Buffon: 6 di stima. Gira voce che ormai, quando Gigi non vuole mettere la canottiera, Alena strabuzzi gli occhi e gli urli "Guarda che poi arriva Icardi e ti fa la puntura!". E minchia avessi detto Van Basten.

Bonucci: vier. Il miglior regista difensivo al mondo (cit.), quando la palla ce l'hanno gli altri ha un certo non so che di Dario Bonetti. Icardi lo prende alle spalle e lui, per scaltrezza e reattività, ricorda tanto la versione passiva del tenente Dan, ammesso che ne esista una. Il voto in tedesco è un omaggio a Franz Beckenbauer.

Chiellini: 5, ma a mano aperta. Senza nulla togliere al gorilla per spirito di servizio e presenza scenica, l'aborto tecnico con il quale si fa fregare palla da un nerd senza manco il cognome sulla maglietta e lo lancia verso il gol dell'Inter mi è costato ventuno bestemmie e la diffida del condominio, che a settembre si sta ancora con le finestre aperte.

Pogba: 5. "Conte mi dice sempre di essere cattivo", dice lui. Ho capito. Però tu diglielo, a Conte, che non capisci. Se avessi il suo fisico aspetterei i legionari fuori dalla caserma per fottergli l'orologio e la merenda. Questo invece salterella e piroetta per tutto il tempo come Koda fratello orso in mezzo ai salmoni. Quando gioca così è inutile come spiegare Ruzzle a Mino Raiola.

Isla: minchia lévati. Se non avessi chiuso la finestra dopo il gol di Icardi, ora per colpa del cileno sarei a cercare casa. La ciabattata che soffoca nella culla il gol del 2-1 per noi è roba per veri intenditori. Penso solo al povero Lichtsteiner, che oltre a prendersi le invettive di Conte ogni settimana manco fosse il suo psicologo, quando poi viene sostituito si vede subentrare in campo questo oggetto misterioso rubato ai turni di Mirafiori.

Vucinic: 4. Sì bene, io so tu fàto male in partita di nazionale. Ma se no hai voglia perché tu viene campo? Basta tu dice male a ginóchio e mister fa gioca Quagliarèla da inizio.