Conte: Oggi con la Juve vincere la Champions non è fattibile.

News, 12 maggio 2014.
 
Roma-Juve: il tabellino. Roma-Juve: le statistiche. Conte: "Sono sicuro che nella mia carriera vincerò la Champions, l'ho vinta da calciatore e la vincerò da tecnico; se mi chiedi se oggi è fattibile vincere con la Juventus la Champions, ti dico no". Marotta: Non abbiamo un piano B per la panchina, perché l'auspicio è che si possa continuare ancora con Conte".
 
Roma-Juve 0-1: il tabellino - All'ultimo respiro.
Roma: Skorupski; Torosidis, Benatia (26' st Toloi), Castan, Bastos; Pjanic, De Rossi (9' st Taddei), Nainggolan; Gervinho, Totti, Destro (34' st Florenzi).  A disposizione: De Sanctis, Lobont, Maicon, Dodò, Ljajic. Allenatore: Rudi Garcia
Juventus: Storari; Barzagli (29' st Caceres), Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Padoin (38' st Marchisio), Asamoah; Tevez, Llorente (29' st Osvaldo). A disposizione: Buffon, Rubinho, Isla, Pepe, Ogbonna, Peluso, Quagliarella, Giovinco. Allenatore: Conte
Arbitro: Russo; assistenti: Costanzo e Passeri; quarto uomo: Grilli; arbitri addizionali: Calvarese e Di Bello.
Ammoniti: Chiellini, Destro, Pjanic, Totti, Torosidis
Reti: 49' st Osvaldo.
 
Le statistiche del match - Numeri che fotografano la partita.
Possesso palla:  Juventus 42%, Roma 58%.
Angoli: 5 pari; i bianconeri hanno tirato in porta 10 volte, 6 nello specchio; 16 i tiri della Roma, 6 dei quali  nello specchio.
Palle giocate: 484 per la Juventus, 604 per la Roma.
Percentuale passaggi riusciti: 65,4% per la Juve, 74,2% per la Roma.
Indice di protezione area: 47,1 % per la Juve, 37,1% per la Roma.
Indice di attacco alla porta: 62,9% Juventus, 52,9% Roma.
Pericolosità: 51,3% Juventus, 48,7% Roma.
A livello individuale è il giallorsoo Benatia  (24) a guidare la classifica delle palle recuperate, seguito da  Chiellini (17).
La graduatoria relativa ai passaggi riusciti è guidata dai romanisti  Nainggolan (54) e Torosidis (52), davanti a Bonucci (47).
 
Conte: Con questa Juve non si può vincere la Champions - Il grande sogno di Conte è alzare al cielo la Champions League; ma nel suo spietato realismo si rende conto che questa squadra, la Juve di ora, anche premendo l'acceleratore a tavoletta come ha fatto lui nei suoi anni bianconeri, per ora non è pronta; e non lo tace in conferenza stampa: "La Champions League è il sogno di tutti e io come ho detto sono sicuro che nella mia carriera vincerò la Champions, l'ho vinta da calciatore e la vincerò da tecnico. Se mi chiedi se oggi è fattibile vincere con la Juventus la Champions, ti dico no".
Da lì al suo futuro il passo è breve: "Ogni anno è molto dispendioso, anche perchè diamo tutto, io do tutto me stesso, con passione ed entusiasmo. Do tutto me stesso perché chiedo tutto ai calciatori. Quindi quando tu dai tutto e vedono che dai tutto te stesso, ai calciatori puoi chiedere. Ogni anno c'è un dispendio di energie, c'è stato il primo anno, il secondo anno, il terzo anno ed è naturale, è fisiologico ... poi si fa un mese di vacanza, ci si ricarica e si è pronti a ripartire. Da parte mia, ripeto, c'è grande entusiasmo, c'è grande carica, c'è grande voglia di fare grandi cose. Anzi, tante volte dovrei un po' scaricarmi prima della partita, perché arrivo troppo carico. Però sono stati e sono anni incredibili, entusiasmanti, che saranno ricordati per sempre. E dirò sempre grazie ai miei calciatori. Però siamo pronti dopo un mese, un mese e mezzo, a metterci in pista, se ci sarà la possibilità e ci sarà qualcosa di intrigante. Altrimenti, se non ci dovesse essere niente di intrigante, per due-tre mesi sto con la famiglia, ma so che sarò dura che mi sopportino".
Ma la società, dice, è al corrente della sua  visione delle cose e insieme prenderanno la decisione migliore: "Io ho parlato, ho parlato anche in questo periodo con tutti, con il presidente, con il direttore, ho un po' esternato tutti i miei pensieri, sotto tutti  i punti di vista, quindi non è che la società è stata colta impreparata dai miei pensieri. Hanno avuto tutto il tempo per metabolizzare quello che io ci tenevo a dire, magari avremo anche tempo in questi giorni, ancora di più, per continuare a rimarcare ancora questi pensieri e poi in maniera molto molto serena, molto tranquilla... perchè c'è ancora Andrea Agnelli, la sua famiglia, la proprietà, con il direttore Marotta, Paratici, con tutti...sono stati tre anni fantastici e straordinari.... saremmo amici sempre, a prescindere che Antonio alleni l'anno prossimo ancora la Juventus o Antonio scelga altre strade. Rimarrà sempre grande stima e grande affetto, però, ripeto, qualsiasi cosa sarà fatta sempre con grande affetto e con grande stima nei confronti dei tifosi, della società, dei miei calciatori, perchè sono stati tre anni bellissimi, incredibili e non potrebbe essere altrimenti".
 
Marotta: Non abbiamo un piano B per la panchina - Se le parole di Conte suscitano più di qualche interrogativo sul suo futuro, più rassicuranti in proposito erano state quelle di Giuseppe Marotta nel prepartita Sky: "Parliamo di un grande professionista e soprattutto di una persona molto corretta e trasparente. In questo momento sta godendosi questo straordinario Scudetto, il terzo della sua era juventina, quindi è giusto che se lo possa godere fino in fondo. Ma devo dire anche che da persona corretta quale è, trasparente, anteporrà sicuramente gli interessi di Juventus e i suoi, che poi è la stessa cosa che il presidente Agnelli, tutti i dirigenti, tutti i tifosi vogliono. Quindi con molta calma, con molta tranquillità, nel corso della settimana prossima approfondiremo quello che è poi è un confronto, ma ripeto, il confronto è già quotidiano di per sé perchè con il presidente, con tutte le componenti societarie, Antonio Conte parla quotidianamente. Quindi non è il caso di creare ad hoc un appuntamento. Alla fine del campionato arriveremo per forza ad una conclusione, questo è quello che posso dire. Un piano B? No, non l'abbiamo assolutamente immaginato, anche perché la speranza da parte nostra è che si possa continuare con lui, perché lui ha sempre dimostrato di essere assolutamente  il leader di questo gruppo e un patrimonio della società. Quindi l'auspicio è che si possa continuare ancora".


 


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