Il 29 maggio, per la memoria, per l'onore e per la maglia

Tifosi JuventusOrmai ci siamo. Tra due giorni sarà il 29 maggio. Per ognuno di noi juventini, sarà finalmente il momento di far vedere nella pratica, al di là della dichiarazioni di intenti, quanto davvero amiamo quella maglia e i suoi valori, quelli che, almeno a parole, ognuno di noi mette al di sopra di tutto.

Per la memoria.
Sabato 29 maggio ricorre il venticinquennale della tragedia dell'Heysel. Quella sera, quella maledetta sera, a Bruxelles morirono 39 persone. La loro passione e il loro amore per la Juventus li avevano portati a trovarsi, inconsapevolmente ed incolpevolmente, nel posto sbagliato al momento sbagliato; nel lato sbagliato di uno stadio sbagliato, accanto alle persone sbagliate. La barbarie e la follia omicida di un gruppo di delinquenti inglesi hanno avuto la meglio su quella passione e su quell'amore che avevano portato i nostri ad essere lì.
Sono passati venticinque anni. Ma il ricordo delle 39 vittime è ancora vivo, e la ferita è ancora aperta: non potrà mai cicatrizzarsi. Almeno per noi. Noi che saremo lì, a Torino, per ricordarli degnamente, tutti insieme, come non è mai stato fatto in passato.
Per troppo tempo, in troppi hanno cercato di dimenticare (e di farci dimenticare) quella tragedia. Già da alcuni anni, sul sito ufficiale della società Juventus F.C., non si trovano più riferimenti a quella tragedia, quasi che la si dovesse nascondere. Ancora oggi, nel nuovo stadio in costruzione (così come in quelli precedentemente utilizzati) nulla di ufficiale è previsto in memoria di quei 39 innocenti.
Finalmente, in quest'occasione, anche la Juventus ha deciso di onorare e ricordare le vittime: una commemorazione in sede e una messa solenne, con la presenza di alcuni dei campioni di allora. Saremo in chiese diverse, ma uniti nella memoria.
Il Liverpool, a pochi giorni di distanza dall'anniversario della tragedia dell'Heysel, ha onorato nel proprio stadio la memoria delle 39 vittime della furia degli hooligans con una targa, che è stata posta all'ingresso della tribuna del Centenario, alla presenza di rappresentanti dei due club. Nel giorno dell'anniversario, una delegazione inglese sarà a Torino per partecipare all'evento commemorativo organizzato dalla società bianconera.
Da parte nostra, in occasione della manifestazione del 29 maggio, invieremo al Sindaco di Torino e ad Andrea Agnelli, neo-presidente della Juventus, una comunicazione, supportata da una petizione, riferita alla prossima intitolazione (già deliberata dalla Commissione Toponomastica nel luglio 2009) alle vittime dell'Heysel di un giardino/piazza, situato davanti al nuovo stadio. Oltre a sostenere l'iniziativa, meritevole di maggiore pubblicizzazione, e ad auspicarne la pronta realizzazione, riteniamo che anche la Juventus F.C. debba attivarsi, posizionando all'interno del nuovo stadio almeno una targa commemorativa con i nomi delle 39 vittime.

Per l'onore.
Dopo quattro anni disastrosi, c'è finalmente un nuovo gruppo di professionisti a dirigere la Juve. Un gruppo con a capo, in qualità di presidente, Andrea Agnelli, figlio del Dottor Umberto: un nome importante, che sta già facendo i primi passi verso la ricostruzione della società.
Un positivo cambio di rotta è sicuramente quello rappresentato dall'esposto nel quale la Juventus chiede alla Figc, oltre al deferimento di chi si è comportato slealmente, la revoca dello scudetto 2006, vinto sul campo ed assegnato ad altra squadra: è un inizio incoraggiante. Ma deve essere solo l'inizio di un percorso che dovrà portare la Juve a richiedere la revocazione delle sentenze sportive di Calciopoli, e a riprendersi tutto ciò che le è stato ingiustamente sottratto. Quattro anni fa, la Juventus è stata condannata per un illecito non esistente nel codice di giustizia sportiva, sulla base di atti di indagine che sembrano essere stati ritagliati su misura, trascurando nel contempo gravissimi comportamenti altrui rimasti celati fino ad oggi. E nessuno (o quasi) ha detto o fatto nulla per rimediare a tutto questo.
Ci aspettiamo molto dal nuovo presidente, al quale chiediamo a gran voce di assumere un impegno preciso nella direzione di ristabilire la verità e di far sì che la Juventus possa riprendersi la propria storia. Noi ci siamo.
Le vicende di questi anni ci hanno feriti, ma non ci hanno abbattuti. Il Popolo Bianconero è orgoglioso della propria identità, della propria storia e della propria gloria, e chiede, a chi guida e rappresenta la Juventus in campo e fuori, di mostrare lo stesso orgoglio, lo stesso rispetto e lo stesso amore per i colori bianconeri.

Per la maglia.
Mai come questa volta, è importante esserci. Conta esserci. Esserci, come concreta testimonianza di unione, al di là delle differenze, reali o presunte, e dei distinguo. Esserci, perché la possibilità di unire tutto il Popolo Bianconero vale un piccolo sacrificio. Esserci, in nome della nostra passione, dei nostri morti, dei nostri sogni, del nostro amore per quei colori. Esserci, perché il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro ce lo chiedono. Non possiamo mancare.
Ci saranno le famiglie e i bambini accanto agli ultras, i tifosi comuni accanto ai bianconeri del mondo dei media, dello sport e dello spettacolo, i club e le associazioni, i forum, i siti e i blog, i giornali, le emittenti radio e tv: tutti dobbiamo far sentire la nostra voce.
Sarà con noi anche la tv belga, che sta realizzando alcuni servizi sull'Heysel, da mandare in onda sui canali nazionali.

Il programma della giornata.
A Torino, il 29 maggio, ci troveremo alle 10,30 presso la chiesa di Santa Rita, in piazza Santa Rita, nei pressi dello Stadio Olimpico.
Alle 11 inizierà nella cappella della chiesa di Santa Rita la messa di commemorazione, in ricordo delle nostre vittime di Bruxelles.
Al termine, ci trasferiremo in piazzale Caio Mario, davanti alla Fiat Mirafiori, dove è previsto il ritrovo per chi parteciperà alla manifestazione.
A partire dalle 14 circa, alcuni di noi, famosi e non, parleranno, dal palco appositamente allestito, del passato e del futuro della Juve.
Ovviamente, l'Heysel, Calciopoli e il futuro della nostra Juve saranno gli argomenti guida degli interventi.
Intorno alle 15-15,30, partirà la marcia pacifica che, attraverso un percorso già autorizzato, arriverà alla sede della Juventus in corso Galileo Ferraris.
Ci auguriamo che il civile corteo, una volta arrivato nei pressi della sede della Juventus, possa ricevere la gradita visita di qualcuno che rappresenti il futuro della società stessa.
La conclusione della manifestazione è prevista intorno alle 18.

Citando OrgoglioGobbo, la conclusione non può che essere:
NON TRADIRE LA TUA FEDE, NON TRADIRE LA TUA MAGLIA!!!

Ju29ro.com seguirà direttamente la giornata attraverso una cronaca in diretta, a cura degli inviati partecipanti.