Top of the Blog /3

top of the blogViaggi, miraggi e illusioni 

Dietro un miraggio c'è sempre un miraggio da considerare, come del resto alla fine di un viaggio c'è sempre un viaggio da ricominciare. (Francesco De Gregori, Viaggi e Miraggi)

"Ehi ciurma! Terra in vista!". Ecco il momento più atteso e agognato da tutto l'equipaggio del brigantino: qualcuno, finalmente, vede la terra dopo mesi di navigazione.
Questo è il momento in cui tutti ripongono le speranze per una vita migliore una volta rientrati a casa.
Una nuova terra da visitare e da esplorare, ma anche giorni di relativo riposo in cui tutti potranno rifocillarsi con cibo fresco.
Riposo relativo, certo. Gli esporatori della Compagnia dovranno valutare se nella "nuova terra" vi siano risorse minerarie che, se scoperte, renderanno un ricco premio anche all'equipaggio.

Quando le cose non vanno per il verso giusto, forse, il momento più delicato: tutti devono ritrovare nuove motivazioni per andare avanti nella navigazione. Tutti dovranno dimenticare, per l'ennesima volta, la speranza che si è trasformata in illusione. Un nuovo viaggio già attende: dimenticare e ricominciare.

Questo probabilmente pensavano gli ufficiali, di uno dei momenti più importanti della vita nel brigantino. Duro accettare la realtà dopo essersi illusi che, grazie alle nuove scoperte, la vita sarebbe cambiata!

Così, anche nel calcio, i tanti tifosi juventini che accettarono di espiare i "peccati immaginari" devono avere avuto un brutto risveglio nel vedere come sia bastata un'azione dubbia contro la Lazio, per far rinascere i peggiori sentimenti antijuventini: "La Juve vince con gli aiutini" diceva per esempio Emanuele Gamba su Repubblica. Ne parliamo nel nostro pezzo "Tre immagini e una gamba".

Allo stesso tempo sarà stato un incubo vedere la partita con il Barcellona per gli interisti: dominio imbarazzante dei catalani, sembrava quasi un allenamento dove i blaugrana provavano gli schemi d'attacco. Duro da accettare, quando, da anni, i giornalisti italiani spergiurano che la corazzata Inter è una delle più forti squadre d'Europa. Inoltre c'è l'aggravante: il mago portoghese sparla di grande partita difensiva (sic). Insomma dell'altro oppio per gli interisti.
Noi abbiamo ripescato un Mourinho d'annata che criticava aspramente il Tottenham per aver giocato una partita difensiva contro il suo Chelsea. Cosa avrebbe detto della partita con l'Inter, se fosse stato lui il tecnico del Barcellona?

Infine le romane. A Roma vivono nell'illusione di essere una grande piazza calcistica. Forse per la gloria dei Cesari o chissà, per la magnificenza dei suoi Papi. Ma per fare grandi squadre non basta il blasone (immenso, in questo caso) della città: ci vogliono i danari.
Roma e Lazio, a tale proposito, sembrano avere qualche problema: la Sensi continua a giocare una partita difficilissima per la ristrutturazione del debito, con Unicredit, al fine di avventurarsi nella costruzione dello stadio di proprietà; Lotito, addirittura, per costruire quello della Lazio ha presentato un piano per ottocento milioni di euro, che oltre allo stadio prevede la costruzione di un qualcosa che assomiglia a una media cittadina di provincia. Noi ne parliamo nel pezzo "Stadiopoli romana".

Al prossimo Sabato!