gazzetta Secondo Ruggiero Palombo la Commissione Consultiva della Corte di Giustizia Federale avrebbe dato il suo responso e quanto prima Moggi, Giraudo e Mazzini saranno radiati.

Lo scrive nella sua rubrica Palazzo di Vetro e noi non dubitiamo che dentro quel Palazzo ci siano, in ruoli di responsabilità, personaggi che spingano proprio per quella soluzione; magari personaggi che una certa responsabilità l'avevano anche nel 2006, forse personaggi chiamati in causa da ombre e stranezze che tutti i nostri lettori hanno potuto vedere in quel Palazzo, che dovrebbero vedere anche i condottieri dei grandi giornali, sportivi e non.

Di una di queste ombre accennava la Gazzetta qualche giorno fa; forse Palombo, come tanti ex-lettori, non la legge più, ma proprio la Gazzetta diceva di materiale importante arrivato dalla Procura di Milano e rimasto stranamente in soffitta. Ne abbiamo parlato sul nostro giornale, abbiamo provato a guardare dentro il Palazzo insieme con i nostri sempre più numerosi lettori.

Sullo stesso argomento è intervenuto anche l'avvocato Mario Stagliano, ex-Vicecapo Ufficio Indagini della Figc, che, rispondendo a Tuttosport (22 aprile), ha osservato che un certo dossier (ed è proprio quello arrivato da Milano, aggiungiamo noi; quello che parlava di "ladroni", e prima o poi bisognerà chiarire se dei ladroni in questa vicenda ci sono stati) poteva "minare alla base le indagini di Calciopoli" e forse per questo è rimasto nei cassetti. Soffitta o cassetti non fa differenza: si tratterebbe di uno scandalo, comunque di una crepa che potrebbe far saltare tutto il castello di Calciopoli.

Mettiamoci anche le intercettazioni di Napoli che dovevano già essere tutte in Figc ma forse non ci sono, e la conclusione è che dentro quel Palazzo ci possa essere dell'agitazione, che si stia rovistando nei cassetti e in soffitta. L'occhio di Palombo ha visto che hanno deciso la radiazione di Moggi, noi stiamo più attenti all'agitazione, anche perché vediamo in quel Palazzo parecchia sporcizia e come una voglia di nasconderla sotto i tappeti.

Questa voglia, secondo la redazione di Ju29ro.com, potrebbe anche crescere con l'avanzare del processo di Napoli, dove intanto sono successe cose importanti. Mentre la Gazzetta non c'era, e se c'era probabilmente dormiva, a Napoli è successo che molti degli scoop della Gazzetta dell'estate 2006 si sono rivelati della bufale. Una bufala la combriccola romana, una sciocchezza che la Juve facesse più punti grazie agli arbitri della presunta cupola di Moggi, una barzelletta da bar sport le ammonizioni mirate, visto che come prova dovrebbero avere solo i tabellini della Gazzetta.

Bufale che continuano in questa fase di caos; l'ultima, davvero umiliante per un giornale a diffusione nazionale, è di pochi giorni fa, il 13 aprile e riguarda una telefonata (tra le 171.000 intercettate la Gazzetta ne ha scelta una come a riassumere l'intera sua ricostruzione di Moggiopoli) fatta da Giraudo a Moggi in vista di Udinese-Brescia. Ancora, a distanza di quattro anni, la Pravda Rosa fa credere ai suoi lettori che la conversazione fra i due ex dirigenti bianconeri su Dattilo che "se è sveglio dimezza l'Udinese" sarebbe avvenuta prima della partita, mentre in realtà avvenne dopo. Nel finale della partita c'era stata una rissa che aveva prodotto l'espulsione di Jankulovsky, tra l'altro su segnalazione del guardalinee, per un pugno sferrato a un avversario, e Giraudo esprime a Moggi un semplice parere, che cioè l'arbitro avrebbe dovuto sanzionare altri giocatori, ma non l'aveva fatto. Una falsificazione clamorosa, perché, spostando la conversazione prima della partita, il lettore è indotto a credere che Moggi e Giraudo stessero tessendo chissà quale losca trama.

Vogliamo forse insinuare che sia una bufala anche quella della radiazione di Moggi? No, assolutamente; mentre nel Palazzo si cerca di nascondere la sporcizia, non dubitiamo che in Figc possa essere maturata l'idea della radiazione. Osserviamo solo che prima della scadenza dei cinque anni di squalifica potrebbero succedere parecchie cose, la radiazione che Palombo dà per sicura potrebbe trovare ostacoli tecnici e non solo tecnici.

Potrebbe succedere, per esempio, che nel frattempo la Juve chieda la revoca delle sentenze del 2006; in dipendenza di quello che succederà a Napoli potrebbe anche accadere che qualcuno, non più tesserato, vada per Tribunali; anzi, secondo noi ci sarà comunque chi andrà per Tribunali solo per quello che è successo dentro il Palazzo, con materiale scomparso e poi ricomparso come per magia, e scatoloni che dovrebbero esserci e forse non ci sono, per non parlare di verbali di interrogatorio che raccontano storie molto diverse da quelle raccontate nella sentenza della Commissione Sandulli e in qualche modo anticipate dagli scoop della Gazzetta.

L'occhio di Palombo guarda il Palazzo e vede la radiazione di Moggi; chi ha memoria di quanto è successo dal 2006 ad oggi, se guarda quel Palazzo, oltre le ombre ci vede dell'altro: nel caos di Calciopoli potrebbero esserci delle crepe finora dissimulate ma che minano l'intero Palazzo. E Dio non voglia che quel Palazzo venga giù. Ci finirebbero sotto in tanti: e non solo pesci piccoli.