Agnelli: No alla terza stella. Il futuro di Conte: Parlerò con la Società.

News, 6 maggio 2014.
 
Juventus-Atalanta: il tabellino. Juventus-Atalanta: le statistiche. Conte/Sky: Il mio futuro? A bocce ferme ne parlerò con la Società. Conte/Mediaset: Usciamo in semifinale e sembra un disastro. Agnelli: La terza stella sulla maglia non ci sarà. Nedved: Se Raiola è intelligente pensa alla crescita di Pogba e non ai soldi.
 
Juventus-Atalanta 1-0: Il tabellino - Allo Juventus Stadium è sempre vittoria
Juventus: Storari; Barzagli, Ogbonna, Chiellini; Lichtsteiner (40'st Pepe), Padoin, Marchisio, Pogba, Peluso; Osvaldo (20' st Tevez), Giovinco (1' st Quagliarella). A disposizione: Buffon, Rubinho, Isla, Caceres, Bonucci, Pirlo, Vidal, Asamoah, Llorente. Allenatore: Conte.
Atalanta: Consigli; Bellini, Lucchini (1' st Benalouane), Yepes (30' st Nica), Brivio; Raimondi (19' st Estigarribia), Carmona, Baselli, Bonaventura; Maxi Moralez, Denis. A disposizione: Sportiello, Nica, Scaloni, Migliaccio, Giorgi, Brienza, Kone, Bentancourt, De Luca. Allenatore: Colantuono
Arbitro: De Marco; assistenti: Barbirati e Bianchi; quarto uomo: Passeri; arbitri addizionali: Massa e Di Paolo.
Marcatori: 27' st Padoin
Ammoniti: Estigarribia (A)
 
Le statistiche del match - Un successo di misura
Possesso palla:  Juventus 47%, Atalanta 53%.
Angoli: 5 a 3 per l'Atalanta; i bianconeri hanno tirato in porta 7 volte, 4 nello specchio; 6 i tiri dell'Atalanta, due soli dei quali  nello specchio.
Palle giocate: 534 per la Juventus, 613 per l'Atalanta.
Percentuale passaggi riusciti: 70,4% per la Juve, 56,1% per l'Atalanta.
Indice di protezione area: 50 % per la Juve, 36,8% per l'Atalanta.
Indice di attacco alla porta: 63,2% Juventus, 50% Atalanta.
Pericolosità: 57,9% Juventus, 31,8% Atalanta.
A livello individuale è Chiellini (22) a guidare la classifica delle palle recuperate, seguito da  Peluso (20).
La graduatoria relativa ai passaggi riusciti è guidata dall'atalantino Carmona (59), seguito  da Barzagli  e Brivio (56).
 
Conte (Sky): Il futuro? Valuteremo con la società -  Il terzo titolo consecutivo è un traguardo storico e Conte ne dà conferma nell'intervista post-partita su Sky: "La definizione storico credo sia la più attinente, la più giusta per quello che abbiamo fatto in questi tre anni, ripeto, dopo due settimi posti, fare un percorso del genere... penso che la Juve più di così non avrebbe potuto fare".
Poi le domande si volgono sul tormentone del suo futuro e Conte non si nasconde: "A bocce ferme parleremo con  la Società e il direttore, parleremo e faremo le opportune valutazioni. Sono stati tre anni intensi, ringrazio in modo incredibile quanto fatto da questi ragazzi. Oggi la dimostrazione, dopo che ieri hanno festeggiato, hanno mostrato la voglia di vincere. Mi prendo il merito di aver trasmesso a loro questa mentalità. Questo è un motivo d'orgoglio per Aver centrato questo traguardo è un motivo d'orgoglio. Sono numeri straordinari, siamo a 267 in tre anni, media di 90 punti all'anno. Questo non è facilmente migliorabile. Andranno fatte attente valutazioni, e vedremo. La storia della Juventus è un handicap a livello di crescita, anche in Europa. Siamo alla nostra seconda esperienza europea. L'anno scorso siamo usciti ai quarti e sembrava un fallimento. In Champions, quest'anno, non abbiamo fatto bene, ma meritavamo la finale di Europa League. Capisco il tifoso, ma non è semplice per molti motivi. Migliorare il rendimento in Italia è impossibile secondo me, vanno capite certe cose. Sono stati anni intensi e stancanti. Chi è stato con me sa quello che ho messo, e che hanno messo i ragazzi. Ho un rapporto fantastico e di amicizia con il presidente e il direttore. Valuteremo in modo sereno cosa fare per il bene della Juventus, perchè io voglio questo. Valuteremo la forza per andare avanti".
 
Conte (Mediaset): il problema è l'Europa -  Su Mediaset Premium Conte riprende il discorso sul suo fututo, lasciando intravedere qual è il nervo scoperto: "Leggo e sento analisi un po' superficiali su questa cosa. Siamo usciti in semifinale e sembra un disastro... La Juve non può fare più di così. Poi se verrà qualcuno e riuscirà a farlo, beh, a quel punto avrà il mio applauso. In Champions, come ha detto Buffon, valiamo un ottavo di finale, o un quarto se il sorteggio è positivo. In Europa League valiamo una semifinale, al massimo una finale. Le cose non cambieranno l'anno prossimo, ma nemmeno fra due o tre anni. Competere a certi livelli è difficile". "Non è neanche una questione di rinforzi - precisa Conte - Mi siederò al tavolo con Marotta e Agnelli. Alla famiglia del presidente mi lega anche un sentimento d'amicizia. Decideremo il da farsi per il bene esclusivo della Juve".
 
Andrea Agnelli: Non metteremo la terza stella - Il presidente della Juventus Andrea Agnelli  era ieri a Torino, assieme al presidente madridista Florentino Perez,  alla presentazione dell Unesco Cup 2014 una partita tra le vecchie glorie di Juventus e Real Madrid, che si svolgerà il 2 giugno prossimo, alle ore 18.20, allo Juventus Stadium e il cui ricavato sarà destinato ai progetti nati dalla collaborazione tra Juventus e Unesco per il reinserimento sociale dei bambini soldato coinvolti nei conflitti in Mali e nella Repubblica Centrafricana.
Oltre ai temi propri dell'evento  nella conferenza stampa si è parlato anche di Juve: "La Juventus l'anno scorso è arrivata nei quarti di finale di Champions League - ha spiegato Andrea -quest'anno ha raggiunto le semifinali di Europa League. E' un percorso di crescita ed è chiaro che il nostro obiettivo è quello di vincere le competizioni che affrontiamo. Ma siamo consapevoli che ad inizio stagione sono circa un centinaio le squadre che entrano in Champions e in Europa League, e solo due vincono. Parlare che le altre 98 squadre hanno tutte fallito è assolutamente sbagliato. Io credo che la nostra stagione sia stata sportivamente parlando molto positiva. Di questo va dato tutto il merito possibile al mister, ai ragazzi, ai dirigenti, agli uomini e alle donne della Juventus. Io sono estremamente orgoglioso di quello che è stato fatto. So perfettamente che oggi si chiude un capitolo e da quando abbiamo acquisito il risultato stiamo già lavorando per la prossima stagione, perchè quello che conta è quello che deve succedere e non quello che è successo".
La chiusa su uno dei temi che cominciava ad agitare la tifoseria bianconera: la Juve, ora che i suoi scudetti per la Figc sono diventati 30, apporrà sulla maglia la contestata terza stella. Ecco la risposta di Agnelli: "Una piccola curiosità solamente, visto che se ne parla spesso o ne sento parlare, anche amici mi fanno questa domanda: no, la terza stella non ci sarà, per noi gli Scudetti sono 32, anche se la contabilità ufficiale dice che sono 30. Quello che però oggi ci è concesso, è che se e quando, qualcuno arriverà a poter mettere la seconda, ecco che noi anche ufficialmente potremmo mettere la terza per rimarcare la differenza tra noi e gli altri".
 
Nedved: Ho detto a Raiola di non pensare ai soldi - A margine della conferenza stampa di presentazione dell'Unesco Cup 2014 Pavel Nedved ha affrontato con i giornalisti la 'questione Pogba': "Noi vorremmo tenere Pogba per più tempo possibile - ha spiegato - Ho già affrontato il discorso con il suo procuratore Raiola: gli ho detto di lasciarlo ancora un pò qui con noi. Se Raiola è intelligente deve pensare alla crescita del giocatore e non ai soldi. Alla fine sono i giocatori che decidono se rimanere o andare via". E, allargando il discorso, ha proseguito: "Siamo già al lavoro in vista dell'anno prossimo. Sappiamo dove possiamo migliorare, anche se non sarà assolutamente facile perchè la nostra rosa è già molto competitiva. Quest'anno abbiamo fatto un passo avanti anche in Europa: i nostri giocatori escono rafforzati dall'esperienza in semifinale di Europa League".


 


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