La Juventus continua la marcia in campionato

Altro turno, altra vittoria per la Juventus di Allegri, che era chiamata a una difficile prova contro il Genoa di Gasperini. La paura che le fatiche psicologiche e fisiche della Champions potessero avere la meglio dei bianconeri era ben presente negli animi dei tifosi, ma fortunatamente non tra i giocatori.
La partita infatti è subito iniziata bene, con la Vecchia Signora a spadroneggiare in campo e a controllare la partita, così bene che Bonucci si è quasi perso nei suoi virtuosismi, dando palla a Niang di fronte a Buffon. Scampato questo pericolo, la Juventus ha letteralmente dominato il campo, schiacciando il Genoa nella sua metà campo con un pressing molto alto. Ed è proprio da una di queste azioni di disturbo che è nato il gol di Tevez: Pereyra recuperava una palla vagante, serviva Tevez che fintava di passare a Marchisio per poi buttarsi in area e punire Perin con una fucilata sotto la traversa.
Non male per un giocatore che era ritenuto grasso e il cui acquisto da parte della Juventus fu accolto con gioia dai tifosi milanisti, i quali dicevano: "Meno male, ci siamo scampati una bella gatta da pelare nello spogliatoio". Una reazione molto simile alla favola della volpe e l'uva, ma con molto più Maalox, per intenderci.
Il primo tempo poi sarebbe potuto finire anche meglio, se il tiro di Chiellini non si fosse stampato sulla traversa, e se col  Genoa non si dovesse sempre pagare lo strano pegno  di vedersi sempre negato almeno un rigore.
La ripresa è stata poi,  per i primi 20 minuti, la fotocopia del primo tempo, con la Juventus sempre in pressione alla ricerca del gol, fino ad arrivare al rigore, più cercato che subito, di Pereyra. Dal dischetto però Carlitos ha fallito la doppietta, e questo psicologicamente ha un pochino colpito i bianconeri, che hanno poi dovuto difendersi dalla crescente pressione genoana.
Fortunatamente però la difesa ha retto molto bene - un ottimo segnale per la squadra - ritrovando un gran Barzagli, autore di una chiusura  provvidenziale su Perotti verso fine partita.
Tre punti ottimi, che vanno a rimpinguare la classifica, e una prestazione ottima da parte della squadra, eccezion fatta per Llorente: il basco sembra in piena regressione, una marcia all'indietro che sembra decisamente più psicologica che fisica. Nel match ha avuto qualche buon guizzo ma, per fare un esempio, si è comportato meglio di lui Matri nei pochi minuti che ha giocato. Ed è un vero peccato che il bomber di Pamplona non riesca a tornare quello dell'anno scorso, o anche solo quello di inizio anno, lo stesso che nella partita di ritorno di Champions contro l'Olympiakos era riuscito, entrando al posto di Morata, a dare una sferzata alla manovra d'attacco, riuscendo anche con un po' di fortuna a trovare il gol del momentaneo 2-2.
Il campionato va ora in pausa per lasciare spazio alle Nazionali e la Juventus può godersi un meritato +14 in campionato. Una Serie A che, ad ora, riserva molta più bagarre nelle retrovie, con la Lazio a insidiare la Roma e il Napoli a cercare di non perdere contatto con il treno della Champions. O almeno, questo è quello che vogliono farci credere i media per mantenere vivo un campionato che, con il procedere delle giornate, sta diventando via via scontato.
E non mi lamento di certo.