Ju29ro a Lecco

libroVenerdì 10 giugno, Ju29ro.com è sbarcato in "quel ramo del lago di Como", portando con sé tutto il bagaglio di conoscenze, di esperienze e di notizie esclusive che contraddistinguono l'attività del Team sin dalla sua nascita.
Erano presenti, nella Sala "don Ticozzi" di via Ongania, 50 persone, che hanno ascoltato interessate ed attente gli interventi degli oratori.
Il sottoscritto, in qualità di Team Member, nonché di organizzatore locale dell' evento e "padrone di casa", ha dapprima salutato e ringraziato pubblico ed autorità, per poi passare ad illustrare l'origine del team e del suo nome, nonché la nascita del sito, del libro e dello store, parlando anche della decisione di essere testata giornalistica online.
Poi è stata la volta di Salvatore Cozzolino, Responsabile delle Relazioni Esterne del Team, vero mattatore della serata; il suo discorso ha toccato tutti i punti principali dell'origine di Calciopoli: i poteri forti di Milano, la FIGC e le imminenti elezioni, ma soprattutto le lotte intestine in seno alla famiglia Agnelli, subito dopo la scomparsa dei tre garanti della stabilità e dell'apparente equilibrio interno (l'Avvocato Gianni Agnelli, il fratello Umberto e l'Avvocato Vittorio Chiusano). Un colpo di stato che ha distrutto la dirigenza umbertiana ed il suo progetto vincente, sicuramente ambizioso, e che avrebbe garantito ad una Juventus, già ai vertici, la forza di consolidare la sua posizione in Europa e di rimanere tra i top team continentali, autofinanziandosi e con uno stadio di proprietà. Tutti concordi sul fatto che la scelta, più o meno voluta, da parte dei nuovi vertici societari, di accettare la serie B, ritirando il ricorso al TAR, e il "projettò" seguente, peraltro stravolto annualmente (vedi Deschamps, Ranieri, Ferrara e Del Neri), hanno portato ad una tale perdita di potere economico e politico della Vecchia Signora, che saranno verosimilmente necessari molti anni per riportare la Juventus ai vertici del calcio mondiale. E difficilmente sarà sufficiente il nuovo stadio, non solo per la presenza dei tiranti...

La telefonata. Niente SIM svizzere, ma una bella chiacchierata con il Direttore Generale Luciano Moggi, la cui voce ancora riecheggia nell'Auditorium lecchese e nelle orecchie delle decine di tifosi presenti. Ha salutato tutti ed ha iniziato a rispondere alle domande poste da Cozzolino. Ritiene Conte "sicuramente una buona scelta, ma che non deve essere fatta solo per far contenti i tifosi" e sul mercato si esprime nei confronti di Pirlo ("grande giocatore, può essere utile almeno per un anno") e Buffon ("lo terrei sempre, ma in questi tempi deve valutare la società"), lamentando la necessità di un centrale difensivo da affiancare a Chiellini. Non poteva mancare un duro passaggio su Calciopoli: "Dopo la scomparsa degli Agnelli, ciò che è successo è sotto gli occhi di tutti", afferma collegandosi al discorso di Cozzolino; ha parlato di "processo creato dal nulla" e di "indagini fatte guardando i tabellini della Gazzetta". A volte ci si dimentica del fatto che decine di persone e professionisti hanno dovuto dire addio alla loro carriera ed hanno avuto seri problemi personali a causa del processo di Calciopoli: "Spero che adesso finisca tutto quanto", "a Napoli lotto anche per loro, gente sotto processo per aver dato un calcio di punizione al limite dell'area e per le lamentele di un portiere". Intanto Narducci forse ha capito che il processo non sta andando come desiderava l'accusa..." adesso gli preme andar via, ora che è stato chiamato in giunta a Napoli...". Un applauso ha salutato il grande dirigente, che tuttora, dopo 5 anni, è in attesa di conoscere il suo futuro di tesserato (pende ancora sulla sua testa la richiesta di radiazione).

Calciomercato show. Un esplosivo Claudio Zuliani è entrato in sala accolto dall'applauso del pubblico, che lo attendeva con impazienza (ma il traffico della Brianza non risparmia nessuno). Da buon giornalista, ci ha riportato subito coi piedi per terra, ricollegando la stretta attualità alla telefonata di Moggi ed affermando che il filo conduttore tra Calciopoli e Scommessopoli è solo uno: gli scandali mediatici, con nomi, cognomi e primi piani sbattuti sui quotidiani per vendere più copie, prima delle debite verifiche, rovinano il calcio e le persone coinvolte, spesso addirittura estranee ai fatti. Ma l'intervento di Zuliani si è concentrato soprattutto sul calciomercato; con grande verve, ha espresso il suo pensiero su Marotta: "Grande esperienza da amministratore, meno da direttore sportivo e lo ha dimostrato... Pare che al momento la Juve si stia muovendo in anticipo rispetto allo scorso anno, ma l'arrivo di Conte ha un po' scompaginato i piani iniziali: l'ex capitano preferirebbe Diarra o Sissoko a Inler, Sanchez ad Aguero". Stimolato dalle domande del pubblico che chiedeva lo scoop, ha risposto: "Tutti i nomi hanno un fondamento, ma basta nominare qualcuno che già i giornali parlano di trattative avviate. A certe cifre e nel calcio odierno è difficile per tutti, non credo che le cifre si alzino solo quando a bussare sono i dirigenti bianconeri. Forse a 7-8 milioni potrebbe chiudere per Lichtsteiner". E i senatori saranno un problema per Conte? "Lo sarà più Totti per Luis Enrique...".

L'ultima parte della serata si è concentrata sulle domande del pubblico a Salvatore Cozzolino, in particolare in merito al nuovo stadio e a Calciopoli. Una sola risposta è stata necessaria per soddisfare le richieste e per emozionare la platea: è stata letta l'intercettazione della telefonata tra Moggi e Giraudo del 5 ottobre 2004, quando l'AD parlava del progetto, quello ambizioso, ma vincente, di impossessarsi della Juve per portarla ancora più al top (che può essere letta sul libro "Che fine ha fatto la Juve?"- Cardano editore), ricollegandola alla celebre intervista rilasciata da Giraudo a Repubblica il primo giorno di aprile 2006.
Abbiamo lasciato un po' di rammarico in sala, ma anche una scia di notizie ed informazioni spesso sconosciute o mai rese note dagli altri media: una partecipazione ed una presa di coscienza che si sono percepite dalle tante domande poste, dal lungo applauso finale e dal grande successo del libro.
Una bella serata ju29ra...