Cobolli-Lolli: relazioni pericolose

Cobolli GigliIntroduzione
Nei film gialli è un classico. Molti registi non resistono alla tentazione di filmare la scena dove l’assassino, in preda a un voyeurismo sadico, torna sulla scena del delitto ad osservare gli inquirenti, e i familiari del morto. Talvolta lo vediamo addirittura che collabora con l’investigatore, cercando di dare consigli, oppure più semplicemente di raccogliere informazioni sulle indagini. A volte il regista lo trasforma addirittura nella spalla su cui piangere per i congiunti della vittima. Insomma in ogni giallo che si rispetti l’assassino torna sempre sul luogo del delitto.

Un'amicizia al di sotto di ogni sospetto
La torrida estate del 2006 lascerà in noi tifosi Juventini molti ricordi tristi. Ed insieme ai ricordi, immagini nitide, di persone, luoghi, circostanze. Ci sono i personaggi, quelli più famosi, che vengono sempre citati dai media e sui Forum. Andiamo a memoria: Zaccone, Ruperto, Guido Rossi, Palazzi, CobolliGigli, GrandeStevens, Melandri, Petrucci ...
E poi ci sono i personaggi minori, quelli che pochi conoscono, ma che hanno avuto ruoli non secondari, collaborando allo svolgimento dei fatti, controllando la perfetta esecuzione delle disposizioni impartite dal vertice, e in alcuni casi fungendo addirittura da ghost-thinker per alcuni dei nomi riportati poche righe più in alto.
Nel corso dell’estate 2006 c’è una persona in particolare che bazzica dalle parti di Corso Galfer, instaurando un rapporto di cordiale collaborazione con i vertici Juventini ed in particolare con il NeoPresidente Cobolli Gigli. Trattasi di Giovanni Lolli, sottosegretario della Ministra dello Sport Melandri, di cui trovate un ricco curriculum su Wikipedia, a questo link:
http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Lolli


Il signor Giovanni Lolli, dopo lo scoppio della farsa denominata Calciopoli, cioè immediatamente dopo l’insediamento del governo di centrosinistra e quello della Melandri al Ministero dello Sport, comincia a frequentare le segrete stanze che furono di Bettega, Giraudo e Moggi.
Segue personalmente tutte le fasi del “processo” sportivo e in tali circostanze stringe un rapporto di “affettuosa” cordialità con i gemelli Cobolli&Gigli , mantenendo aperto il canale con la Ministra e accertandosi personalmente che a Torino nessuno facesse scherzi strani rispetto al copione che si doveva recitare e che verosimilmente qualcuno aveva predisposto qualche mese prima.
Ci fu un momento in cui il nostro eroe in effetti sudò freddissimo. Fu alla fine di agosto quando qualcuno, probabilmente temendo una vendetta ultraterrena da parte di Gianni ed Umberto, comincio a paventare l’ipotesi di un ricorso al TAR del sodalizio bianconero, in quel momento fortemente penalizzato da sentenze forcaiole.
Ecco una dichiarazione di quei giorni rilasciata dai gemelli Cobolli & Gigli: “Finora non c'è stato alcun contatto, ma i rapporti non sono spezzati del tutto perché i nostri avvocati stanno parlando con quelli della controparte, come è giusto che sia. Al momento, però, non ci sono novità. Interpreto come un segnale positivo le dichiarazioni del sottosegretario Lolli a proposito della nostra partecipazione al tavolo delle riforme del calcio. Ha dimostrato di avere considerazione per la Juve che rappresenta il 25% dei tifosi italiani".
Povero sottosegretario, ce lo immaginiamo attaccato al cellulare, con l’anima in fibrillazione e la gocciolina di sudore freddo che fu prontamente asciugata, come ci riporta Blatter, dal tempestivo intervento del mitologico tifoso del Bologna Luca Cordero di Montezemolo. Nel frattempo il sudaticcio sottosegretario aveva trovato il tempo di rilasciare alcune emetiche (emetiche e NON ermetiche) dichiarazioni che potrete leggere a questo link:
http://www.sportal.it/news/news391152.html
Lolli: "La Juve si scordi la A"
Mentre la Juventus, per voce del suo presidente Giovanni Cobolli Gigli, cerca di trovare un punto di intesa con Coni e Figc per quel che riguarda la penalizzazione da scontare in merito al calcioscandalo, dal Governo arriva un chiaro monito al club bianconero: "Si scordi la serie A". E' il sottosegretario del Ministero delle Politiche Giovanili e Attività Sportive, Giovanni Lolli, ha chiarire la posizione del sodalizio torinese: "Anche se non tocca al Governo fare da mediatore, mi sento di escludere un ripescaggio della Juve. E' giusto che i dirigenti bianconeri parlino con Figc e Coni, ma lascino perdere la serie A".

Lo scampato pericolo produsse due effetti: la Juventus in B e “l’affettuosa cordialità” tra Cobolli e Lolli che si trasforma in “cordiale amicizia”.
Ecco che i due, come si evince anche dalle testimonianze presenti in rete, cominciano un affascinante Tour che dura per oltre un anno e mezzo, durante il quale i nostri eroi frequentano i più importanti convegni di “Etica nello Sport”, di “Sport e Costituzione”, “di Merletti&Meringhe per casalinghe” e a tempo perso anche di “Teoria e Pratica dell’utilizzo sostenibile degli stuzzicadenti nel 21° secolo”.

Tra un convegno e l’altro, sempre con la testa di Cobolli Gigli sul ceppo, si parla anche di diritti TV, dove i diessini, capeggiati dalla Ministra Melandri preparano una legge che trasforma completamente il meccanismo della contrattazione rendendoli da individuali a collettivi e procedendo in direzione di quello che tutti gli esperti non esitano a definire un vero esproprio.
Cobolli viene “ammorbidito” sulla questione attraverso la promessa di una collaborazione finanziaria per la costruzione del nuovo stadio, ed infatti non si fa mancare una rassicurante dichiarazione: "Dal sottosegretario Lolli ho sentito parole confortanti, sarebbe molto importante per l'Italia e per noi della Juve, ottenere gli Europei del 2012. Se così sarà, la Juve si impegna a costruire uno stadio con 120 milioni che restituirà in 20 anni."
Inutile ricordare come è andata a finire. Il “confortante” sottosegretario insieme alla Ministra presero una solenne bastonata che non gli consenti di organizzare gli Europei del 2012. Amen.

Epilogo
Ma il sodalizio Lolli-Cobolli è ormai consolidato. Sono ufficialmente culo&camicia.
Noi tutti ci auguriamo che una cosi bella amicizia possa durare molto a lungo.
E ci auguriamo che possa durare molto a lungo nonostante qualche buontempone si diverta a sparare qualche preoccupante notizia sull’ormai ex-sottosegretario allo sport, come ad esempio questa:

www.ilgiornale.it n. 16 del 2008-04-21 pagina 18
Missione Arcobaleno, dopo 7 anni forse si arriverà a un processo
di Bepi Castellaneta

A Bari chiesti 24 rinvii a giudizio Ma molti reati saranno presto in prescrizione

Bari - Il caso è chiuso, l’inchiesta pure. Ma ci sono voluti qualcosa come sette anni di indagini per documentare e portare in un’aula giudiziaria fatti e misfatti della missione Arcobaleno, quella che doveva essere una grande operazione di solidarietà varata dal governo del centrosinistra in sella nel ’99 per fronteggiare l’emergenza umanitaria nei Balcani dopo la guerra in Kosovo. Per la verità quell’operazione, organizzata per sostenere i profughi in fuga verso l’Albania, si trasformò in una catena di sprechi e alla fine, dopo mesi scanditi anche da aspre polemiche, la procura di Bari ha avanzato 24 richieste di giudizio e ventitré di archiviazione. Ma in realtà i reati sono in buona parte in via di prescrizione, senza contare la possibilità di indulto. E così, in buona sostanza rimane in piedi solo l’ipotesi di associazione a delinquere, contestata a nove persone: l’ex sottosegretario allora al vertice della Protezione civile, Franco Barberi, il suo segretario particolare Roberto Giarola, l’ex coordinatore Cgil dei vigili del fuoco Fabrizio Cola, il capo della missione Massimo Simonelli, e poi Luciano Tenaglia, Alessandro Mobono, Emanuele Rimini, Luca Provolo e Antonio Verrico. Nella richiesta di giudizio il pm precisa che l’associazione a delinquere era «finalizzata alla commissione di più reati contro la pubblica amministrazione (peculato, concussione, corruzione, abuso d’ufficio e turbata libertà degli incanti)» e «ogni altro reato necessario o utile per il proseguimento degli scopi illeciti». Sono invece accusati di favoreggiamento due esponenti diessini, Giovanni Lolli (attualmente sottosegretario allo sport e alle politiche giovanili) e Quarto Trabacchini: per entrambi il procuratore aggiunto Marco Dinapoli ha chiesto il giudizio in quanto – è l’ipotesi dell’accusa - avrebbero avvisato due indagati che i loro telefoni erano sotto controllo.

Povero Cobolli Gigli, chissà come ci rimarrà male. Tutti quei discorsi sul codice etico, le ramanzine a Secco sul fatto che non doveva parlare al telefono con persone indagate, l’allontanamento di Bettega per una delirante indagine sul falso in bilancio, e adesso scopre che il suo amico degli ultimi mesi è addirittura accusato di favoreggiamento nei confronti di una associazione a delinquere e, peggio ancora, di essere stato in possesso di informazioni riservate su indagini ed intercettazioni telefoniche.
Tuttavia noi dello JU29RO Team siamo garantisti e siamo convinti che l’indagato Lolli potrà, nelle sedi opportune, dimostrare la propria innocenza.
Ne siamo convinti perchè nessuno gli cambierà i giudici e le regole prima del giudizio.
Ne siamo convinti perchè crediamo ancora che in Italia la giustizia possa fare il suo corso regolare, sia per Giovanni Lolli che per tutti gli altri cittadini accusati di qualsiasi reato.

Nel frattempo ci auguriamo che il Presidente Cobolli Gigli possa considerare l’ipotesi di interrompere qualsiasi rapporto con il rinviato a giudizio Lolli, in ossequio a una coerenza comportamentale che lo ha portato a formulare regole ferree per i suoi collaboratori coinvolti in circostanze simili.
Anche perchè, fortunatamente, nel frattempo il signore in questione non si occupa più di sport, di diritti TV, e di espropri.
Probabilmente potrà continuare a occuparsi solo dei “Merletti&Meringhe per casalinghe”
Una relazione pericolosa, caro Cobolli, di cui non sentiremo certamente la mancanza.