La Terza Edizione del Premio Fortunato, tra solidarietà e qualche polemica

fortunatoSi è svolta ieri mattina nella splendida cornice del Campidoglio a Roma la Terza Edizione del Premio Andrea Fortunato.
Pubblico numeroso e sfilata di personaggi del mondo del calcio, della politica e della medicina che hanno salito le scale che conducono alla Sala Protomoteca del Campidoglio, gremita di telecamere, giornalisti e folla, tutti in attesa dei grandi campioni e personaggi del calcio.
A farla da padrone i tifosi napoletani, in attesa di mister Mazzarri e, chiaramente, quelli bianconeri, ansiosi di veder spuntare Agnelli e Nedved.
Ha suscitato un certo scompiglio, tra i tifosi juventini, la presenza di Beppe Severgnini: qualche momento di tensione e qualche parola grossa, che hanno spinto il giornalista a chiedere agli organizzatori di ricevere subito il premio per potersi eclissare alla svelta.
Presenti, e molto festeggiati, anche Pavel Nedved ed Andrea Agnelli, che è andato ad accomodarsi al tavolo di giurati, dove ha intrattenuto i convenuti con un intervento molto toccante incentrato sull'importanza della ricerca contro i tumori e la leucemia. Ha ricordato anche la malattia che sta colpendo la madre da moltissimi anni. Non è mancato, ovviamente, il ricordo di Andrea Fortunato.
Al termine, sono iniziate le premiazioni: Mazzarri ha ricevuto il Premio Sport e Severgnini quello per la Cultura Sportiva. Candido Fortunato, fratello del povero Andrea, ha spiegato la scelta, sottolineando la vena ironica con la quale Severgnini sa, a suo avviso, raccontare il mondo del calcio. Il giornalista, in difficoltà di fronte alla platea ostile, ha ringraziato la Fondazione, sottolineando l'altissimo valore morale dell'evento. Dopo aver ritirato il premio è uscito immediatamente di sala, tra l'approvazione dei tifosi juventini presenti, stupiti che, in un contesto che faceva palese riferimento al mondo bianconero, il premio per la Cultura Sportiva fosse andato a chi, negli anni post Calciopoli, proprio quel mondo ha ripetutamente attaccato.
Di seguito, Eugenio De Paoli ha ritirato il "Premio Giornalismo", Giampie
ro Ventura quello per gli allenatori e Luigi Di Biagio il "Premio Speciale". A Pavel Nedved è toccato il Premio Solidarietà, che gli ha consegnato Agnelli in persona. Ha poi preso il microfono l'Onorevole Renato Farina, che ha garantito il suo massimo impegno in prima persona per l'approvazione di un decreto legge sui controlli ematici obbligatori per i giovani calciatori.
La cerimonia è poi proseguita con altre premiazioni, tra cui particolare risalto hanno avuto il "Premio alla Carriera" per Damiano Tommasi ed il "Premio alla Carriera per il Giornalismo" a Roberto Beccantini, che ha chiuso la cerimonia. Da sottolineare la targa come Socio Onorario della Fondazione Fortunato che è stata consegnata al nostro amico e collaboratore Riccardo Gambelli, che ha ricordato i bambini ammalati di leucemia, ospitati dalla Fondazione Chianelli di Perugia.
Altra nota toccante della giornata la presenza dei genitori di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, che con la voce di Franco, papà di Riccardo, hanno ricordato i loro angeli e l'importanza dell'Associazione che porta il nome dei loro figli, ringraziando in particolare Riccardo Gambelli che li ha invitati a presenziare all'evento.