E non riescono a godere...

MaterazziDopo 45 anni finalmente l'Inter riesce a vincere la Coppa dei Campioni: ora finalmente Moratti potrà attaccare le fotografie con il trofeo vicino a quelle di suo padre Angelo. Ora potranno finalmente dire di avere più Coppe dei Campioni della Juventus, oltre a poter dire di non essere mai stati in Serie B perché sono gli "onesti". Ora potranno dire che nessuna squadra "italiana" era mai riuscita a vincere tutte e tre le competizioni contemporaneamente, la famosa tripletta, ora potranno finalmente dire tutto questo e non solo alla Juventus ed ai tifosi juventini, ma anche a quelli milanisti, i più titolati al mondo, ed ai tifosi romanisti, protagonisti della rincorsa in campionato (nun è successo n.d.r.).

Ed invece non ce la fanno: 45 anni di purgatorio Europeo e qualcosa di meno in Italia, le lacrime di Ronaldo, le implorazioni di Materazzi ai laziali, i retropassaggi di Gresko, le risse in Champions League hanno lasciato il segno. Invece di godere, cercano di imporre agli altri di guardare avanti e poi loro stessi si guardano alle spalle. A partire dall'ex giocatore Marco Materazzi che, nel tentativo di togliersi un sassolino dalle infradito da panchina, tenta di sfottere la Juventus chiedendo se rivogliamo anche questa (la Champions League appena vinta, riferendosi alla richiesta della revoca scudetto, n.d.r), fino ad arrivare al massimo esponente, al Presidente Sperperon de Sperperoni che, a domanda di Luigi Pardo di Sky sul Presidente spendaccione e non vincente, risponde che non vinceva per colpa di chi ora è sotto processo a Napoli! Andiamo Presidente, se proprio vuole ringraziare qualcuno, chiami Trapattoni, che è l'unico che ha fatto vincere uno scudetto senza ombre all'Inter quando Lei ancora spendeva i soldi da un'altra parte.

Niente, non ce la fanno a godere, tutte le scoppole prese nell'ultimo decennio, compresa quella recente del 2 a 1 a Milano, rimediata dai resti della Juventus della Triade, continuano a rodere; non basta essere sul tetto d'Europa, vogliono cercare di infierire e calpestare oltremodo, cercano, ma senza riuscire. Io non so se qualcuno in Corso Galfer inizierà a rispondere a questi gentiluomini con la bile al gargarozzo, e poco mi importa, so solo che non riescono a godere di qualcosa di unico che, tra un rigore contro non dato, o forse erano sei, e il mattatore della finale comprato trattando con un presidente inibito, sono finalmente riusciti a portare a casa. Nel dubbio, rispondo io.

Lo volete un consiglio? Lasciate stare i falò, lasciate stare i cingalesi che vendono la maglietta dell'Inter, divertitevi invece, sollevate la coppa e fatela vedere a tutti con orgoglio, almeno i vostri tifosi ci crederanno, e dimenticate chi vi ha insegnato come si vince giocando a calcio e come si deve festeggiare. La Juventus tornerà, e tornerà per battervi sul campo, come ha sempre fatto, checché ne dicano ex giocatori, Presidenti per bene e soci in affari. Non vi resta che festeggiare con l'amaro in bocca per aver perso il condottiero a cui l'Italia faceva schifo, il condottiero che l'anno prossimo vi troverete di fronte per ricominciare il vostro nuovo ciclo dei 45 anni.