Andrea Agnelli e Fortunato

fortunatoCorreva come un levriero sulla fascia sinistra, con i capelli al vento e la gioia di vivere, indossando la maglia dei suoi sogni da bambino: quella della Juventus.
La sua corsa leggera è stata breve, interrotta da una malattia terribile che ha un nome e cognome: leucemia.
Andrea Fortunato se n'è andato nel 1995, lasciando parenti, amici e tifosi nel dolore più profondo. Chi ha sofferto tanto e continua a soffrire è il fratello Candido, che non lo ha dimenticato e lo porterà sempre con sé, nel suo cuore.
Candido è incredibilmente somigliante ad Andrea.
C’è qualcuno, però, che ha deciso di risvegliare e prolungare il ricordo di questo grande campione anche in noi tifosi: sto parlando dell'Associazione Fioravante Polito Onlus.
Fu fondata nel 2006, da Davide Polito, con sede a S. Maria di Castellabate, provincia di Salerno, dando vita a “La Biblioteca Museo del Calcio Andrea Fortunato”, che raccoglie pubblicazioni, articoli, dvd, vhs, cimeli, dedicati al mondo del calcio.
Nel 2009 nacque il premio “Andrea Fortunato, lo sport è vita” che si svolse a bordo dell’ammiraglia della MSC Crociere Fantasia, dove fu esposta anche la Coppa del Mondo. La replica è avvenuta nel gennaio 2010, sempre a bordo della stessa nave, a Civitavecchia.
La Fondazione è molto impegnata nel campo sociale ed uno degli scopi più importanti riguarda l’introduzione di una legge per l’esame dei valori ematici obbligatori dai sei anni, occorrenti per il rilascio della certificazione medica per i praticanti sportivi agonistici e non, durante la loro attività.
A maggio è stata presentata la biografia del campione salernitano: “Andrea Fortunato, una stella cometa”. Il ricavato della vendita del libro andrà devoluto totalmente in beneficenza al Comitato per la vita “Daniele Chianelli”, di Perugia, che ospita gratuitamente i familiari dei piccoli ammalati di leucemia, in cura presso l’ospedale di Perugia.
Ho partecipato alla presentazione del libro, durante la primavera scorsa, all’interno della Fondazione Chianelli. Un’esperienza che mi ha toccato profondamente e che difficilmente potrò dimenticare. Era presente con me anche Gianluca Pessotto, quel giorno, entrambi emozionati di presentare un libro alla presenza di tanti piccoli angeli, ammalati, che, dotati di una mascherina che li proteggeva, applaudivano con trasporto.
Anche il sottoscritto ha inserito un pezzo nel libro che ricorda Andrea, e la cosa mi ha riempito d’orgoglio.
Ed è storia di pochi giorni fa quella che narra dell’avvenuta presentazione a Sorrento della giuria del Terzo Premio Andrea Fortunato, che si svolgerà in febbraio presso il Campidoglio in Roma.
Ma la notizia che onora tutti noi juventini è la presenza del nostro Andrea Agnelli nel gruppo della giuria. I premi saranno diversi, divisi in categorie, ed ancora non è stata decisa quella da assegnare al Presidente, che dovrà sceglierne il candidato vincente. Sarà diramato un comunicato stampa nei prossimi giorni.
La Juve sta tornando, e la dimostrazione di tutto ciò è la scelta umana e bellissima del tifoso numero uno di Madama di sposare il progetto della Fondazione Fortunato.
Ero presente a Sorrento, dove ho potuto ammirare un bellissimo filmato che ricordava Fortunato, mostrandocelo bambino, con il pallone più grande di lui ai suoi piedi, e poi ormai campione, mentre esultava sui campi di calcio, esibendo le maglie a lui care: quella del Genoa e quella bianconera. Lo accompagnava sempre quello sguardo brillante, specchio del suo orgoglio di essere arrivato alla Juve, quel sogno che si portava dietro da bambino e che si era realizzato.
Quello sguardo che solo un male incurabile è riuscito a distruggere.
Voglio salutarvi con la stessa frase che conclude il film: “Lassù qualcuno vi ama”.