E' arrivato il gran giorno, finalmente.
Il nostro Inocente Palumbo, noncurante della vigliacca persecuzione governativa che sta subendo, ci ha mandato un pezzo molto commovente, nel quale introduce i temi sportivi principali del gruppo A, che comprende l'odierna sfida inaugurale tra i padroni di casa e il Messico, con encomiabile amor patrio. Nonostante tutto.
Per la historia, meterémo il sombrero al mundo.
Esportate la mafia, trucàte i campionati, nei vostri ristoranti mexicani cucinate delle combo fajitas chi fanno schifo. Tre indizi fanno una prova: siete sporchi. Bedrèmo si l'ondata de freschezza y trasparénsa sgorgate da la sorgente nerasùrra del mio amico fraterno Massimo Moratti riuscirà a lenire el dolore per il male chi avete fatto. Certamènte il titulo mondiale del 2006, con in mezzo tanti di quéli là chi sapiàmo, è stata una pagina brùta, brutìsima ne la historia de la Copa.
Avrei potuto non venire, qui en Sudafrica. El risultato de 2-1 por el Mexico ne l'amichevole de la semana pasada è como una senténsia del mio amico Pino: sciùsta, obietìva, una senténsia chi annienta i finti forti mostrando ai corrotti e ai trufatori lo che sono veramènte. Fantàtico. Ora, se el calcio non è una opinone, è non lo è, el titulo mondiale andrèbe de dirìto al Mexico. E' claro. L'Italia è campione del mundo in càrrica, el Mexico l'ha batùta. El Mexico è la esquadra più forte del mundo.
Ma el mundo non è sciusto. Il male è sempre in aguàto, a partire dal fuso orario. Guardate i gironi, contra al Mexico giocheranno i padroni di casa del Sudafrica, la Francia e l'Uruguay. Rispèto a l'ora de Greenwich, rispetivamènte zero, zero e cinque ore de diferénza. E il Mexico? Nove. Un agguato in piena rrégola al dirìto del popolo mexicano de vedere le partite a l'ora comoda, con due partite a le 7 del mattino e una a le 4.30, sempre del mattino. El solito modo dei potenti di sabotare le rrègole del gioco, l'arte de tramare ne l'ombra per escrivere parole false ne lo libro de la historia.
Sarà, fin da subito e come siempre, una batàglia contra tutto e tutti. Ma io vigilerò, perché quéto è il mio destino, quéta è la mia missione.
Viva Mexico, oh suelo bendito de Dios!
Inocente Palumbo
Grazie ancora Inocente.
La tua battaglia è idealmente anche la nostra, siamo fieri di averti tra di noi. Tanto più in un momento in cui in redazione giungono notizie che ci lasciano sgomenti. Dovete sapere, infatti, che l'inviato per il gruppo B, il collega nigeriano Onyachi Karim Yussum, che avevamo accuaratamente selezionato e contavamo di presentarvi oggi, a sole tre ore dalla partenza dell'areo per il Sudafrica, e a un solo giorno dal primo match da commentare, è stato proditoriamente neutralizzato da un probabile complotto ordito ai nostri danni da invidiose testate web concorrenti. Tutto quel che siamo riusciti a sapere, lo dobbiamo a uno scarno trafiletto tratto da "Il Mattino di Padova".
Ieri notte intorno alle quattro, in Vicolo Corto, in zona stazione a Padova, il pubblicista free-lance Onyachi Karim Yussum è stato arrestato in flagranza di reato, per atti osceni in luogo pubblico e resistenza a pubblico ufficiale. Secondo quanto trapelato dalla Questura di Padova, sembra che Karim sia stato sorpreso nel bel mezzo di un rapporto sessuale con un trans del suo giro conosciuto con il nome di "Wanda", al secolo Astrid Dinha de Fiquinha, 22 anni, brasiliano, con cui stava verificando il corrispettivo ottenuto da Wanda per le sette prestazioni consumate nella giornata. I gemiti e le urla di dolore di Wanda e gli insulti gridati da Onyachi mentre percuoteva il suo protetto (sembra che i conti non tornassero...) hanno svegliato la comunità cinese stipata negli angusti appartamenti della zona che ha poi dato l'allarme chiamando la centrale operativa dei carabinieri. La Questura non entra nei dettagli di quello che è successo con l'intervento della forza pubbblica, ma da fonti ufficiose pare che Onyachi prima di ricevere il foglio di via per tornare in Nigeria (è pure clandestino!) stesse cercando invano di alleggerire la propria posizione continuando a ripetere: "io amico di juventinovero, io fratello nero di amico negro di juventinovero".
Ma per fortuna la vita e il calcio must go on, e il nostro Dream Team di inviati trabocca di veri fuoriclasse del notebook.
A raccontarci le imprese delle compagini del gruppo D, e in particolare della Germania, la sua Nazione d'elezione, siamo riusciti ad assicurarci la collaborazione di uno dei più promettenti articolisti di Hannover: Raulito de Tresestrellas y Guayavita Alosotros.
Questo è quanto lui ama far sapere di sé:
Presentacion (Buscando un trabajo)
Hola Director de Ju29rdad,
No soy periodista profesional pero amo Italia y tu equipo blanco y negro, si no tienes dinero por el boleto, me pongo en la balsa y me voy solo en mi tierra original por escribir de fùtbol... Gracias
Raulito de Tresestrellas y Guayavita Alosotros, sposato con Inge Mueller conosciuta a "Las Playas del este" (Playa de Santa Maria del Mar) nell'aprile del 2004. Colpo di fulmine tra il meticcio dagli occhi scuri e la ricca bionda con le efelidi. Trasferitosi ad Hannover grazie all'amore di Lei ed al proprio opportunismo il bel mulatto si è innamorato del calcio mai visto prima in TV anzi, mai visto proprio una TV non avendola mai avuta nel solar dove abitava all' Habana Vieja. L'esperienza della cavalcata azzurra ai mondiali 2006 l'ha esaltato a tal punto che ha tifato Azzurri dalla seconda partita in avanti, la gomitata di De Rossi all'americano Mc Bride sembra esser stata la scintilla di questo grande amore. Per un amore che inizia, un altro finisce, il matrimonio con la teutonica moglie è terminato nello stesso momento in cui Del Piero ha scagliato la palla nel sette al 121mo minuto di Germania Italia gettando nello sconforto l'intera nazione, tranne tutti i Turchi ed un Cubano che ha festeggiato con un sigaro, un trago de Rom Caney y una otra chica, Italiana. Ju29ro.com ha deciso di dare asilo giornalistico a Raulito che seguirà con gioia e nostalgia la nacional de Alemania in Sud Africa, con un occhio di riguardo al Ghana dei fratelli neri ma con un angolo di azzuro nel cuore.
