Ritorno alla Juve: dieci nomi

andrea lapoSuccede sempre: la frustrazione per il presente è fedele compagna della nostalgia per il passato. Come risolvere i problemi della Juve, se non facendo affidamento su chi la nostra maglia l'ha vissuta e onorata? Ecco così che in ogni periodo di rifondazione spuntano fuori sui quotidiani i nomi dei grandi condottieri del passato: Fabio Capello, Marcello Lippi, Luciano Moggi, Gianluca Vialli e, ultimo ma non ultimo, Lapo Elkann. Anche ammettendo, cosa di cui non siamo convinti, che i cavalli di ritorno possano far bene, vogliamo invitare i nostri lettori a essere realisti: per quanto affascinanti, questi ritorni non si concretizzeranno. La proprietà è alla ricerca sì di juventini dal pedigree certificato, ma vuole investire su uomini di qualità in tutt'altro senso. Alcuni di questi big comeback, ve lo assicuriamo, sono davvero succosi. Per primi, vi segnaliamo i figlioli prodighi che davvero potrebbero tornare all'ovile di Corso Galileo Ferraris.

CRISTIAN MOLINARO - Jean-Claude Blanc si è ricordato di lui quando un suo cross in trasferta a Hoffenheim gli è arrivato direttamente sulla scrivania. Interpretato come gesto intimidatorio, si è proceduto immediatamente a una denuncia contro ignoti per violenza privata. Pizzicato dalla polizia tedesca in un negozio di ferramenta di Stoccarda, in seguito a un mandato di cattura internazionale, Cristian è ora in attesa di processo. In caso di assoluzione, verrà acquistato di nuovo dalla Juve, con una trascurabile minusvalenza.

NICOLA LEGROTTAGLIE - E' stato cacciato in malo modo nella convinzione che Dio portasse sfiga. Sono bastate poche partite per capire che effettivamente lo schiattamorto era qualcun altro. Prontamente individuato in Allah e in Sissoko che è il suo profeta. Scambio Momo-Nick all'orizzonte, quindi, e che qualcuno ce la mandi buona.
[Questo è un post promozionale. Siamo convinti che una fatwa o, ad andar male, una scomunica, possa incrementare vertiginosamente la popolarità del nostro sito.]

MASSIMO MAURO - A una prima fredda analisi, non c'è effettivamente nessuna buona ragione per un suo ritorno a Torino: questo i dirigenti, che sono tutto fuorché sprovveduti, lo sanno benissimo.
Il cuore, però, ha le sue ragioni, che la ragione non conosce. E anche questo non c'entra niente, evidentemente.
Sempre meglio che un altro terzino dall'Udinese, ha fatto notare Paratici.
Comunque è più gobbo di Bruno Conti, ha ribadito Marotta.
Alla fin fine si è dunque pensato di sfruttare il suo pezzo forte: l'opinione non significativa. Mica roba da niente: 15 anni in politica e 10 a fare l'opinionista in televisione, e non un italiano che si ricordi di una sua opinione. Perfetto quindi per occupare il posto di responsabile dell'ufficio stampa della Juventus: un domani molto vicino nessun tifoso potrà rinfacciare qualcosa alla dirigenza, semplicemente perché non se ne ricorderà affatto.

ANTONIO CHIMENTI - Si dice che la prima volta sia stato acquistato in quanto amico di Del Piero, e la seconda in quanto amico di Buffon. I tempi cambiano e questa volta pare sia stato Grygera a imporne la presenza in rosa, anche se poi il contratto del ceco non verrà rinnovato. A meno che Nedved non si impunti, chiaro.

JORGE MARTINEZ - Alla sua prima esperienza in bianconero, il Malaka non ha convinto affatto: le sue abuliche performances sul campo non hanno giustificato l'ingente spesa estiva per assicurarsi le sue prestazioni. E' vero che a tutti deve essere concessa una seconda opportunità (questa è etica, fratelli), però in qualche modo la Juventus ha deciso di tutelarsi. Spremi le meningi e alla fine l'idea salta fuori. Lo riprendiamo in prestito, così se gioca male non ce lo dobbiamo tenere. Il Catania nicchia, ma grazie ai buoni uffici di Pablo Casal, dovrebbe prestarsi a fare da sponda per l'operazione.

PAOLO ROSSI - Pablito dovrebbe essere il grande acquisto per il palinsesto autunnale di Juventus Channel. Ratio molto semplice: si vorrebbe far finta che il suo omonimo coi baffi non sia mai esistito, e che quel Paolo Rossi sia sempre stato questo Paolo Rossi.
Per chi non ha capito, che continui pure a guardare Juventus Channel.
E' parte di una più estesa operazione di tipo gattopardesco per far dimenticare questi anni bui ai sofferenti tifosi juventini. La caccia agli omonimi prosegue in questi mesi: per sostituire Jean-Claude Blanc sono oggi in ballottaggio un viticoltore alsaziano e un pastore dei Pirenei.

JONATHAN ZEBINA - Senza voler provocare la suscettibilità dei nostri dirigenti, liberarsi di Johnny è stato senza ombra di dubbio l'errore più nefasto della scorsa campagna acquisti, sfidiamo chiunque a smentirci. Ora che si è ridotto l'ingaggio per giocare a Brescia, il suo ritorno dovrebbe essere cosa certa. Permane qualche perplessità per l'ostilità nei suoi confronti di parte della tifoseria organizzata. Geniale però la strategia di depistaggio pensata da Marotta che, a questo scopo, vorrebbe acquistare Balotelli, per poi cederlo al Milan negli attimi finali del calciomercato. Galliani, suo malgrado, terrà bordone.

ZINEDINE ZIDANE - Paratici nel suo scouting report l'indomani il Derby del Cuore ha avuto la scarsa accortezza di definirlo "un uomo ancora prestante". Marotta ha subito travisato, chiedendo a quanto si poteva fissare il riscatto. Interrogato poi sui motivi della visita del franco-algerino, il maldestro Paratici ha precisato che è "uno che si presta volentieri", subito morsicandosi la lingua. Marotta, infoiatissimo, si è precipitato a chiamare Florentino Perez.
Di seguito il colloquio: "Ciao Fiore senti, cos'è che ti volevo dire... quando scade il contratto di Zidane?" "Non lo so, ma credo presto". "..." "..." "Ma allora hai già parlato con Paratici! Che para... culo! Ah Ah Ah!" "Ah! Ah! Ah!". "Ciao Fiorellino, grazie, da' un bacione a tua moglie!". "Oh Beppe, aspetta!". "Dimmi Fiore!". "Ma quel libro che ti ho prestato?". "..." "...""Ah! Ah! Ah!" "Ah! Ah! Ah!". "Ciao Beppe ciao".

VRATISLAV GRESKO - Un solo anno in bianconero, eppure è rimasto nel cuore dei tifosi. Andrea ha chiesto consiglio a Moggi che ha avallato l'operazione, consigliando però di cederlo inizialmente in prestito all'Inter in cambio del cartellino di Wesley Sneijder. A Marotta però l'olandese non piace e, scottato da un cd dei New Trolls prestato a Del Neri e tornato rigato, non presta più un cazzo a nessuno.

EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA - Il ritorno per antonomasia. Quando in sede è giunta la voce che il Principe era in rotta con l'Inter, ci si è affrettati ad alzare la cornetta per portarlo da noi. Marotta, stordito a colpi di congiuntivo, ha infine mollato il colpo. Peccato perché, in linea con la tradizione famigliare, questo è uno che se le cose vanno male per lo meno si leva dai coglioni in battuta.