Le perle dei tifosi dopo Orgogliosi-Usurpatori

Navigando nelle piazze mediatiche ho letto i commenti di amici, del "riaperto" forum j1897.com, relativi alla "madre di tutte le partite" che dicono quanto grande è l'Orgoglio dei giocatori e dei tifosi della Juve. Un orgoglio ed una fierezza che si trasmette come il DNA con l'amore per quella maglia. Tralascio i tanti commenti di chi rileva come "Se questo orgoglio lo avessero anche in società...". Come dargli torto leggendo continue dichiarazioni dove i ruoli con l'Inter si invertono e prevale un "buonismo" da perdente, quasi da sottomessi a qualsiasi accusa venga mossa (anche ad un nostro giocatore come Pavel Nedved). Ma parliamo di noi "amanti", di quello che ho letto.

Furino1945 informa che Crosetti su Repubblica parla di Orgogliosi contro Usurpatori e degli striscioni calati dalle curve. Ad una anno dalla propagandistica "operazione onestà", promossa in quel di Milano, qualcuno ironizza sull'usurpazione. Furino1945 scrive anche: "Prendo quell'Orgogliosi e lo appiccico sulla maglia di Buffon e Nocerino, Del Piero e Chiellini, Camoranesi e Palladino: la Juve che era, che è e che sarà; la Juve dell'orgoglio. L'orgoglio è qualcosa che non si compra un tanto al chilo; non ha il passaporto che mandi Oriali e ne stampano uno che sembra vero. L'orgoglio a chi era in campo ieri sera lo dava la maglia che indossava e la sua storia. Tutta quella storia, anche le pagine degli ultimi anni che in tanti hanno cercato di infangare, vale più di mille vittorie per chi scende in campo e per chi li segue con passione.Quella storia è la nostra Juventus e non potranno rubarcela mai."

Il nostro Kefeo aggiunge: "Ieri sera si è detta l'ennesima verità su calciopoli: con i brandelli della Juventus di Capello (solo Buffon all'altezza di quella Juventus ieri sera) abbiamo fermato la più forte, a detta di tutti, Inter degli ultimi vent'anni. Serve altro?" (Cobolli stesso non smette di definirla una portaerei n.d.r.)

Ma le due perle sono dell'utente Inunmondoche: "La verità è che Mancini protesta sempre, l'Inter protesta sempre, sempre si sente derubata, sempre ritrova con noi il suo complesso di inferiorità. Per la verità questo complesso deve essere venuto anche a qualcuno dei nostri, più in sede che sul campo a dire il vero. Poi basta un giocatore che un giorno disse: "quelli con noi se la facevano sempre addosso" e quelli ... se la fanno addosso per davvero. E a lui bastano 10 minuti. Dieci minuti non di cuore ma di orgoglio e personalità, 10 minuti di: "ma vi pare che noi perdiamo da questi?". Dieci minuti di superiorità morale. Da un ragazzo un pò sbruffone, sempre sottovalutato, pagato un paio di milioni che è un vero campione: Mauro German Camoranesi. E' toccato a te ed è giusto. Perchè ieri era la partita di quello che è un pò fdp, non dei poeti, non dei lavoratori, ma dei capitani di ventura. Come Moggi."

La seconda perla di Inunmondoche:

Ogni anno ne scopriamo una nuova.
Moratti ci insegna. E Mancini ci insegna.
Insegnano calcio e onestà.
Pare non ne abbiano tutti i diritti. Ma tant'è.
Mancini si esprime nel dopopartita.
Moratti esterna tre volte al giorno per i successivi cinque. Ordine del medico.
Mancini dice che tutti quei fuorigioco, insomma, è una roba poco chiara.
Ecco spiegato il motivo dei suoi disaccordi con Sacchi quando vestiva il numero dieci.
Mancini non capisce come i suoi giocatori siano finiti tante volte in fuorigioco.
Moratti spiega: il guardalinee è eccessivamente bravo.
E' bravo. Ma sbaglia un fuorigioco piuttosto semplice.
Iaquinta sta un metro prima dell'ultimo uomo nerazzurro.
Iaquinta entra in area e viene atterrato.
Viene fischiato fuorigioco.
Peccato non sia successo, che so, a Cruz.
Ma non perchè sono juventino. Perchè avrei voluto un'altra lezione da lei, Moratti.
Lei già mi insegna che per vedere un fuorigioco su un calcio piazzato bisogna essere eccessivamente bravi.
Neanche fosse un'azione in movimento.
La vede la barriera, Moratti? E' facile: se la barriera sta ferma e c'è qualcuno davanti, allora è fuorigioco.
A me sembra facile. Ma forse ha ragione lei. O il campione di pianto libero Cambiasso.
Il fuorigioco però è il meno.
Si è fatto male Figo. Ma mica da solo.
E' stato Pavel Nedved che lo ha proditoriamente azzoppato.
Le immagini mostrano che il nostro Pavel voleva prendere la palla.
E ci riesce anche. Commette fallo.
Ma le sue buone intenzioni sembrano dimostrate.
Macchè, preterintenzionale. Galera. Non è un campione.
I campioni invece, secondo me, si menano con i campioni, non intimidiscono i ragazzini.
Se Figo rischia di spaccare una gamba a un povero soldatino russo, rimane un campione.
Se Materazzi attenta dentro e fuori dal campo alle carriere altrui, rimane un campione.
Se sputi, randelli, intimidisci ma hai la maglietta dell'Inter, rimani un campione. A proposito di intimidazioni. Mi siete piaciuti.
Come ai vecchi tempi.
In quindici ad assalire l'arbitro per un'ammonizione. Ammonizione poi scongiurata da Ranieri.
Noi le ammonizioni le abbiamo accettate serenamente, anche quando ritenute eccessive.
Ma, forse avete ragione, non è la maniera di comportarsi.
Me ne vado con tante buone cose imparate anche dopo questa partita.
Sull'onestà.
Sulla lealtà.
Sulla giustizia.
Sulla verità.
Una splendida riedizione di tutti gli ultimi Juventus-Inter.
E anche Inter-Juventus.
Una riedizione di Calciopoli, finanche.
O forse no.
Perchè lì avete vinto.
O forse sì.
Noi aspettiamo che inizi il secondo tempo.
E che entrino in campo i Camoranesi.