Juve, 10 possibilità per il futuro

montezemoloIl momento è quello in cui, sì, si è toccato il fondo, ma si ha la sgradevole impressione di dovere ancora scavare a lungo. Tra i tifosi della Juve, il malumore serpeggia da così tanto tempo che sembra oramai essersi raggiunta una convergenza di tutti sulla soluzione da adottare: che la Exor venda, e non se ne parli più. Questa soluzione, ve lo possiamo confermare, è oggi più che mai vicina. In anteprima, per i nostri lettori, una lista esclusiva dei dieci compratori più probabili per la Vecchia Signora.

10) BERLUSCONI. Ebbene sì, lui. Il nostro premier ci ha ormai abituato alle pazze idee, e non ci siamo stupiti più di tanto quando abbiamo raccolto questa voce da una nostra esclusiva fonte. La Juventus gli garantirebbe ad oggi una plusvalenza di circa 8 milioni di tifosi da giocarsi nelle prossime elezioni, e così incularsi Fini. Ovviamente campagna acquisti in grande, seppur in stile Preziosi, quello del travaso: a Torino ritornerebbe Ibra, seguito da Nesta, Pirlo, Gattuso, Cassano e il big comeback del figliol prodigo Kakà. L'organigramma societario è a oggi già definito: finalmente uno juventino come amministratore delegato, Adriano Galliani, seguito da Arrigo Rubacuori Sacchi come direttore sportivo, e le gemelle De Vivo per il settore commerciale.
In panchina il gradito ritorno di Carletto Ancelotti. I tifosi dicevano che non può allenare, ma a questo punto pure Mancini.
Le trattative sono però ora ferme: il timore di Berlusconi è quello di perdere Cesare Cadeo, che potrebbe trasmigrare verso il Pd, in seguito al tradimento. Ulteriore ostacolo sembra quello della poca figa all'Olimpico.

9) LA FUSIONE. Prende decisamente quota l'idea della fusione con l'Udinese, preconizzata in tempi non sospetti dal nostro Salvatore Cozzolino. L'idea (geniale) sarebbe partita questa volta da Marotta, alla ricerca disperata di una soluzione per le comproprietà di Motta e Pepe.
La domanda che sorge spontanea è: e che cazzo ci guadagna l'Udinese? La possibilità di giocare in uno stadio figo*, innanzitutto, e piste da sci più vicine. Non si parla, in questo caso, di acquisti, ma di mercato in uscita. La squadra sarà modellata sull'undici titolare friulano: necessario il sacrificio di Sanchez per dare il giusto spazio a Del Piero. Unico reparto da rimpolpare, la porta: gli estremi difensori attualmente in rosa verranno riconfermati, con qualche ulteriore innesto. Affari già conclusi: Gillet, Lorieri e Kalac. In panchina conferma per Gigi Del Neri, con Guidolin interprete. Per non fare torto a nessuno, i nuovi colori sociali saranno il rosso e il blu. Faremo la Champions', non vi lamentate.

* La stella di Tacchinardi se la prende Zico.

8) RAFFAELE CIUCCARIELLO. The one and only. Ha cercato di fare la stessa cosa con il Torino e non gli è riuscita. Questa in genere è un'ottima garanzia in casa Juve. E' a lui, infatti, che sono legati i ritorni di Moggi e Giraudo, e l'apertura di una cantina sociale.

7) GHEDDAFI & FRIENDS. L'Idea, qui, è di Jean-Claude Blanc, scocciato dalle lungaggini del cda. Nessun imbarazzo per le imprese del rais libico, la cui quota è garantita; un 7% verrà invece offerto ai fondi sovrani di Stati Uniti D'America, Federazione Russa, Repubblica Popolare Cinese, Francia e Regno Unito. L'intento è quello di replicare l'efficacia del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, con una serie di veti incrociati che rende quasi impossibile anche assentarsi per una pisciata. Di fatto, come nella realtà, si lascerà che Gheddafi faccia un po' il cazzo che gli pare, nella convinzione che poi il figlio mezz'ala così peggio di Martinez non sia.

6) GARRONE. Questa sembra incredibile, ma ci è stata riferita da un amico del cugino di Cassano in persona. Il progetto è vecchio di un anno: Marotta e Del Neri, in realtà, sarebbero stati mandati in avanscoperta dal petroliere ligure, per vedere se alla Juve si riusciva a spendere qualche cosina in meno che alla Doria. La risposta è andata oltre le più rosee aspettative, e Garrone non vedrebbe l'ora di portare baracca e burattini a Torino, per risparmiare qualche eurello.
Si spiegherebbe così la strategia estiva di Marotta tutta fondata sui prestiti. Ovviamente non si pagherà il riscatto manco per un eventuale nipote rapito.
L'indiscrezione è corroborata da una nostra talpa all'interno di RyanAir che ci conferma come già avvenute le prenotazioni dei voli per le amichevoli estive: si parte il 20 luglio contro l'Atletico Orio al Serio, poi Vigor Ciampino e Fulgor Capodichino.

5) JOKER. E' un progetto che l'ex ferroviere di Gotham City ha in cantiere da diversi anni per dare pieno senso alla sua malvagità. Non a caso, anche questa volta, come in Calciopoli, la famiglia Moratti è subito corsa al riparo, per difendere il Bene Comun(al)e.
Il progetto, diabolico e insano, da fermare a tutti i costi, sarebbe addirittura quello di vincere il campionato. Campagna acquisti di tipo rigorosamente familistico e immorale, Napier ha in mano i cartellini dei suoi terribili cugini: Franck Ribéry, Carlos Tevez e Antonio Cassano. L'intera comunità spera in un pronto intervento delle Forze del Bene. In prima serata su La7.

4) LA FAMIGLIA AGNELLI. Non gli industriali piemontesi, ma i pastori abruzzesi. Attivi da otto generazioni nel business dell'allevamento degli ovini, non dovrebbero avere grossi problemi con il materiale umano a disposizione. Eccellenti i prodotti caseari (l'erborinato è da paura), hanno cavalcato l'onda lunga dell'arrosticino per spiccare il grande balzo e diventare una multinazionale. Non hanno cugini né tutori e sono juventini, tanto per cambiare.
Pasqua sembrerebbe il momento buono per lanciare l'OPA, grazie all'aumento degli introiti, ma attenzione: l'offensiva animalista degli onesti in concerto con il PETA è attesa a breve. Per i soliti scettici che dubitano dell'efficacia di queste manifestazioni, l'invito è a non sottovalutare: questa volta a spogliarsi davanti alla sede milanese della Koratella S.p.a. sarà Bedy Moratti.

3) IBRAHIMOVIC. E' una saga in stile Conte di Montecristo, quella raccontataci da un amico in comune con Zlatan. Lo svedese, gobbo vero, sarebbe stato il primo ad accorgersi del complotto ai danni della Juve e, impossibilitato a porvi rimedio nel breve, ha ben pensato che la vendetta è un piatto che si serve freddo, come il gazpacho che sputò in faccia a Guardiola. L'Idea, sin dal maggio del 2006, è quella di guadagnare fantastilioni altrove, per poi comprarsi la Juve e riportarla ai fasti di un tempo. Chi lo conosce bene, sa che per Zlatan questo è stato un periodo di sanguinose economie: al netto di una pensione integrativa, stipulata tre anni fa, tutti i soldi guadagnati sono stati impegnati nel Progetto. Mancano due anni al Manchester City, ci ha rivelato la nostra fonte, e poi Zlatan è pronto. Il suo patrimonio è oggi gestito con prudenza dal consulente finanziario di fiducia, Mino Raiola.

2) LCDM. Pronunciato in maniera suadente come il bocconiano di Sergio Vastano, ecco il grande elemento di novità. Il tutto è legato a una sua possibile discesa in politica, come uomo nuovo. Tale (nuova) prospettiva scatenerebbe una (nuova) guerra interna che i più avveduti tra gli analisti politici di Ju29ro pronosticano causare la relegazione della Vecchia Signora nella quarta divisione moldava. Ancora una volta, campagna acquisti sciampagnona, con grandi elementi di novità: in arrivo Schillaci, Hässler e Di Canio (quest'ultimo in alternativa a Lucarelli: Luchino non ha ancora deciso se è di destra o di sinistra). In panchina questa volta andrà, senza l'ausilio di prestanomi, direttamente Andrea Roncato. Sarà una Juve nuova, dall'impronta decisamente eighties (ma comunque nuova): come una puntata di Meteore, in pratica, ma condotta da Paolo Limiti.

1) JU29RO. Soldi da mettere non ce ne abbiamo e di calcio, come ci ricorda spesso il nostro Presidente (nostro, di Ju29ro), non capiamo un cazzo. Fin qui, tutto uguale. Su Calciopoli, tuttavia, andremmo un po' più spediti.