Conte: Partitaccia! Bus Juve aggredito.

News, 24 marzo 2014.
 
Juve-Catania: il tabellino. Juve-Catania: le statistiche. Conte: Sapevo che sarebbe stata una partitaccia, ad alto indice di difficoltà, anche perché siamo in un momento di grandissima emergenza. Aggredito il pullman della Juventus.
 
Catania-Juventus 0-1 - Dalla battaglia del Massimino la Juve esce con tre punti strameritati.
Catania: Andujar; Rolin, Gyomber, Bellusci (65' Leto); Monzon, Rinaudo, Lodi, Plasil (82' Peruzzi), Izco; Barrientos (83' Keko), Bergessio. A disposizione: Ficara, Legrottaglie, Capuano, Alvarez, Biraghi, Boateng, Petkovic. Allenatore: Rolando Maran.
Juventus: Storari; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Padoin, Isla (66' Asamoah); Tevez (86' Giovinco), Osvaldo (63' Llorente). A disposizione: Buffon, Rubinho, Romagna, Quagliarella. Allenatore: Antonio Conte.
Arbitro: Damato. Assistenti: Posado-Marrazzo. Quarto uomo: Manganelli. Arbitri d'area: Ciampi-Candussio.
Ammoniti: Gyomber (C), Osvaldo (J), Rolin (C).
Espulsi: Conte e Maran (allenatori), Bergessio (C)
Marcatori: 59' Tevez.
 
Le statistiche del match - I numeri rispecchiano la vittoria di misura dei bianconeri
Possesso palla:  Juventus 56%, Catania 44%.
Angoli: 7 a 6 per il Catania; i bianconeri hanno tirato in porta 12 volte, due nello specchio; 9 i tiri dei catanesi, nessuno dei quali  nello specchio.
Palle giocate: 615 per la Juventus, 465 per il Catania.
Percentuale passaggi riusciti: 69,5% per la Juve, 58,9% per il Catania.
Indice di protezione area: 61,2 % per la Juve, 43,6% % per il Catania.
Indice di attacco alla porta: 56,6% Juventus, 38,8% Catania.
Pericolosità: 42,4% Juventus, 18,8% Catania.
A livello individuale è Chiellini (27) a guidare la classifica delle palle recuperate, seguito dal catanese Rolin (24), da Bonucci (21) e da Vidal (18).
La graduatoria relativa ai passaggi riusciti è stradominata dai bianconeri: guida Chiellini (64), seguito da Pirlo (57), da Bonucci (47) e da Caceres (43).
 
Conte: Sapevo che sarebbe stata una partitaccia, ad alto indice di difficoltà - Così Antonio Conte, in conferenza stampa, ha spiegato la gara dei suoi: "E' inevitabile che se avessimo chiuso prima la partita, magari saremmo stati un po' più tranquilli e sereni. Anche perché poi sono partite che fino all'ultimo, un calcio d'angolo, un rimpallo, possono comunque crearti dei problemi. Ma sono molto contento perchè oggi non era semplice, abbiamo trovato un ambiente molto molto caldo in campo, fuori dal campo, e siamo stati bravi a calarci nella giusta realtà, in quello che dovevamo fare in questa partita.  Il Catania ha messo in campo tanta vigoria fisica, tanto agonismo e tanto cuore per cercare di fare punti. Noi invece siamo stati molto bravi ad avere sempre la testa molto fredda, anche a non cadere in delle situazioni un po' borderline. Ripeto, sono molto contento, anche perché è un momento in cui siamo in grandissima emergenza. Non dimenticate che oggi, a parte i tre attaccanti, Llorente, Giovinco e Quagliarella, avevo solamente Asamoah in panchina e due ragazzi della Primavera. A Firenze avevo un solo attaccanti, Osvaldo, più Lichtsteiner e Padoin, più due ragazzi della Primavera. Nonostante questa grande emergenza, il fatto che debbano giocare sempre gli stessi, ho sempre delle risposte straordinarie da parte di questi ragazzi, che oltre ad essere dei grandi calciatori sono dei grandi uomini, altrimenti non si capirebbe il perchè stanno facendo queste cose incredibili".
Ma del fatto che, al di là del fatto che il Catania sia il fanalino di coda della classifica, non sarebbe stato per niente facile uscire dal Massimino con i tre punti Conte era perfettamente consapevole e ne aveva avvertito i suoi ragazzi:
"Questa è una partita che io... lo avevo detto anche ai ragazzi: facciamo attenzione perché sarà una partitaccia. Una partitaccia, non inteso mal giocata, una partitaccia a livello di difficoltà, una partita con un indice di difficoltà altissimo, anche perché il Catania, pur possedendo un'ottima rosa, si trova ultimo in classifica. E quando capitano certe cose subentra del nervosismo. E a volte il nervosismo lo porti poi in campo. Oggi il Catania era bello carico, sotto tutti i punti di vista. Noi siamo stati bravi  a non perdere la calma, a mantenere la freddezza e la lucidità, nonostante avessimo giocato neanche tre giorni fa. Siamo stati bravi a gestire la gara in una certa maniera, a trovare il gol. C'è solo il rammarico di non aver messo il risultato al sicuro, dopo il 2-0. Dopo quello che è successo a Verona... vincevamo 2-0 e ci hanno fatto gol al 94', bisogna sempre avere quella paura buona che ti fa stare sveglio, avere voglia di essere feroce in tutte le situazioni e non prendere gol, come invece era successo  a Verona".
Sulla sua espulsione e sull'arbitraggio di Damato in generale non ha voluto far polemiche: "Sull'espulsione, penso che l'arbitro, il signor Damato, abbia voluto mandare un segnale ai contendenti in campo, mandando via sia me che Rolando dalla panchina. Ripeto, la partita è iniziata in maniera molto molto maschia e poteva anche essere estratto un cartellino rosso subito, dopo 20 minuti. Penso che il signor Damato abbia diretta una partita difficilissima molto molto bene, perché non è facile arbitrare queste partite. Mi metto nei suoi panni. Ha vouto mandare un esempio, perché non c'è stato un insulto, non c'è stato niente, ci sono state magari proteste da parte mia e da parte di Rolando, e ha voluto mandare un segnale ai giocatori mandando via i due allenatori".
Sulle gare che attendono la Juve: "Tra tre giorni giocheremo con il Parma, partita difficilissima, perché il Parma viene da 17 risultati utili consecutivi, anche perché bene o male giocheranno sempre gli stessi. Niente è ancora fatto anche perché abbiamo un'antagonista come la Roma che sta facendo qualcosa di straordinario. Solo una squadra come la Juventus, che sta facendo cose incredibili, sta offuscando quello che sta facendo la Roma. Pensare che il terzo posto del Napoli è a 20 punti, è per far capire quanto sia straordinario il campionato della Juventus anche nell'emergenza".
 
Ancora un'aggressione al pullman della Juve - Ancora una volta ci troviamo a dover raccontare qualcosa che ha più a che fare con una guerriglia urbana che ad una partita di calcio. Infatti, quasi a ripetere quanto già avvenuto lo scorso anno (aggressione al bus bianconero nei pressi dello stadio Massimino) anche ieri il pullman della Juventus, lasciato da poco l'albergo, a due chilometri dallo stadio, si è trovato accerchiatobda un centinaio di tifosi del Catania che l'hanno aggredito con una sassaiola e con il lancio di fumogeni e di una bomba-carta. Il mezzo è rimasto fermo per alcuni minuti senza che le poche forze dell'ordine riuscissero ad aprire una via, poi finalmente gli stessi tifosi gli hanno lasciato via libera.
Questo il commento di Marotta, nel prepartita Sky: "Sono atti di inciviltà, quasi di delinquenza, che onestamente non fanno bene al nostro calcio. Però ne siamo usciti indenni, li abbiamo superati".


 


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