Quattro anni fa

giustizia14 luglio 2006


La decisione della Commissione di Appello Federale è arrivata questa sera: la lettura è avvenuta per bocca del presidente del collegio giudicante, Cesare Ruperto, che ha comunicato le decisioni prese in camera di consiglio.
Per quanto riguarda le società sportive, sono state comminate le seguenti pene:


  • alla Juventus, maggiore imputata nella vicenda, retrocessione in Serie B, 30 punti di penalizzazione, 80.000 euro di ammenda, revoca dello scudetto 2004/2005 e non assegnazione dello scudetto 2005/2006;
  • al Milan, 15 punti di penalizzazione e perdita della Champions League;
  • alla Lazio, retrocessione in Serie B e 7 punti di penalizzazione;
  • alla Fiorentina, retrocessione in Serie B e 12 punti di penalizzazione.


Per quanto riguarda, invece, i singoli federati, sono state comminate le seguenti pene:


  • Luciano Moggi: 5 anni di inibizione e proposta di radiazione
  • Antonio Giraudo: 5 anni di inibizione e proposta di radiazione
  • Innocenzo Mazzini: 5 anni di inibizione
  • Franco Carraro: 4 anni di inibizione e 6 mesi di inibizione
  • Massimo De Santis: 4 anni e 6 mesi di inibizione
  • Diego Della Valle: 4 anni di inibizione e 30.000 euro di ammenda
  • Andrea Della Valle: 3 anni e 6 mesi di inibizione
  • Leonardo Meani: 3 anni e 6 mesi di inibizione
  • Pierluigi Pairetto: 2 anni e 6 mesi di inibizione
  • Tullio Lanese: 2 anni e 6 mesi di inibizione
  • Claudio Lotito: 3 anni di inibizione e 40.000 euro di ammenda
  • Fabrizio Babini: 1 anno di inibizione
  • Adriano Galliani: 1 anno di inibizione
  • Gennaro Mazzei: 1 anno di inibizione
  • Claudio Puglisi: 1 anno di inibizione
  • Gianluca Paparesta: 3 mesi di inibizione



Prosciolti gli arbitri Paolo Tagliavento, Paolo Bertini, Domenico Messina e Pasquale Rodomonti. Un difetto di giurisdizione della Commissione è stato rilevato per l'ex designatore arbitrale, Paolo Bergamo.
(Tratto da Wikipedia)

Sono passati ormai quattro anni da quel triste giorno, un giorno che tutti gli Juventini ricorderanno come quello della morte di un loro caro….il giorno più triste nella vita di qualunque sportivo fedele ai colori bianconeri.
Già da allora, però, molti erano i dubbi legati alla vicenda, a partire dalla gestione dell’iter processuale (ricordiamo i tempi ristrettissimi pur di arrivare a sentenza entro 15 giorni, l’eliminazione di un grado di giudizio, il divieto di portare prove a discolpa degli imputati) fino alla vicinanza con gli ambienti nerazzurri del commissario straordinario della FIGC, Guido Rossi.
Da allora si sono succeduti pareri ed opinioni in serie ma, fatto salvo alcune rare eccezioni, nessuno si è mai posto il problema: MA FU VERO ILLECITO ??
A rileggere le deposizioni dei testimoni finora sfilati al processo di Napoli (procedimento penale a carico di Moggi & C. per associazione a delinquere) qualche dubbio affiora (almeno nelle menti di chi non è accecato dall' astio verso la Juventus); e la scoperta da parte del collegio difensivo di chiamate di tenore simile, se non peggiore, di quelle tra Moggi ed i designatori Bergamo e Pairetto, nonché la “confessione” del Ten. Col. Auricchio, che ammette candidamente di non aver “attenzionato” gran parte delle partite incriminate, ma di essersi limitato a copincollare i tabellini della Gazzetta (a volte anche sbagliando, come nel caso dell’espulsione, MAI COMMINATA, al giocatore del Parma Morfeo – o come per il risultato di alcune gare, su tutte Juve-Sampdoria, partita che perdemmo ma che venne archiviata come vinta grazie alla complicità degli arbitri) dovrebbero, quantomeno, far nascere degli interrogativi.
Quindi, dopo questi quattro anni cosa è cambiato ???
Ad oggi risulta evidente che:
- Moggi non era il solo a parlare e a discutere di griglie con i designatori. (L'unica griglia che Moggi confrontò con Bergamo è del 9 febbraio 2005. Prima di quella data i carabinieri avevano potuto ascoltare Facchetti grigliare con Mazzei e Bergamo il 25 e il 26 novembre 2004).
- Non esistono chiamate di Moggi ad arbitri come era per Meani e come abbiamo scoperto essere anche per Facchetti con De Santis.
- Non esiste un'intercettazione con Moggi che chieda a Pairetto se l'arbitro sia stato messo in forma (Pairetto-Facchetti), o di smuovere lo score da 4-4-4 a 5-4-4 (Facchetti-Bergamo e Bergamo-Bertini)
- La Juventus non era l’unica ad omaggiare arbitri e/o designatori con biglietti e magliette.
- Paparesta, che danneggiò pesantemente la Juventus in quel di Reggio Calabria, E CHE NON FU MAI CHIUSO NEGLI SPOGLIATOI DEL GRANILLO (come da richiesta archiviata dalla Procura di Reggio Calabria perché il fatto "non sussiste"), la settimana successiva diresse un importante incontro di B per tornare ad arbitrare la massima serie la domenica ancora successiva, mentre Racalbuto, accusato di aver favorito la Juventus in Roma-Juventus 1-2 del 2005, FU FERMATO PER BEN 8 GIORNATE.
Di elementi emersi ce ne sarebbero ancora molti altri, ma per iniziare credo possa già bastare quanto fin qui riportato: SOLO questo potrebbe essere sufficiente a far riaprire un processo sportivo che ancora grida vendetta, per come è stato gestito e per lo scempio che si è commesso in nome di una giustizia che, se potesse, si toglierebbe la benda dagli occhi per stringerla al collo di qualcuno…