Verso la sfida con l'InterBrand srl

Ranieri22 novembre - Ora parlano gli allenatori e stasera parlerà il campo.
RANIERI - Inter-Juve è una partita che vale molto più dei tre punti in palio. Lo sa anche Ranieri: "E' sicuramente un match a se stante, di questo ne sono convinto. In queste circostanze c'è ben poco da dire ai ragazzi per caricarli. Semmai il mio ruolo è l'inverso: devo tenere un certo equilibrio mentale, altrimenti la foga diventerebbe un problema. Questa sfida ha un' importanza notevole per il campionato, perchè l'Inter è avanti di tre punti e battendoci andrebbe a sei. Per fortuna che stiamo tutti lì in classifica. Le somme si tireranno solo a primavera". Chi rischia di più? "Non so chi rischia di più fra noi e l'Inter. So che i nerazzurri sono davanti in questo momento e mal che vada si ritroveranno a parti punti con noi. Io però mi interesso alla nostra classifica. La Juve deve fare  il suo campionato".

MOURINHO - Per Josè Mourinho "Inter-Juve vale tre punti". Lui non può capire fino in fondo. Che l'attesa sia altissima lo dimostrano i numeri: al Meazza ci saranno 80.075 spettatori per un incasso superiore ai 2 milioni di euro. Lo Specialone ha una risposta per il presidenteCobolli Gigli, che si è detto sicuro della vittoria bianconera: "Non conosco Cobolli. Non conosco la sua mentalità né voglio conoscerla. L’ultima volta che un presidente ha detto che avrebbe vinto la partita è stato in un Porto-Benfica e poi quella partita l’ha persa".
Infine, segnaliamo che Mourinho, per primo, ha rilasciato una dichiarazione di buon senso su Calciopoli,  a differenza di migliaia di suoi colleghi che non hanno mai letto una carta processuale, o una sentenza, e blaterano: "Non conosco l'argomento in profondità, quindi non ne parlo". Piuttosto, vediamo che ormai non c'è intervista senza almeno una domanda su calciopoli, segno evidente che, con l'avvicinarsi del processo, devono tornare a suonare la grancassa mediatica, anche per distogliere l'attenzione dagli errori arbitrali e dai giochi di "potere e cariche".

I dubbi sulle formazioni. Ranieri sembra non avere alcuna intenzione di fare stravolgimenti tattici. Il tecnico del Testaccio riproporrà l'ossatura della squadra che ha infilato la striscia positiva di vittorie. L'unico dubbio è l'utilizzo di Camoranesi  al posto di Marchionni: Mauro si candida per un posto da titolare. Ranieri è ancora indeciso, ma la sensazione è che alla fine Camoranesi giocherà dal 1'. Non ci sorprenderebbe, però, un utilizzo di Marchisio, che si è potuto allenare bene per tutta la settimana al posto di Tiago, appena rientrato dalla trasferta in Brasile con la sua nazionale.
Maggiori i dubbi nell'Inter. Innanzitutto il modulo: 4-4-2 o 4-3-3. Due i ballottaggi: in difesa giocherà uno tra Burdisso e Materazzi (con il primo favorito), mentre in attacco Mourinho solo all'ultimo deciderà se schierare Balotelli o Cruz. Il primo potrebbe creare non pochi problemi con la sua velocità mentre il secondo è l'attaccante tattico e sapiente che meglio si coniuga alle caratteristiche di Ibra, oltre a essere la "bestia nera" della Juve.

21 novembre - Vigilia di dichiarazioni. Jean Claude Blanc parla a Sky: "Penso che la squadra sia già carica. Giochiamo questa partita che vale tre punti, per tutti i nostri tifosi e per noi è una sfida importante, giochiamo nel rispetto dell’avversario, nel rispetto dei valori dello sport. Andiamo lì dopo una serie importante di vittorie, giocheremo con il nostro DNA vincente e cercheremo di fare bene a San Siro, così come abbiamo fatto pochi mesi fa. Veniamo da sette vittorie importanti e vogliamo continuare a fare bene. Il gap con l'Inter? Cerchiamo di lavorare bene, poi vedremo se sarà colmato". Poi risponde all'immancabile domanda, che li perseguiterà ancora per molto, su Ibrahimovic: "Il giocatore voleva andare via, abbiamo fatto il massimo sforzo per tenerlo, ma non è stato possibile, c’era una discussione in corso con l’Inter e alla fine abbiamo cercato di difendere totalmente gli interessi della Juve e l’abbiamo lasciato andare. Può sembrare strano, ma è stato l’unico club che è venuto alla Juve a chiedere Ibrahimovic, non abbiamo avuto la scelta di mandarlo al Barcellona o al Real Madrid o al Manchester United". Ricordiamo che Ibra aveva un contratto lungo e si poteva obbligarlo a rispettarlo, pena la tribuna. Ricordiamo, ancora, che si poteva cederlo in prestito per un anno, visto che non voleva giocare in B e venderlo, se proprio si doveva, l'anno successivvo ad un prezzo maggiore. Blanc su questo punto non ci convincerà mai e informazioni personali ci hanno raccontato tutta un'altra storia ed altri gestori dell'affare.
Non poteva tacere Cobolli, come se nel suo contratto ci sia l'obbligo di almeno un'intervista al giorno: "Chi vincerà sabato? La squadra migliore, e sono convinto che sia la Juventus. Cresce l'attesa, mi aspetto una bella gara". Poi la solita professione di stima  verso Moratti: "Stimo molto Moratti. In questi anni ci sono stati segnali importanti di distensione. Dobbiamo cercare di continuare a dare il buon esempio".
Noi questi segnali di distensione da parte di Moratti non li abbiamo notati. Ricordiamo, solo per fare un esempio, la dichiarazione "Avremmo vinto molto di più se non vi fosse stata una banda di truffatori". Alla faccia della distensione.
Ranieri si aggrappa a Del Piero, che mostrò per la prima volta la linguaccia proprio in una sfida contro l'Inter: "Spero di vederlo gioire come sta facendo ultimamente, questo sì, poi se dovrà fare la linguaccia o dovrà fare un'altra sua manifestazione per me va bene lo stesso. L'Inter è diventata ancora più rivale, per cui ci teniamo ad accontentare i nostri tifosi".

Sull'altra sponda parla Dejan Stankovic: "Se giocherò penserò solo all'Inter e a fare bene il mio compito. La rivalità c'è sempre, ci sono i pizzicotti e le battutine ma tutto con grande rispetto. L'importante è stare nella formazione titolare, poi uscirà qualcuno che può risolvere la partita. La Juve è una squadra tosta, con tanti muscoli, che sa quello che deve fare dal primo all'ultimo minuto, si impegna molto e ha fatto tanta strada. Sarà una bella sfida. Arrivare a Natale con sei punti di margine non sarebbe male".

Le formazioni non dovrebbero vedere grandi novità: probabile impiego di Figo dal primo minuto e Materazzi a sostituire lo squalificato Cordoba. Nella Juve potrebbe giocare dal primo minuto Camoranesi, che sente in modo particolare le sfide con gli "onesti" per autodefinizione. Da valutare per Tiago gli effetti della lunga trasferta in Brasile, ma è pronto Marchisio.

20 novembre - Figuraccia per Tuttosport. Finalmente nasce il Premio Andrea Fortunato, dedicato al terzino della Juve stroncato dalla leucemia il 25 aprile 1995. Il premio verrà consegnato a personaggi del mondo del calcio e dello sport. La prima edizione si svolgerà il 26 gennaio 2009. «È un premio per ricordare uno dei figli illustri della provincia di Salerno», ha commentato Davide Polito, organizzatore del premio. Tuttosport riporta la notizia ANSA e correda l'articolo con una foto... peccato che è quella di Daniele Fortunato: cliccate e guardate pure. Il giornale di De Paola recupera in ritardo. Siamo senza parole.
Operato Zebina - Intervento riuscito per Zebina che questa mattina è stato sottoposto all'intervento chirurgico per risolvere l'ìnfiammazione al tendine di Achille sinistro. L'intervento è stato eseguito ad Arezzo dal professor Cerulli. Per Zebina sono previsti circa novanta giorni per la completa ripresa agonistica.

Nuovo stadio - Oggi alle 18, presso l’auditorium del Lingotto intitolato a Giovanni Agnelli, la Juventus presenterà alle istituzioni cittadine ed a quelle del calcio il nuovo stadio, la casa bianconera da cento milioni di euro. Si parla di un impianto ultramoderno, sicuro, fruibile sette giorni su sette. I lavori inizieranno la prossima primavera e dureranno fino al maggio 2011; la squadra dovrebbe iniziare a giocarci a partire dalla stagione 2011-12.
Progettato dall’architetto Gino Zavanella, l’impianto avrà una capienza di 40.700 posti con 120 palchi vip, un’area commerciale complessiva di 46mila metri quadrati, piazze e zone verdi per 30 mila metri quadrati, un parcheggio da 5.300 posti. La visuale sarà ottimale per il pubblico: il posto più vicino disterà 8 metri dal terreno di gioco, quello più lontano solo 28. Nella nuova struttura verrà trasferita anche la sede del club e sembra che ci sia l’intenzione di aprire un museo bianconero, al pari del Bernabeu. I lavori nel vecchio Delle Alpi sono già iniziati: vengono demolite le tribune e, verso gennaio-febbraio, sarà abbattuta la tensostruttura. A breve verrà avviata la gara d’appalto e a fine febbraio si conoscerà il no­me dell’impresa che costruirà l’impianto. La Juventus ha venduto a Sportfive, società di marketing sportivo, l’esclusiva della gestione dei naming right, ovvero dell’intitolazione del nuovo stadio. Lo diciamo a beneficio di Tuttosport che continua nel suo sondaggio "Quale nome per il nuovo stadio della Juve?".

Verso la sfida con l'InterBrand srl - Ieri c'è stata la classica sfida con i ragazzi delle primavera, rinforzati da Cristiano Zanetti, nuovamente in campo. La partitella ha visto la vittoria della prima quadra, per 3-2, con doppietta di Del Piero. Solita emergenza a centrocampo: per uno Zanetti che riparte c'è un Poulsen che si ferma di nuovo, dopo 20 minuti di partitella, per il riacutizzarsi del problema muscolare alla coscia destra. Marchisio appare recuperato e rappresenta l'unica alternativa ai centrocampisti, ammesso che Tiago, che rientrerà domani dal Brasile dove ha giocato con la sua nazionale, si presenti in buone condizione di forma.

Intanto registriamo un Sissoko caricato a molla: «Sentire il calore della gente fa piacere, si avverte l'affetto dei tifosi e questo mi rende orgoglioso. Mi era già capitato in Spagna, non in Inghilterra. Tutti mi hanno chiesto i tre punti contro l'Inter e di segnare. Speriamo, sarebbe bello. Quest'anno la sento di più perchè ora siamo lì, a ridosso della vetta e la vivo come un derby speciale. Io ho giocato nel Liverpool e la sfida con il Manchester aveva un'importanza diversa rispetto al derby con l'Everton. Qui è la stessa cosa: sento di più la partita contro l'Inter che quella contro il Toro».

Beccantini risponde a Figo - Ieri Andrea Elefante ha intervistato Figo per la Gazzetta. Articolo imperniato sulla prossima sfida Inter-Juve, ma l'intervistatore non poteva farsi mancare la domanda sulla loro ossessione Moggi e chiedeva al portoghese: "Cosa pensa dei sei anni di carcere chiesti per Moggi?". Figo rispondeva "Che sono pochi" e, come costume della Pravda rosa, il titolo diventava la rispota su Moggi. Al diavolo le risposte su Inter-Juve. O forse lo scopo era solo quello dell'ennesimo titolo su "Moggiopoli", visto che è finito, puntuale, in prima pagina?
Oggi, dalle colonne di lastampa.it, così risponde Beccantini: "In un’intervista concessa ad Andrea Elefante de «La Gazzetta dello Sport», Luis Figo ha dichiarato che i sei anni di carcere richiesti per Luciano Moggi sono pochi. Detto da un gentiluomo che nel 1995 firmò per due società - il Parma e la Juventus di «provateaindovinarechi» - sembra poco anche il cervello. Suo."

Nota: questo articolo sarà continuamente aggiornato fino alla sfida di sabato.


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