Orgoglioso di essere uno squadrista sobillatore

CobolliEgregio Presidente,
Egregio Dott. Gattino,
Egregio Dott. Verdelli,

il 5 giugno ho saputo che mio figlio Giacomo sarebbe nato il giorno dopo, con un parto cesareo, in anticipo di circa tre settimane rispetto alla data prevista.

Alle 23.00 del 5 giugno ho inviato un fax. E' stata l'ultima cosa che ho fatto in ufficio prima di correre a Torino da mia moglie (dopo aver chiuso in fretta e furia tutte le questioni più urgenti a Milano).
Il fax, indirizzato alla mia banca, conteneva la disposizione di sottoscrizione dell'aumento di capitale della Juventus. Le mie 2000 azioni sono quindi diventate 3332.

Nei prossimi giorni rinoverò il mio abbonamento. Come faccio tutti gli anni fin dai tempi del Comunale. E come ho fatto anche l'anno scorso, al buio, senza sapere quale sarebbe stato il destino della mia amata Juventus.

Tutto questo, non certo per un sentimento di fiducia (che non ho, a maggior ragione dopo l'epurazione di Bobby Gol) verso il nuovo corso juventino. Ma solo per il mio amore sconfinato per la maglia ed i colori bianconeri.

Comunque sia, ritengo che la dirigenza e la proprietà della Juventus abbiano il dovere di rispettare e tutelare tutti quei tifosi che, come me, continuano a sostenere la Juve, con una passione che la vergogna di Farsopoli ha solo contribuito a rafforzare.
Purtroppo, così non è. Non c'è rispetto per i tifosi. Non c'è alcuna tutela nei loro confronti.

Lo dimostrano (e mi limito qui agli eventi più recenti) le dichiarazioni di John Elkann, rilasciate al suo dipendente Dario Di Vico. L'Ing. Elkann, oltre a far capire di non avere la minima nozione di contabilità (e, in particolare, di non conoscere la differenza tra una plusvalenza alla Zidane ed una plusvalenza alla Brunelli), persevera nella sua opera di "demolizione" della "vecchia" Juve. Bisognerebbe allora essere coerenti fin in fondo e cancellare dal palmares della società sul sito tutti i trofei conquistati sotto il regno della Triade...

Lo dimostra la vergognosa intervista a tal Verdelli (che mi dicono essere il direttore intertriste di un giornaletto rosa che si trova, sempre meno, sui banconi dei gelati del bar) pubblicata sull'ultimo numero di Hurrà Juventus.

Leggere sul nostro giornale le accuse di squadrismo che l'intertriste Verdelli ha il becco di rivolgere a me e a tutti i tifosi della Juventus lascia davvero l'amaro in bocca. Non certo per le accuse in se, perché sono orgoglioso di essere definito squadrista e sobillatore da un intertriste. Ma è inaudito che sul nostro giornale sia stato dato spazio ad uno dei massimi rappresentanti della cricca del giornalismo squadrista anti-juventino (che comprende, oltre all'intertriste Verdelli, il Candido ma non troppo Cannavò, Palombo, Ziliani, Franco Rossi).

L'intertriste Verdelli, travisando come gli capita spesso la realtà, arriva a dichiarare che "lo stesso avvocato Chiappero si era rassegnato ad un destino atroce". Sarà anche vero (dopo aver visto le sentenze pubblicate con settimane di anticipo sulle prime pagine della Pravda Rosa, non dubito più delle capacità alla "Mago Otelma" dei suoi giornalisti). Ma quel che Verdelli non dice è che l'Avvocato Chiappero si è rassegnato ad un "destino atroce" (benché il termine mi sembri piuttosto inadeguato al contesto) dopo aver ascoltato, senza poter credere alle proprie orecchie, l'intervento dell'assistente di Palazzi (o forse era l'avvocato della Juve? Non ricordo più molto bene, ma non importa, in fondo non c'è una gran differenza) sulla pena congrua.

Ed è francamente penoso che l'intertriste Verdelli si atteggi ora a massimo difensore della Juventus. D'accordo che i tifosi bianconeri sono un target da conquistare per il giornaletto rosa, ma cerchiamo di essere seri e coerenti. Troppo comodo spalare letame per mesi (e non mi riferisco solo a Farsopoli; ci ricordiamo tutti il vergognoso titolo della Pravda Rosa dopo Bologna-Juve: "Juve, così no!") per poi cercare di recuperare i tifosi con queste allucinanti dichiarazioni. Ma, di nuovo, è ancora più inaudito che Hurrà Juventus si presti a questo giochetto.

Comunque, questi squallidi giochetti non fanno altro che rafforzare il boicottaggio in atto dei tifosi bianconeri nei confronti degli organi della disinformazione in servizio permanente effettivo (Pravda Rosa e ControJuve in primis). E sotto questo punto di vista, confesso che ho provato una grandissima soddisfazione quando ho scoperto che il mio intervento in assemblea è stato riportato sul libro verbali in versione integrale ("banner" sul boicottaggio inclusi).

Sono felice che l'intertriste Verdelli dorma come un bambino di tre anni. In effetti, eravamo tutti un po' preoccupati per il povero Verdelli. Ci chiedevamo se potesse dormire serenamente dopo aver trattato le vicende di Plusvalenzopoli con un accanimento ancora superiore a quello dimostrato all'epoca di Farsopoli (è, con tutta evidenza, infinitamente più efficace un trafilettino in dodicesima pagina rispetto ad un titolo a otto colonne in prima). La risposta di Verdelli ci tranquillizza davvero. Ed è il giusto riconoscimento per chi così tanto si è battutto per ripulire il calcio. Ed ora, grazie a Verdelli e ai suoi compagni, il calcio è davvero pulito. Non ci sono più i Galliani. Non ci sono più i Moratti. Non ci sono più i Matarrese. Non ci sono più i Collina. Non ci sono più i Della Valle...

In conclusione, tremo già al pensiero di cosa mi possa succedere al momento del rinnovo dell'abbonamento. Ben che vada, mi attendo in omaggio una foto autografata di San Massimo da Appiano Gentile. Oppure, un dvd del giornaletto rosa sui tavolini ed i comodini dell'Inter.

Con i migliori saluti,

Uno squadrista sobillatore orgoglioso di esserlo