Pagellone stagionale

Di solito a fine stagione, soprattutto se si sono ottenuti grandi risultati, è facile lasciarsi andare a valutazioni anche troppo entusiastiche. Non in questo caso. Abbiamo cercato di evitare di farci influenzare da valutazioni personali o dalla prestazione nella singola partita, tenendo invece conto dei voti assegnati in ognuna delle gare disputate e del contributo oggettivo dato in campo dai diversi giocatori nell'intera stagione. Per ognuno, riportiamo le presenze, i minuti giocati, le reti segnate e/o subite e il voto finale.
 
n.1 Buffon (47, 4260, -32) voto 8,5.
Impressionante per continuità di rendimento e attaccamento alla maglia. Appare ancor più reattivo e convincente di quando aveva 10-12 anni di meno. E sa trasmettere, da vero capitano, la stessa sicurezza all'intera squadra. E' ritornato ad essere ciò che è stato per anni: semplicemente, il migliore al mondo.
n.10 Tevez (48, 4029, 29) voto 8.
Giocatore straordinario, ha vissuto quest'anno forse la migliore stagione della sua carriera. Impareggiabile goleador, ma anche rifinitore, trequartista. Un numero 10 che ha la capacità di sacrificarsi e di lottare su ogni pallone. Leader in campo ed esempio, non solo per i compagni di reparto. Grazie, Carlitos.
n.8 Marchisio (52, 4338, 3) voto 8.
Stagione giocata costantemente a livelli elevatissimi, tanto come regista (in luogo di Pirlo) quanto come mezzala. Ha tutto ciò che si può chiedere ad un centrocampista moderno. Visione di gioco, qualità e quantità, sempre nel vivo dell'azione a dettare i tempi alla squadra. Era il principino, ora è un re.
n.19 Bonucci (52, 4695, 4) voto 7,5.
Il giocatore più impiegato in stagione. Solido e sempre pronto a rilanciare l'azione, tanto nella difesa a tre quanto in quella a quattro. Per alcuni sarebbe dovuto essere il punto debole della retroguardia bianconera: ne è invece stato il punto di forza, arricchendo le sue prestazioni con alcune reti importanti.
n.9 Morata (46, 2313, 15) voto 7,5.
Il giovane, proveniente dal Real Madrid, ha saputo aspettare il suo momento e si è conquistato la fiducia e il posto di titolare. Ha ripagato la fiducia concessagli a suon di prestazioni importanti e reti spesso decisive, soprattutto nella seconda parte della stagione, in particolare in Champions League.
n.6 Pogba (41, 3332, 10) voto 7.
Ancora una buona stagione, nella quale ha mostrato una volta di più le sue inimitabili giocate. Talvolta ha difettato in concretezza e continuità, ma sulle sue immense qualità tecniche nessuno può nutrire dubbi. Va anche detto che un infortunio ne ha limitato il rendimento nella fase finale.
n.23 Vidal (45, 3611, 8) voto 7.
Nella prima parte della stagione, i postumi di un infortunio (trascurato pur di partecipare al Mondiale 2014) ne hanno limitato il rendimento. Poi, col passare dei mesi, si sono progressivamente riviste delle prestazioni di sostanza, in linea con la fama del guerriero delle passate stagioni.
n.37 Pereyra (52, 2950, 6) voto 6,5.
Si è rivelato un prezioso jolly di centrocampo: mezzala, trequartista, esterno alto. Dopo alcune incertezze nelle partite iniziali, ha acquisito maggior sicurezza nelle giocate, facendo fruttare al meglio le sue qualità di accelerazione, dribbling, rifinitura. Una piacevole sorpresa.
n.26 Lichtsteiner (49, 3980, 3) voto 6,5.
Anche in questa stagione ha arato la fascia destra bianconera con continuità, anche da terzino, senza fermarsi praticamente mai. Inoltre, ha (ancora una volta) fornito un numero significativo di assist ai compagni. Non sempre lucido e preciso, ha compensato con la quantità.
n.3 Chiellini (45, 4000, 1) voto 6,5.
Peccato per le due finali: il rigore decisivo sbagliato a Doha e l'assenza per infortunio a Berlino. Per il resto, il solito guerriero che (anche se ferito) lotta, combatte e non si arrende mai. Dove non è arrivato con la tecnica, ha sopperito come sempre con sostanza, fisico e carattere.
n.15 Barzagli (17, 1189, 0) voto 6,5.
L'infortunio patito al Mondiale gli è costato buona parte della stagione. Al suo ritorno, ha dimostrato che nulla era cambiato. Che fosse impiegato nella difesa a tre o in quella a quattro, la sua solidità è stata quella di sempre, e ha contribuito a dare sicurezza alla squadra.
n.33 Evra (34, 3018, 1) voto 6,5.
Qualche difficoltà iniziale, dovuta anche alle differenze tra il ruolo di terzino e quello di esterno. Poi, col passaggio alla difesa a quattro, l'esperienza, la tecnica, la classe e la professionalità gli hanno permesso di diventare il punto di riferimento sul lato sinistro, non solo in difesa.
n.27 (da gennaio) Sturaro (15, 869, 1) voto 6,5.
Ha dimostrato fin da subito che il suo arrivo (in anticipo sul previsto) era ampiamente giustificato. Grandi prestazioni, anche in partite fondamentali, nelle quali ha mostrato tecnica, consistenza, caparbietà, carattere... raramente riscontrabili in un giocatore così giovane. Da Juve.
n.12 (fino a gennaio) Giovinco (11, 263, 2) voto 6.
Pur se poco utilizzato, ha comunque dato il suo contributo, soprattutto nelle prime partite di coppa Italia e in qualche occasione in campionato. Poi, ha preferito rinunciare e trasferirsi altrove, chiudendo la sua lunga esperienza in bianconero. Auguri.
n.21 Pirlo (33, 2662, 5) voto 6.
Non certo la sua stagione migliore. Ha però saputo essere ancora decisivo in diverse e svariate occasioni, e non solo sulle punizioni. Comunque vada, rimane la sensazione positiva derivante dall'aver ammirato con la nostra maglia un simile campione.
n.14 Llorente (45, 2701, 9) voto 6.
Iniziata la stagione da titolare, l'ha conclusa spesso in panchina. Non ha mai protestato, confermando di saper accettare le regole della squadra. Si è sacrificato molto in campo nel cosiddetto lavoro sporco, ma, in quanto attaccante, ha segnato davvero troppo poco.
n.5 Ogbonna (30, 2058, 0) voto 6.
Si è fatto trovare pronto nel prendere il posto, a turno, di ognuno dei titolari in difesa. Pur con qualche incertezza di troppo, rendimento decisamente migliore rispetto a quello della stagione precedente. Sarà sufficiente per la sua riconferma?
n.20 Padoin (35, 1867, 0) voto 6.
Sempre utile in qualsiasi ruolo, pur senza raggiungere livelli di assoluta eccellenza. Terzino destro o sinistro, centrocampista centrale o mezzala. All'occorrenza, ha saputo trasformarsi secondo le esigenze della squadra e le istruzioni del mister. Encomiabile.
n.4 Caceres (14, 1045, 1) voto 6.
Anche in questa stagione, gli infortuni l'hanno tenuto troppo spesso fuori squadra. Peccato, perché, quando lo si è visto, ha dato la sensazione di essere maturato molto, sia come centrale difensivo sia come terzino. Verranno momenti migliori.
n.30 Storari (10, 930, -8) voto 6.
Non può essere il titolare nella Juve, ma lo sarebbe in molte squadre di serie A. Ha vinto la coppa Italia, giocandola interamente da titolare e meritandola. Anche in campionato, ha dato il suo contributo quando era necessario.
n.11 Coman (20, 655, 1) voto 6.
Pur se ancora acerbo, ha evidenziato doti tecniche di prim'ordine. La qualità delle sue giocate merita di essere valorizzata con un minutaggio maggiore. Qualche errore di troppo, dovuto all'ingenuità. Merita che gli sia dato il tempo di maturare.
n.22 Asamoah (10, 882, 0) voto 6.
Un pesante infortunio lo ha tenuto lontano dal campo per tutta la seconda parte della stagione. Peraltro, a differenza di quanto accaduto negli anni passati, non aveva comunque impressionato nelle poche partite inizialmente disputate.
n.2 Romulo (5, 280, 0) voto 6.
Certamente sfortunato. Nelle poche occasioni in cui ha giocato, aveva dato delle impressioni positive sulle sue possibilità. Ma lo si è visto davvero poco: troppi infortuni.
n.32 (da gennaio) Matri (9, 453, 2) voto 5,5.
Ha saputo essere decisivo soprattutto in coppa Italia, in particolare nella finale. Grande maturità nell'accettare le gerarchie dettate dal campo. Un ritorno temporaneo, ma comunque positivo.
n.7 Pepe (16, 496, 1) voto 5,5.
Presumibilmente, la sua ultima stagione in bianconero. Una stagione senza acuti, vero. Ma è stato comunque davvero bello rivederlo in campo. Lo meritava.
n.17 (da gennaio) De Ceglie (2, 102, 0) s.v.
n.24 Vitale (2, 27, 0) s.v.
n.38 (fino a gennaio) Mattiello (3, 36, 0) s.v.
Non impiegati: n.34 Rubinho, n.39 Marrone, n.16 (fino a gennaio) Motta.
 
all. Allegri (57, 5190, 104-40) voto 8,5.
Il vero protagonista della stagione, proprio perché ha accuratamente evitato di proporsi come tale. Ha dimostrato di saper restituire leggerezza, convinzione e flessibilità ad un gruppo che appariva difficilmente migliorabile. Anziché imporre le proprie convinzioni, ha saggiamente fatto in modo che venissero progressivamente accettate, con pazienza, senza traumi, in punta di piedi. Non sappiamo se abbia convinto anche i "tifosi" che meno di un anno fa lo insultavano e fischiavano. Problemi loro.