L’ultima vittoria a Reggio Emilia

Il Mapei Stadium di Reggio Emilia, che attualmente ospita le gare interne del Sassuolo e che vedrà lunedì sera la sfida tra i neroverdi e i ragazzi di Conte, è stato inaugurato nel 1995 con una gara valida per il 27simo turno di campionato che vedeva opposte proprio la Juventus e la Reggiana. Quella del 14 aprile 1995 rimane l’ultima vittoria della Juve a Reggio Emilia, anche se va notato come, dopo di allora, vi avrebbe giocato solo un’altra volta: l’8 settembre del 1996, pareggiano per 1-1 sempre contro la Reggiana.
La squadra da Lippi era reduce in campionato dalla sconfitta nel derby, arrivata dopo l’esaltante vittoria di San Siro contro il Milan campione d’Italia di Capello, ma i 9 punti di vantaggio sul Parma di Scala, a 8 giornate dalla fine,  costituivano un prezioso cuscinetto da amministrare senza troppi patemi. I gialloblu a loro volta erano reduci da due sconfitte consecutive contro Roma e Milan, e sembravano ormai voler destinare le loro energie alla Coppa Italia e alla Coppa Uefa, competizioni che avrebbero visto poi in finale proprio le due rivali di campionato. Solo tre giorni prima della trasferta emiliana, infatti, anche la Juve si era guadagnata l’accesso alla finale battendo per 2-1 la Lazio in casa. Di fronte alla capolista c’era la Reggiana di quel Michele Padovano che solo un anno dopo avrebbe alzato al cielo la Champions League proprio con la maglia bianconera: una squadra ormai con un piede in serie B, visto il penultimo posto in classifica e  oltre 10 punti di distanza dalla soglia salvezza.
La scarsa consistenza dell’avversario, il vantaggio rassicurante in classifica e soprattutto l’imminente impegno di Coppa Uefa a Dortmund contro il Borussia suggerivano a Mister Lippi la possibilità di non prendere alcun rischio con i giocatori acciaccati e di sostenere un massiccio turnover: fuori Peruzzi, Paulo Sousa, Conte e Vialli; dentro Rampulla, Marocchi, Di Livio e Del Piero. 
Seppur non brillantissima, la Juve sperava di poter contare su qualche giocata di Roberto Baggio che dopo il rientro dall’infortunio faticava a ritrovare condizione e freschezza atletica. Fortunatamente per la Juve fu proprio lui a sbloccare la gara dopo 6 minuti: una respinta di Antonioli su tiro di Del Piero finì fuori area dove Baggio, con una coordinazione e una misura al limite della perfezione, riuscì a colpire il pallone di collo pieno, indirizzandolo all’angolo. La gara avrebbe potuto assumere i tratti di una partitella se non fosse stato per due occasioni sciupate da Torricelli al 12’ e da Del Piero al 17'. La Juve sembrava comunque in controllo totale, capace di proporre un ritmo di gioco veloce, ben orchestrato da Marocchi che per un pomeriggio quasi non fece sentire l’assenza di Paulo Sousa. Al 25’ però Padovano fu bravo ad inserirsi oltre Carrera e ad involarsi verso Rampulla che non poté fare altre che stendere l’attaccante: rigore e goal dell’1-1. L’inerzia della gara cambiò radicalmente tanto che, pur non concedendo nitide occasioni da gol ai padroni di casa, i bianconeri lasciavano inammissibili spazi.
Dopo solo due minuti dall’inizio del secondo tempo la Juve fu brava e fortunata ad ottenere di nuovo il vantaggio: un tentativo di cross sul secondo palo, da parte di Baggio, si trasformò in un tiro che beffò Antonioli. Da quel momento gli uomini di Lippi ricominciarono a giocare come nelle fasi iniziali del primo tempo, così come ricominciarono a fallire nitide occasioni da gol; prima fu Ravanelli a prendere il palo, poi in sequenza furono Di Livio, Kohler, Baggio e Del Piero a sciupare il possibile gol della sicurezza.
La gara terminò così 2-1, un successo che incrementò ulteriormente il vantaggio in classifica sul Parma fermo sul pareggio (0-0) a Foggia. Tre giorni dopo con lo stesso risultato la Juve avrebbe espugnato anche il Westfalenstadion di Dortmund ribaltando il non favorevole 2-2 casalingo dell’andata. La speranza ovvia è che tra lunedì e giovedì i ragazzi di Conte possano replicare quel doppio successo che permetterebbe di guadagnare la finale di Europa League e la possibilità del primo vero match scudetto in casa contro l’Atalanta.