Lettera aperta a Cobolli Gigli......

copolloEgregio Presidente Cobolli Gigli,

Le scrivo per avere risposta ad un interrogativo che mi ponevo prima ancora che iniziasse il campionato e che le prime tre giornate hanno alimentato.
Ovviamente non avrò risposta da Lei, ma non dispero che persone vicine a Lei, o comunque sostenitori della sua linea dirigenziale, possano farlo per Lei.
Pensavo che al ritorno in serie A, dopo calciopoli, la Juve non potesse per molte ragioni assolutamente vincere di nuovo il campionato.
Vincendo, infatti, sconfesserebbe, sul campo e con una squadra notevolmente più debole di quella smantellata, l'anima stessa di Calciopoli, condivisa dagli organi federali, dalla Lega, dalla quasi totalità dei media e dalla stessa proprietà e dirigenza della Juventus.
Si capiscono ora gli atteggiamenti arbitrali e dei media, questi ultimi veramente ridicoli di fronte a quel che si è visto in campo nelle prime tre giornate.
Stanno tutti remando dalla stessa parte, l'unica direzione loro disponibile per non vedersi sconfessati, di fronte anche alla remota possibilità che la Juventus "nuova" possa ripetere i risultati della Juve che fu.
La Juve deve perdere, o quantomeno non eccellere, affinchè si possa ipocritamente dire - come qualcuno ha già fatto prima ancora che si iniziasse a giocare - che senza trucchi questa è la Juventus.
A ben vedere però c'è dell'altro.
Il signorile silenzio della società di fronte a quello che sta accadendo sarebbe nulla rispetto alle prese di posizione di un anno fa, e non è il caso di ricordarlo qui.
E' la situazione della squadra, le cui carenze di organico tutti i tecnici e molti tifosi (tranne uno stuolo di "innamorati ciechi" della Vecchia Signora) hanno evidenziato da subito, che desta serie preoccupazioni.
Eppure era stato varato un aumento di capitale, chiamando a raccolta anche i tifosi/azionisti per sostenere la rinascita della società con un (promesso) mercato adeguato allo scopo.
I tre campioni necessari per ricostruire l'ossatura della squadra non sono arrivati, resta l'orgoglio dei vecchi (in qualche caso forse troppo) campioni a sostenere le speranze di rinascita. Un po' poco, specie nell'arco di 38 giornate, per sperare con un briciolo di razionalità in un miracolo. Avremo sicuramente prove di grande orgoglio in molte partite, ma a volte non basterà.
Mi chiedo quindi e Le chiedo: anche la società era consapevole che la Juve non avrebbe comunque potuto vincere questo campionato, neppure facendo follie di mercato, e che tutto sommato era preferibile contribuire a questo risultato allestendo una squadra - Dio lo voglia - da quarto posto?

Cordiali saluti
Clodoveo