità di credere nella giustizia sportiva italiana. E tuttavia vogliamo ancora crederci: dimostrateci che è possibile, che non è vero che l’unica soluzione è la violenza di piazza o l’inciucio istituzionale. Petizione sottoscritta da: Paolo Bertinetti, Preside Facoltà di Lingue, Università di Torino; Gaetano Bonetta, Preside Facoltà di Scienze della formazione, Università di Pescara-Chieti; Lorenzo Capussotti, Primario di Chirurgia, Ospedale Mauriziano, Torino; Andrea Galasso, avvocato penalista del Foro di Torino; Vitantonio Gioia, Preside Facoltà di Scienze Politiche, Università di Macerata; Massimo Giletti, conduttore televisivo; Nerio Nesi, Presidente Onorario dell’Associazione Nazionale Amici della Juventus e del Club Juventus Gianni Agnelli del Parlamento Italiano; Piero Ostellino, editorialista del “Corriere della Sera”; Antonio Pioletti, pro rettore dell’Università di Catania; Christian Rocca, corrispondente da New York de “il foglio”; Ennio Triggiani, Preside Facoltà di Scienze Politiche, Università di Bari; Gianni Volpi, Presidente del Festival del Cinema Sportivo.


Dopo aver preso atto di queste iniziative, ho deciso di contattare l’onorevole Maurizio Paniz e il professore Paolo Bertinetti, per avere ulteriori notizie in merito.

1) Cosa pensate di ottenere con questa iniziativa?
ON. MAURIZIO PANIZ: Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica e gli organi federali su questa problematica.
PROF.PAOLO BERTINETTI: Speriamo di fare in modo che almeno i tifosi della juve non dimentichino, che i dirigenti della Juve si sentano stimolati; e che, se mai ci fosse una sentenza europea, il terreno sia stato minimamente preparato.
2) Perchè Moratti continua a ribadire che non restituirà mai lo scudetto?
ON. MAURIZIO PANIZ: Moratti può dire ciò che vuole, ma vorremmo che la giustizia sportiva, e non solo, facesse pienamente il suo corso.
PROF.PAOLO BERTINETTI: Lo ribadisce perchè non lo vuole restituire, perché così può dire di averne vinti almeno due, quello scippato e quello regalato nel campionato appena concluso. Infatti, nonostante tutti i giocatori che ha, incomincia già a temere che l’anno prossimo non ce la farà, soprattutto se vorrà puntare alla Champions.
3) Perchè con l’occasione la Juventus non richiede lo scudetto 2006 che non è stato assolutamente oggetto di indagine?
ON. MAURIZIO PANIZ: La Juventus lo ha chiesto in passato in tutti i modi; analogamente noi.
PROF.PAOLO BERTINETTI: Non lo richiede per coerenza con tutta la linea di comportamento e (purtroppo) di comunicazione che ha tenuto da un anno a questa parte.
4) Se l’Inter non verrà punita e lo scudetto 2006 revocato, come si potrà avere un clima tranquillo il prossimo anno?
ON. MAURIZIO PANIZ: Noi auspichiamo che la giustizia sportiva faccia il suo corso e che l’Inter, se colpevole, paghi una giusta sanzione (non abbiamo dimenticato la vicenda Recoba, tanto per non andare lontani), ma il clima sportivo deve comunque essere tranquillo.
PROF.PAOLO BERTINETTI: Tutte le sette televisioni maggiori (più qualcun’altra), tutti i giornali, tutti i quotidiani sportivi escluso Tuttosport sono lì a spiegare a tutti (innanzitutto ai tifosi juventini) che quel che è fatto è fatto. La loro parola d’ordine è: "Mettiamo una pietra sul passato". Una pietra tombale. Sono decine di professionisti all’opera . Temo che riusciranno a fare passare questa linea. E il clima sarà tranquillo (almeno come lo era due anni fa).

Ora non resta che aspettare che la “giustizia” faccia il suo corso. In un mondo schiacciato dal business, l’onestà è una merce assai rara. Forse introvabile. Chi è senza peccato, scagli la prima pietra.