Facce ride!

MorattiCe l'avete presente l'Emilia, che un bifolco con cui mi è capitato di vedere un Inter-Juve tempo fa si ostinava a chiamare Ciribiribì, Kodak! per via di una presunta somiglianza, diceva lui, con l'attore Davide Marotta? L'Emilia è quella signora elegante e composta che di solito affianca il presidente in tribuna quando l'Internazionale di Milano gioca in casa; e sappiate che, se guardando la foto del Marotta avete capito a chi mi riferisco, siete dei bastardi.

L'Emilia non è solo moglie di. L'Emilia è anche cognata di, presidente di e sostenitrice di. L'Emilia è la zia di Batman ma è verde come Hulk. L'Emilia è mamma di Mao senza avere gli occhi a mandorla, mentre gli altri figli dell'Emilia sono quasi tutti artisti. Artisti come il figlio del Cipe, che sulle spalle portava il numero tre, mentre l'Emilia da vent'anni non se la passa poi così malaccio anche grazie al CIP (senza la "e"), che di numero fa sei. Ogni cosa buona e giusta prenda forma a Milano - a Gotham City, invece, non so - è di forma un po' sformata, e rispetta la sezione aurea solo quando dietro c'è l'Emilia.

Basterebbe già solo lei, la sua figura, senza manco il fastidio di scomodare gli Inter Campus o la Calciopoli subìta per anni senza fiatare, per rendere l'idea di quanto quella società che tutto il mondo idealizza come esempio di solidarietà, fierezza e simpatia - il Barcellona targato Unicef - sia solo una copia sbiadita dell'Internazionale di Milano. Sì, perché un posto nell'organigramma dell'Inter l'Emilia ce l'ha eccome. L'Emilia è Direttore Artistico.

Io non ci volevo credere. Se ne dicono di cose in redazione, specie ora che la Juve va benino, e forse, dopo gli anni dei Cobolli, degli scoiattoli, dei tacchini e dei Lapi come unici possibili eredi degli Agnelli, ho sviluppato una forma di qualunquismo calcistico anche peggiore di quello di prima. Nel senso che non me ne può fregar di meno degli altri e di chi arriverà secondo, di quanti rigori danno al Napoli o di sapere se Varriale ce la fa. Ma questa è vera perdìnci. L'Internazionale di Milano ha un Direttore Artistico, come il Festival di Sanremo. E io non posso restare indifferente.

Emilia, facce ride. Organizza l'Harlem Shake.