Sportmediaset la spara grossa, poi si scusa dopo le proteste

ziliani

Il video è tratto da un servizio andato in onda sabato nell'edizione delle 13 di Studio Sport su Italia1. L'autore è tale Roberto Ciarapica, della redazione di Sportmediaset, uno che evidentemente deve essere cresciuto alla premiata scuola antijuventina "Paolo Ziliani da Cologno".

{youtube width="360" height="280"}zpUTJEOS02U{/youtube}

Da quelle parti ogni occasione è sempre buona per spargere fango sulla Juventus, persino un servizio che ripercorre i derby meneghini degli ultimi anni. Sappiamo come siano stati tra i principali artefici dell'escalation del sentimento popolare antijuventino, compiutasi nei due lustri precedenti alla farsa del 2006. Anni e anni di servizi e moviole chirurgiche a Controcampo hanno creato uno stile impareggiabile, che ritroviamo condensato in questi 14 secondi. D'altronde se tanta solerte applicazione ha portato a Farsopoli e ad una Juventus che accetta, avalla e certifica tutto ciò che di male si è insinuato sul suo conto per tanti anni, il messaggio chiaro è che si ha carta bianca per ribadire in qualsiasi occasione certi concetti, hai visto mai che qualcuno si possa fare delle domande, proprio ora che da qualche parte deve aver sentito (o letto in qualche articoletto minuscolo a pagina 21) che pare sia stato interrogato Moratti su alcune intercettazioni che... no dai, non è possibile. Meglio tornare alle cose serie, devono aver pensato, certificate dalle granitiche sentenze sportive partorite nei Bar dello Sport (quelli mediatici e quelli commerciali).

Dovremmo dire che, nella fattispecie, in quel servizio si dicono cose che non hanno nemmeno l'appiglio delle sentenze del 2006, dato che non si parla del campionato 2004-05 ma del 1997-98. Però, che importa? Il messaggio che è passato sappiamo bene che non riguardava solo quella stagione: è stato una sorta di "punizione a campione", un anno preso come cartina di tornasole di un metodo estendibile ai 12 anni della triade. E allora un Ciarapica qualsiasi può sentirsi in diritto e in dovere di affermare, senza paura di essere contraddetto, che un campionato era stato truccato solo perché così si è sempre detto, così hanno sempre detto Moratti e i suoi, lo dicevano prima e lo hanno ribadito con forza dopo il 2006 tra ali di folla giornalistica genuflessa e col consenso complice della Juventus.

Immediatamente è esplosa l'indignazione sul web, con forum e siti inferociti verso Sportmediaset e insistenti nel richiedere un intervento della società affinché querelasse il giornalista o quanto meno ne chiedesse la rettifica e le scuse. Scuse che sono arrivate in serata sul sito di Sportmediaset, attraverso le parole del vicedirettore Nicola Calathopoulos che riportiamo:
Oggi a Studio Sport è andato in onda un servizio in cui si sosteneva che la Juventus nel 1998 ha vinto uno scudetto al termine di un campionato truccato. Siamo stati sommersi dalle proteste dei tifosi bianconeri e da quelle della Società che contestavano la legittimità di quella affermazione.
Quando si sbaglia, non c'è un modo diverso di agire se non quello di ammettere i propri errori e di chiedere scusa alla Juventus ed ai suoi tifosi. Quella frase è stata una forzatura giornalistica, un tentativo di sintetizzare un concetto: quel campionato finì tra mille polemiche per alcune valutazioni arbitrali che fecero discutere per un tempo infinito. Tutto qui.
Una frase infelice, un campionato vinto sul campo sul quale non ci possono essere dubbi. Dovevamo alla Juventus e ai suoi tifosi questa precisazione. E volentieri l'abbiamo fatta.


Un gesto sicuramente da apprezzare, così come da apprezzare è il fatto che la società si sia finalmente mossa concretamente di fronte ad una volgare colata di fango nei confronti di un pezzo della sua storia. Il nostro auspicio è che questo atteggiamento sia solo l'inizio e segni un'inversione di tendenza nei rapporti tra la Juventus e i media. In questi anni non si contano gli episodi simili a quello in questione passati in cavalleria grazie alla colpevole inerzia della società. Più la Juventus sarà ferma e implacabile nel contrastare comportamenti del genere e meno si presenterà in futuro la necessità di doverlo fare.

Riguardo alle scuse di Sportmediaset, solo un piccolo appunto: lodevoli l'ammissione dell'errore e le scuse, ci piacerebbe però che il risalto fosse lo stesso di quello avuto dal servizio, ossia all'interno della prossima edizione delle 13 del notiziario sportivo, in modo che possa raggiungere una platea simile a quella che ha potuto vedere il servizio incriminato. Perché, per quanto internet sia ormai diventato un mezzo abbastanza diffuso, non è paragonabile per capillarità al mezzo televisivo.