Napoli-Juve ’94: quando nacque il “goal alla Del Piero”

Napoli, 18 settembre 1994. Allo stadio San Paolo azzurri e bianconeri si sfidavano nel posticipo della terza giornata di campionato. A circa venti minuti dalla fine, la Juve era in vantaggio per 1-0 e l’incapacità di chiudere la gara da parte dei nostri stava ridando speranze alla squadra di casa che, con il passare dei minuti, cercava di aumentare la propria pressione. Al 27’ però, Del Piero, allora ancora 19enne, tirò fuori dal cilindro un’autentica magia: quando Conte venne fermato dai difensori avversari, all’altezza del limite dell’area ed in posizione defilata sulla sinistra, Del Piero, sfruttando il velo del compagno, arrivò da sinistra e  calciò di destro sul palo lontano, un tiro su cui Taglialatela nulla poté. “Credo sia stato un bel gol il mio, non straordinario. Bravo Conte a farmi il velo sul centro di Vialli, e poi ci vuole anche un po’ di fortuna per fare un gol così”.
Se quel gol fosse rimasto un episodio isolato nella carriera di Del Piero, potremmo dire sicuramente che la fortuna aveva giocato un ruolo determinante, ma quello sarebbe stato solo il primo di una lunga serie: non importava se stesse tirando una punizione, se avesse prima scartato un paio di uomini o se li avesse bruciati grazie ad una delle sue accelerazioni; appena poteva “Pinturicchio” tirava con l’interno del piede destro imprimendo alla palla una particolarissima traiettoria “a giro” che il più delle volte  finiva alle spalle del portiere. In questo modo Del Piero si sarebbe fatto conoscere in Europa nell’autunno dell’anno successivo, grazie a tre gol simili nelle prime tre partite di Champions contro Dortmund, Steaua Bucarest e Glasgow Rangers. Da allora quei gol sarebbero stati noti come gol “alla Del Piero”.
Il match, ricordato oggi per questa particolarità, aveva  in realtà vissuto dell’attesa del ritorno a Napoli di Marcello Lippi e Ciro Ferrara. Proprio sotto il Vesuvio, nella stagione precedente, Lippi era salito alla ribalta tra gli allenatori, riuscendo a riportare il Napoli in una competizione europea (Coppa Uefa) per la prima volta dall’addio di Maradona, nonostante le tante difficoltà finanziarie e le voci maligne che lo volevano come un paravento di Ottavio Bianchi, passato dalla panchina alla scrivania. In realtà Lippi non ci mise molto ad imporre le sue precise idee tattiche; e la stessa cosa stava accadendo a Torino.
Per una trasferta così difficile infatti, considerando anche i non brillantissimi risultati iniziali (un pareggio in Coppa Italia contro il Chievo, quattro punti nelle prime due di campionato e una sconfitta in coppa Uefa tramutata in vittoria a tavolino), Lippi decise comunque di affidarsi a tutto il suo potenziale offensivo: Vialli, Ravanelli e Del Piero, con Baggio indisponibile per infortunio. “Non è una punta in più o in meno ad alterare l’equilibrio della squadra, ma la disponibilità di tutti ad arretrare” aveva sottolineato Lippi alla vigilia della partita.
I nostri, senza troppi timori, si fecero avanti già al 13’, andando vicinissimi al vantaggio con un tiro di Ravanelli dagli sviluppi di un calcio d’angolo. L’organizzazione di gioco era buona così come la fase difensiva, guidata ottimamente da Kohler e Ferrara: quest’ultimo, dopo la commozione iniziale, si calò perfettamente nella parte fermando a ripetizione il suo diretto avversario, Benny Carbone. Solo una palla gol concessa in tutto il primo tempo: fu Matrecano al 28’ a sfiorare il vantaggio con un colpo di testa da calcio d’angolo. Al 32’ la Juve passò in vantaggio con Ravanelli, bravo ad anticipare Matrecano, Agostini e un più che incerto Taglialatela in uscita su una punizione a spiovere in area.
Nel secondo tempo gli spazi offerti dal Napoli offrirono alla Juve più di una  possibilità di colpire in contropiede, prima con Del Piero che non riuscì a chiudere in rete un assolo di Di Livio sulla fascia, poi con un tiro da fuori di Conte e poi ancora con Del Piero il quale, spalle alla porta, riuscì a girarsi e a concludere verso la porta difesa da Taglialatela; tutto questo prima che lo stesso Del Piero concludesse a rete il definitivo 2-0.