Un Trillo da Corso Agnelli/10

stadioEsonerare Ferrara sarebbe sbagliato per una sola ragione, ovvero perché sancirebbe la vittoriosa conclusione della risibile campagna promossa da Lupo De Lupis Paolo De Paola, l'ex vice direttore della Gazzetta dello Sport ai tempi di Calciopoli e attuale direttore di Tuttosport.
Certo, la scelta di Ferrara è da imputare interamente alla dirigenza incapace di dirigere del duo Jean-Claude Blanc-Alessio Secco e quindi criticabile a prescindere. Ma, proprio per questo, un giornale degno di tale nome dovrebbe avere il coraggio di puntare l'artiglieria pesante contro il bersaglio grosso, anziché lavorare ai fianchi un uomo che, comunque andrà a finire la sua storia, avrà già da fare i conti con una carriera praticamente abortita e bruciata senza mai cominciare.
Il rovescio della medaglia, però, ragionando al di fuori delle edicole, francamente rende impossibile trovare ancora delle giustificazioni e un senso alla permanenza di un allenatore che non è riuscito, nell'arco di sei mesi e di un intero girone di campionato, a dare uno straccio di credibilità alla propria squadra. Oltre al nulla tecnico-tattico, radio cazzi degli altri sostiene che a Vinovo volino spesso e volentieri paroloni e scapaccioni, e questo - più ancora dei pessimi risultati di gioco e classifica - non è uno scenario accettabile.
Vista la mancanza di alternative credibili per l'innesto di una nuova guida a metà gennaio, oltre all'ennesima conferma di essere diventati la nuova Inter che una mossa simile significherebbe, chiedo almeno che la conduzione tecnica della Juventus venga affidata, da qui a maggio, al vice Maddaloni. Liberarmi dai vincoli affettivi che il passato di Ferrara mi impone, infatti, mi darebbe almeno modo di insultare senza freni anche il mister, dato che con Melo e compagnia sono già a buon punto da settimane, davanti a prove indecenti per assistere alle quali ho anche avuto lo stomaco, la scorsa estate, di sborsare quasi quattrocento euro.
In quanto a ieri sera, faccio notare che l'ultima volta che gli Eterni Impuniti (copyright Emilio Cambiaghi) ci avevano rifilato tre pere a zero a Torino era stato nella primavera del 1991; sulla nostra panchina sedeva Gigi Maifredi, di fronte c'era un Milan che a paragonarlo a questo ci si beccherebbe una denuncia e, nonostante ci sia ancora chi ritiene l'annata 1990/1991 la peggiore della nostra storia recente, allora eravamo - lo ribadisco - a fine stagione. Nel campionato di grazia 2009/2010, al contrario, per aggiornare al ribasso pagine e pagine di record negativi ci sono state sufficienti le prime diciannove partite. Mezzo torneo.
A questo punto viene seriamente da domandarsi a cosa servirà, tra poco più di un anno e mezzo, inaugurare uno degli stadi più chic d'Europa, se a giocarci dentro sarà questa nauseante e patetica creatura che, fino al 2006, portava con un certo orgoglio il nome di Juventus Football Club. Trovare un accordo con il comune di Venaria e Nordiconad per un ampliamento della superficie commerciale, penso, potrebbe essere una buona via d'uscita per evitare di buttare altri cento milioni nel cesso, dopo i circa settantacinque già dati in pasto alla rete fognaria per Amauri, Felipe Melo e Diego.

Insomma, signori dello sfascio, fin che siete in tempo: via quelle tribune, e dentro gli scaffali del detersivo. Per contenere il nulla, uno stadietto piccolo come il Comunale di oggi basta e avanza.