'Il Ballone d'Oro 2010' a Bufi e Travaglio

pinocchioEbbene sì, come tanti giornali che inventano il loro premio dell'anno da assegnare, anche noi abbiamo deciso di dare vita al nostro prestigioso premio: "Il Ballone d'Oro". Sono selezionati e sottoposti alla votazione della redazione solo gli autori di balle molto grosse, degli autentici "balloni". Per l'edizione 2010 abbiamo avuto molto materiale e l'imbarazzo della scelta. Di balloni ne sparano tutto l'anno, ma l'evento clou del 2010 è stato senza dubbio l'emersione delle "telefonate sfuggite", evento che ha prodotto materiale a iosa. Un arco di media, che va dal giornale più letto all'ultima trasmissione stile "Bar dello sport", ci ha proposto una pletora di pretendenti al titolo davvero fantastica. Abbiamo letto e sentito di tutto e di più, abbiamo visto personaggi che nel 2006 strillavano "Basta la telefonata" aggrappati al "Sì, ma il tono è diverso". La selezione è stata durissima per arrivare alle cinque nomination finali.
Stabilire il vincitore non è stato facile. Molti consensi per il folcloristico intervento di conoscenza giuridica di Focolari, rappresentante della sezione "Il Paparesta sequestrato", che ha superato nell'ordine Zazzaroni, in rappresentanza della sezione "Se sarà così lo dirò", e Mannoni, rappresentante della sezione "Prima la maglia". Tre candidati che, però, non hanno retto il confronto con Fulvio Bufi e Marco Travaglio, a favore dei quali ha pesato anche il fatto che il primo parla a milioni di lettori che si fidano di un grande giornale ed il secondo è apprezzato dai suoi fans come "uno che conosce le carte processuali come nessuno altro". Non riuscendo a stabilire chi tra Bufi e Travaglio meritasse il premio più dell'altro, abbiamo deciso di assegnare "Il Ballone d'Oro 2010" ad entrambi. Ecco classifica, prove e motivazioni:

1. Fulvio Bufi - Corriere della Sera, 18 aprile 2010: il giornalista del Corriere scrive su Calciopoli ma dimostra di non aver neppure letto bene la prima informativa. Scopre un'intercettazione che avevamo pubblicato 25 giorni prima e la prende per "nuova".
Bufi scrive: "Il metodo è ancora quello scelto per la «fase 2» della diffusione: non più le trascrizioni ma i file audio, che fanno più effetto. Il canale, invece, è il solito, collaudatissimo, sito juventino che da un paio di settimane sta facendo da megafono alla strategia mediatica decisa da Moggi [...] Stavolta a finire in rete è una conversazione del 5 gennaio 2005 tra l'ex designatore Paolo Bergamo e una donna, che il sito identifica in Maria Grazia Fazi, anche lei ripetutamente intercettata, soprattutto a colloquio con Moggi (a lei l'ex d.g. racconta di aver chiuso l'arbitro Paparesta nello spogliatoio dello stadio di Reggio Calabria). [...] Perché Moggi fa circolare questa telefonata? Evidentemente per dimostrare che anche l'Inter incontrava i designatori".
Due balle di Bufi, al prezzo di una: prima balla non è con la Fazi che Moggi parla dopo Reggio Calabria ma con la Garufi; seconda balla: la telefonata non la fa circolare Moggi, come dice Bufi, la fa circolare Auricchio a pagina 410 dell'informativa di aprile 2005, dove sintetizza quella parte di telefonata così:
OMISSIS: I due continuano a parlare organizzandosi per l’indomani. Sarà verso le 15,00 a Roma. Prenoterà a nome suo all’Hotel in aeroporto. Poi parlano della cena di stasera con FACCHETTI. In merito Grazia gli raccomanda di parlare poco e lasciare che il discorso lo guidi FACCHETTI. Grazia lo invita a ponderare bene le parole. Si salutano e si risentiranno domani.

2. Marco Travaglio - Il Fatto quotidiano, 22 aprile. Anche il giornalista che ha fatto la sua fortuna con la "cronaca giudiziaria" dimostra di non conoscere bene le informative di Auricchio, che dovrebbero essere pane per i suoi denti, e spara una "balla spaziale" scrivendo:
"L’Inter contava come il due di picche: infatti la segretaria dell’associazione arbitri, Mariagrazia Fazi, moggiana di ferro, istruiva Bergamo su come intortare Facchetti fingendo di “stare con tutti, non come dicono che tu stai solo con Juve e Milan”. Per tenerlo buono. La telefonata conferma quel che si era sempre saputo, ma prima che Moggi la facesse pubblicare era sconosciuta"
Era sconosciuta a lui, come a Bufi, come a tanti giornalisti che parlano di Calciopoli senza avere conoscenza delle carte, visto che la telefonata era citata nell'informativa.

3. Furio Focolari - RadioRadio, 16 aprile 2010. Focolari parla del sequestro di Paparesta nello spogliatoio di Reggio Calabria ma gli fanno notare che la Procura di Reggio Calabria ha indagato sul fatto ed archiviato "perché il fatto non sussiste". Focolari, in risposta, spara la balla: "Il fatto non sussiste è una cosa, il fatto non è successo è un'altra".

4. Ivan Zazzaroni - RadioRadio, 1° aprile 2010 (video dal minuto 4):
Zazzaroni: "Da parte mia sicuro, da parte mia troverai solo delle chiusure per quello che posso, per io, per il tipo di lavoro ... perché faccio questo mestiere da 30 anni, quando verranno fuori i contenuti delle telefonate tra Moratti, Bergamo e Pairetto nelle quali chiederanno i favori e altre cose, chiederò scusa come giornalista e chiederò, pretenderò, come tutti gli esseri civili, normali, che vengano restituiti gli scudetti alla Juventus e che si becchino delle belle penalizzazioni, perché non so esattamente la legislazione come sia per quanto riguarda il pregresso, però credo che se viene verificata una truffa, o qualcosa del genere, si trova comunque il modo per punire. Non son mica un innocentista...".
Dopo il mare di telefonate "ritrovate" Zazzaroni ha mantenuto le promesse? Noi non ne abbiamo trovato riscontro.

5. Maurizio Mannoni - RadioRadio, 1° aprile 2010 (video fino al minuto 1:53): su Tuttosport annunciano in arrivo telefonate dell'Inter ed il giornalista Rai risponde al conduttore:
Mannoni: "Quello è l'avvocato di Moggi. La volpe che chiede le chiavi del pollaio, insomma. Fai bene a buttarti su queste cose qui, però devi chiederti perché queste cose qui che stanno avvenendo a Napoli non trovano su nessun organo di informazione nemmeno l'onore di una colonnina e vengono solo riprese da Tuttosport. E' il discorso che facevamo, è il discorso della volpe che dopo aver mangiato le galline per 5 anni (gli dicono che su qualche altro giornale è uscito, ndr) chiede ancora le chiavi del pollaio. Se trovano qualcuno che gliele dà buon per la volpe, però non è che si può gridare all'attacco alla democrazia se nessuno gliele vuole più dare queste chiavi del pollaio, ecco".
Disattento, non solo Tuttosport, e glielo fanno notare.

Nota finale: Dimenticavamo... il "Ballone d'Oro" non è proprio di oro oro, ma di cartone, come lo scudetto assegnato da Guido Rossi all'Inter.

Ebbene sì, come tanti giornali che inventano il loro premio dell'anno da assegnare, anche noi abbiamo deciso di dare vita al nostro prestigioso premio: "Il Ballone d'Oro". Sono selezionati e sottoposti alla votazione della redazione solo gli autori di balle molto grosse, degli autentici "balloni". Per l'edizione 2010 abbiamo avuto molto materiale e l'imbarazzo della scelta. Di balloni ne sparano tutto l'anno, ma l'evento clou del 2010 è stato senza dubbio l'emersione delle "telefonate sfuggite", evento che ha prodotto materiale a iosa. Un arco di media, che va dal giornale più letto all'ultima trasmissione stile "Bar dello sport", ci ha proposto una pletora di pretendenti al titolo davvero fantastica. Abbiamo letto e sentito di tutto e di più, abbiamo visto personaggi che nel 2006 strillavano "Basta la telefonata" aggrappati al "Sì, ma il tono è diverso". La selezione è stata durissima per arrivare alle cinque nomination finali.
Stabilire il vincitore non è stato facile. Molti consensi per il folcloristico intervento di conoscenza giuridica di Focolari, rappresentante della sezione "Il Paparesta sequestrato", che ha superato nell'ordine Zazzaroni, in rappresentanza della sezione "Se sarà così lo dirò", e Mannoni, rappresentante della sezione "Prima la maglia". Tre candidati che, però, non hanno retto il confronto con Fulvio Bufi e Marco Travaglio, a favore dei quali ha pesato anche il fatto che il primo parla a milioni di lettori che si fidano di un grande giornale ed il secondo è apprezzato dai suoi fans come "uno che conosce le carte processuali come nessuno altro". Non riuscendo a stabilire chi tra Bufi e Travaglio meritasse il premio più dell'altro, abbiamo deciso di assegnare "Il Ballone d'Oro 2010" ad entrambi. Ecco classifica, prove e motivazioni:

1. Fulvio Bufi - Corriere della Sera, 18 aprile 2010: il giornalista del Corriere scrive su Calciopoli ma dimostra di non aver neppure letto bene la prima informativa. Scopre un'intercettazione che avevamo pubblicato 25 giorni prima e la prende per "nuova".
Bufi scrive: "Il metodo è ancora quello scelto per la «fase 2» della diffusione: non più le trascrizioni ma i file audio, che fanno più effetto. Il canale, invece, è il solito, collaudatissimo, sito juventino che da un paio di settimane sta facendo da megafono alla strategia mediatica decisa da Moggi [...] Stavolta a finire in rete è una conversazione del 5 gennaio 2005 tra l'ex designatore Paolo Bergamo e una donna, che il sito identifica in Maria Grazia Fazi, anche lei ripetutamente intercettata, soprattutto a colloquio con Moggi (a lei l'ex d.g. racconta di aver chiuso l'arbitro Paparesta nello spogliatoio dello stadio di Reggio Calabria). [...] Perché Moggi fa circolare questa telefonata? Evidentemente per dimostrare che anche l'Inter incontrava i designatori".
Due balle di Bufi, al prezzo di una: prima balla non è con la Fazi che Moggi parla dopo Reggio Calabria ma con la Garufi; seconda balla: la telefonata non la fa circolare Moggi, come dice Bufi, la fa circolare Auricchio a pagina 410 dell'informativa di aprile 2005, dove sintetizza quella parte di telefonata così:
OMISSIS: I due continuano a parlare organizzandosi per l’indomani. Sarà verso le 15,00 a Roma. Prenoterà a nome suo all’Hotel in aeroporto. Poi parlano della cena di stasera con FACCHETTI. In merito Grazia gli raccomanda di parlare poco e lasciare che il discorso lo guidi FACCHETTI. Grazia lo invita a ponderare bene le parole. Si salutano e si risentiranno domani.

2. Marco Travaglio - Il Fatto quotidiano, 22 aprile. Anche il giornalista che ha fatto la sua fortuna con la "cronaca giudiziaria" dimostra di non conoscere bene le informative di Auricchio, che dovrebbero essere pane per i suoi denti, e spara una "balla spaziale" scrivendo:
"L’Inter contava come il due di picche: infatti la segretaria dell’associazione arbitri, Mariagrazia Fazi, moggiana di ferro, istruiva Bergamo su come intortare Facchetti fingendo di “stare con tutti, non come dicono che tu stai solo con Juve e Milan”. Per tenerlo buono. La telefonata conferma quel che si era sempre saputo, ma prima che Moggi la facesse pubblicare era sconosciuta"
Era sconosciuta a lui, come a Bufi, come a tanti giornalisti che parlano di Calciopoli senza avere conoscenza delle carte, visto che la telefonata era citata nell'informativa.

3. Furio Focolari - RadioRadio, 16 aprile 2010. Focolari parla del sequestro di Paparesta nello spogliatoio di Reggio Calabria ma gli fanno notare che la Procura di Reggio Calabria ha indagato sul fatto ed archiviato "perché il fatto non sussiste". Focolari, in risposta, spara la balla: "Il fatto non sussiste è una cosa, il fatto non è successo è un'altra".

4. Ivan Zazzaroni - RadioRadio, 1° aprile 2010 (video dal minuto 4):
Zazzaroni: "Da parte mia sicuro, da parte mia troverai solo delle chiusure per quello che posso, per io, per il tipo di lavoro ... perché faccio questo mestiere da 30 anni, quando verranno fuori i contenuti delle telefonate tra Moratti, Bergamo e Pairetto nelle quali chiederanno i favori e altre cose, chiederò scusa come giornalista e chiederò, pretenderò, come tutti gli esseri civili, normali, che vengano restituiti gli scudetti alla Juventus e che si becchino delle belle penalizzazioni, perché non so esattamente la legislazione come sia per quanto riguarda il pregresso, però credo che se viene verificata una truffa, o qualcosa del genere, si trova comunque il modo per punire. Non son mica un innocentista...".
Dopo il mare di telefonate "ritrovate" Zazzaroni ha mantenuto le promesse? Noi non ne abbiamo trovato riscontro.

5. Maurizio Mannoni - RadioRadio, 1° aprile 2010 (video fino al minuto 1:53): su Tuttosport annunciano in arrivo telefonate dell'Inter ed il giornalista Rai risponde al conduttore:
Mannoni: "Quello è l'avvocato di Moggi. La volpe che chiede le chiavi del pollaio, insomma. Fai bene a buttarti su queste cose qui, però devi chiederti perché queste cose qui che stanno avvenendo a Napoli non trovano su nessun organo di informazione nemmeno l'onore di una colonnina e vengono solo riprese da Tuttosport. E' il discorso che facevamo, è il discorso della volpe che dopo aver mangiato le galline per 5 anni (gli dicono che su qualche altro giornale è uscito, ndr) chiede ancora le chiavi del pollaio. Se trovano qualcuno che gliele dà buon per la volpe, però non è che si può gridare all'attacco alla democrazia se nessuno gliele vuole più dare queste chiavi del pollaio, ecco".
Disattento, non solo Tuttosport, e glielo fanno notare.

Nota finale: Dimenticavamo... il "Ballone d'Oro" non è proprio di oro oro, ma di cartone, come lo scudetto assegnato da Guido Rossi all'Inter.
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