LISTE DI MOriBILITÀ /6

BUFFON: 4. L'obiettivo dichiarato è quello di surclassare il record del campionato 2011-2012, vinto dalla Juve senza subire nemmeno una sconfitta: stavolta Gigi Reni di Forbice tenterà di prendere gol ad ogni tiro in porta subìto dalla propria squadra in ogni partita disputata. Sul pareggio di Rossi va giù rigido e con i piedi piantati in terra che sembra il portiere del Subbuteo. Sempre più vintage, tanto nello stile quanto nel ricordo di quando era l'uomo in più.

LA DIFESA A TRE: 3. I Trettrè, in pratica, specialmente nel quarto d'ora finale degno di Drive-In grazie alla (non) collaborazione di quegli esterni che non abbiamo da tre anni. L'immagine di Joaquin che riceve e segna il 3-2 solo in area come un eremita tibetano, mentre in quattordici della Juve tentano invano di chiudere l'azione viola sulla fascia sinistra, è la foto simbolo dell'involuzione tattica ed estetica avuta dai bianconeri nell'ultimo anno. Ma si sa, senza Pepe rimangono solo il 3-5-2 e la pelota basca.

POGBA: 4,5. Mezzo voto in più per il gol. Dà il via ai sinistri presagi già al termine del primo tempo, quando ammette candidamente all'inviato Sky a bordo campo che siamo sì in vantaggio 2-0, ma non sappiamo nemmeno noi il perché. Aggressivo come una lepre in un rettilario, credo che l'ultima speranza per fargli cambiare registro sia affidarlo al racket dei combattimenti clandestini. Emblematico il 2-2 di Rossi che se lo beve con una finta e lui che, invece di sbranarlo e farsene un portachiavi per lo scooter, gli zompetta dietro senza toccarlo come se dovesse fargli "lo spavento" di nascosto.

VIDAL: 0.5. Che sarebbe il tasso alcolemico oltre il quale cominciano a fioccare le multe. Multe che per il Guerriero, a quanto pare, arriveranno. Premesso che se di mestiere fai il calciatore e sei cileno e lavori in Italia, l'unico modo per perdere l'aereo è chiamarti Macaulay Culkin o essere un pirla, Conte ha ragione a panchinarlo per almeno tre ragioni. La prima è che alla Juve funziona così; la seconda è che alla Juve funziona così; la terza, idem. Inoltre, aldilà delle considerazioni tattiche (e non solo) di cui alla voce "Difesa a tre", resta il fatto che ieri si fosse comunque andati in vantaggio 2-0, con il rischio concreto di segnare il terzo gol in almeno due occasioni nitidissime, anche senza Vidal in campo.

PADOIN: 8. Quattro voti in più per la stima. Il senso del dovere di quest'omino è commovente, così com'è simpatica la sua faccina tenera e spaventata coi pomini rossi. Però basta, dai. Dai, basta.

MOTTA: ma questo non l'avevamo venduto?. Come un trauma. L'avevo talmente rimosso che quando la telecamera lo ha inquadrato credevo fossero immagini di repertorio. Ma lui, che non è un insensibile, nonostante il minutaggio ridotto trova il tempo per un cross dalla trequarti direttamente sugli steward del settore ospiti e mi risveglia dal torpore: il mio nome è Motta. Marco Motta.

VUCINIC: 7. Mister, senti qua: un vecchio va da dottore e fa: "Dottore, ho novant'anni ma mio cazo sempre duro. Cosa devo fare?". Dottore fa spogliare vecchio, tira giù mutande, tocca pisello con sua matita e dice: "Rimbambito, tuo cazo non è duro. È secco". Mister, chi è quelo lì che sembra rockabilly che messo dentro ora? Motta cosa, quelo di panetóne?

CONTE: 5. Bene con Vidal, male su tutto il resto. Quando l'ego mette la freccia per sorpassare la realtà, di solito cominciano i problemi. Gli esempi del passato non mancano.