I round di Champions: greatest hits

Nella conferenza stampa pre-Udinese, Allegri rispondeva così, a chi gli aveva chiesto informazioni sulle condizioni di Tevez: “ Dovrò fare delle valutazioni. Martedì c’è la prima gara di Champions. Partire col piede giusto in coppa è fondamentale.” Difficile dare torto al mister: anche un’eventuale battuta d’arresto in questo periodo del campionato può essere ampiamente recuperata in virtù delle oltre 30 giornate rimanenti alla fine della stagione. Discorso diverso invece per il “gironcino” di coppa, dove in sei giornate ci si gioca l’accesso all’ambitissima (e ricchissima) fase ad eliminazione diretta. Per la quindicesima volta nella sua storia, la Juventus si appresta ad esordire nella fase a gironi del torneo per club più importante d’Europa.
In occasione di questo che può diventare un importante bivio della stagione, ripercorriamo insieme le migliori e peggiori prime giornate di Champions, partendo proprio da queste ultime.
 
3) 12/09/2000: Amburgo-Juventus 4-4. La Juve di Ancelotti si apprestava ad esordire in Champions, nonostante il campionato non fosse ancora cominciato, a causa della partecipazione della Nazionale alle Olimpiadi di Sydney che ne aveva decretato lo slittamento al 1° ottobre. L’evidente differenza di condizione atletica (i tedeschi erano alla quarta giornata) condizionò non poco il match. Nonostante il vantaggio per 3-1 a 20 minuti dalla fine, con una rete di Tudor e una doppietta di Inzaghi, i nostri infatti  accusarono la stanchezza e il ritmo altissimo imposto dall’Amburgo, anche se la spiegazione dei tre gol presi  in diciassette minuti non può essere ridotta solo a questi due fattori. Quando ormai la gara si andava incanalando verso un 4-3 a dir poco incredibile, ancora Inzaghi, stavolta su rigore, salvò Ancelotti da una figuraccia epocale.
2) 16/09/1998: Juventus-Galatasaray 2-2. Da vice-campioni d’Europa, i ragazzi di Lippi ospitarono in casa i campioni di Turchia, guidati da Fatih Terim. Con il tridente Del Piero-Inzaghi-Fonseca, i nostri partirono subito all’attacco, trovando il gol con una bellissima semirovesciata di Inzaghi al 17’. L’espulsione di Peruzzi però, complicava maledettamente i piani della Signora. I Turchi si ravvivarono e prima pareggiarono con Hakan Sukur, bravo a rubare il tempo sia a Tacchinardi che a Pessotto, e poi passarono in vantaggio con un tiro da fuori di Umit Davala, su cui Rampulla non fu certo irresistibile. Il 2-2 di Birindelli, col senno di poi, sarebbe stato fondamentale ai fini del passaggio del turno, arrivato solo grazie ad una migliore differenza rete rispetto allo stesso Galatasaray e al Rosenborg.
1)17/09/2013: Copenaghen-Juventus 1-1. Buffon e compagni tornarono in Danimarca 11 mesi dopo un deludente pareggio contro il Nordsjelland, giocato sempre nello stadio della capitale nordica. L’esperienza dell’anno precedente non fu però d’insegnamento. Ancora una volta l’impegno venne preso sottogamba, con qualche riserva di troppo in campo, e con Barzagli e Vucinic  acciaccati, spremuti contro l’Inter in campionato, tenuti a riposo forzato. Subito sotto, gli uomini di Conte furono chiamati alla rimonta che riuscì solo a metà, a causa anche delle  tante parate del portiere Wiland. Fu l’approccio al match totalmente sbagliato: bianconeri lenti, prevedibili, distratti, senza il giusto mordente. Un pareggio che pesò come un macigno sulla strada verso la qualificazione agli ottavi, sfuggita ad Istanbul in quel pomeriggio di neve.
 
 
Vediamo ora le tre migliori vittorie:
3) 11/09/1996: Juventus - Manchester United 1-0. Da Campione d’Europa in carica, la Juve affrontò in casa i campioni d’Inghilterra dello United. Non era solo la solita squadra inglese, tosta e votata alla corsa quel Manchester, aveva in rosa una generazione di giovani talenti che avremmo imparato a conoscere negli anni: Gary Neville, Paul Scholes, Roy Keane, Nicky Butt, David Beckham, Ryan Giggs; guidati da quel Sir Alex Ferguson che aveva individuato nella Juve di Lippi un modello di riferimento per i suoi ragazzi. Un assist sontuoso di Zidane su azione di contropiede permise a Boksic di presentarsi solo davanti a Schmeichel e di batterlo per il gol vittoria. Alla fine del girone la squadra avrebbe totalizzato la bellezza di 16 punti.
2) 14/09/2005: Bruges-Juventus 1-2. Tre giorni prima in campionato, Ibra e compagni avevano impiegato i primi 15 minuti per fare tre gol all’Empoli. E in Belgio gli uomini di Capello scesero in campo con lo stessa voglia di dominare il match. Ci riuscirono anche, salvo sbattere più di una volta contro il semisconosciuto Stijnen, secondo portiere della squadra belga, in autentica serata di grazia. Nedved, Trezeguet, Emerson, Ibra si videro respingere a più riprese le loro conclusioni verso una porta che sembrava davvero stregata. Ci volle una punizione di Nedved a sbloccare la gara nella ripresa, mentre il centesimo gol in bianconero di Trezeguet permise alla squadra di gestire con più calma il finale, dove comunque il Bruges trovò il gol della bandiera con Matondo.
1) 13/09/1995: Borussia Dortmund-Juventus 1-3. La Juve giocò per la prima volta nella sua storia nella nuova formula della Champions League, a 9 anni dalla sua ultima apparizione nella Coppa campioni. La strada verso Roma sembrò da subito complicatissima, senza Vialli e Ravanelli fermi ai box: l’ex Moeller infatti portava in vantaggio i tedeschi dopo poco più di 30 secondi. Gli uomini di Lippi però, col trascorrere dei minuti, cominciarono a macinare gioco e trovarono prima il gol del pareggio con Padovano, e poi il vantaggio con Del Piero, grazie ad uno dei suoi gol con effetto a giro sul secondo palo: sarebbe stato il primo di cinque gol nelle prime cinque partite. A venti minuti dal termine, Conte firmò il 3-1 di testa su assist di Del Piero, ipotecando così la prima vittoria verso il trionfo del 22 maggio all’Olimpico.