Un paese completamente senza speranza. Totalmente sprovvisto di senso del ridicolo. O privo di senso, e basta. Un paese scentrato, sballato, sconclusionato, folle, idiota, falso bigotto. Alla deriva, sprofondato, moralmente alluvionato, intellettualmente terremotato, sepolto da quintali di macerie fatte di moralismi d'accatto, di stronzate, di falsi scopi, di puttane a comando, di vedovelle indignate, di esecutori coglioni, di vesti stracciate. Travolto da un irreversibile rincoglionimento culturale che lo ha portato ai margini della decenza e in culo al buon senso, un paese che ha perso il senso delle cose reali per sbarellarsi con un sistema di finti valori da bigiotteria. Un paese da operetta, anzi da orchestrina: che suona, imperterrita, una musica stonata mentre la nave sta imbarcando quintali di MERDA da ogni falla.
Eureka! Bravo, l'hai detto. MERDA. Ecco cos'era, ecco l'origine di tutto ciò. MERDA, MERDA, MERDA!! E allora basta! Basta MERDA! E all'improvviso, un bel giorno, questo paesello ridicolo si è ribellato. Ci ha pensato la mano di un uomo probo, tutto d'un pezzo, integerrimo. Un uomo che ha capito che in questa maniera non si poteva più andare avanti, che bisognava dare un segnale, forte, univoco, che le cose da ora in poi cambieranno. L'uomo ha agito, e con gli strumenti della legge ha punito in maniera esemplare. Ha punito la MERDA! 5.000 euro, fanno 50 centesimi per ogni tarzanello di MERDA. Bravo, signor giudice. Sollievo, giubilo, gaudeamus! Grazie per il messaggio di speranza, per la ventata di nuovo civismo. Grazie per aver saputo cogliere il senso più profondo di 48 ore di sofferenze, di pulpiti affollati e di ditini sventolanti. Grazie per aver curato le ferite di una naz... pardon, di un paese, di un grande paesotto che da domenica sera si trascinava stanco ma con ancora un po' di forza per indignarsi, esausto ma non del tutto privo della capacità di inorridirsi davanti all'inciviltà, quando non si può più fare finta di nulla e girarsi, complici, dall'altra parte. Grazie anche ai sermoni dei sepolcri imbiancati, alle schiene dritte che non si sono arrese.
Che la nave riprenda a salpare, allora. Che imbarchi altro materiale organico dalle stesse falle che continuano ad allargarsi e che nessuno otturerà mai; che risalga il livello, che continui a suonare l'orchestra. Mettiamo di nuovo la testa sotto, inebriamoci, cibiamoci tutti da allegri coprofagi. E' solo materiale organico. Mica è MERDA!

 

Twitter: @EpyAle