Agnelli e Davids ambasciatori della Juve in Giappone.

 

News, 8 marzo 2014.
 
Vidal e Chiellini hanno lavorato regolarmente in gruppo e sono convocabili per la sfida ai viola. Andrea Agnelli da Tokyo: Il Giappone è un altro passo avanti nell'internazionalizzazione del marchio Juventus. Edgar Davids: Per intanto voglio rappresentare la Juventus; allenare? In futuro si vedrà. Marchisio: Voglio rimanere il più a lungo possibile alla Juventus.
 
 
Vidal e Chiellini in gruppo - Sono fortunatamente svanite le preoccupazioni per Vidal. Nel corso della seduta di ieri, dedicata all'esercitazione su tattica e schemi da mettere in campo contro i viola, il cileno ha lavorato per tutto il tempo in gruppo, senza manifestare strascichi dell'affaticamento che lo aveva costretto ad uscire a pochi minuti dalla fine di Germania-Cile. Un'ottima notizia per Conte, che già dovrà fare a meno dello squalificato Pirlo.
Anche Chiellini ha lavorato regolarmente in gruppo: sulla sua disponibilità contro i viola non dovrebbero esserci dubbi anche se Conte potrebbe tenerlo ancora prudenzialmente a riposo.
 
Agnelli da Parigi a Tokyo - "«L'amore per la Juventus in Giappone è molto forte». Andrea Agnelli se ne è immediatamente reso conto, vedendo con quanto entusiasmo Tokyo ha accolto lui ed Edgar Davids, presenti nella capitale per l'inaugurazione della Juventus Lounge, il Fiat caffé che per 40 giorni, fino al 13 aprile, sarà griffato di bianconero e rappresenterà un vero e proprio punto d'incontro per tutti i tifosi del Sol Levante. La lounge è solo un primo passo di un percorso che punta «all'internazionalizzazione del marchio Juventus – ha proseguito il Presidente – La passione nei confronti dei nostri colori qui è sempre stata molto forte, e il Giappone rappresenta un mercato molto importante nell'area del sud est pacifico»".
Così il sito bianconero in merito all''inaugurazione della Juventus Lounge a Tokyo.
Alla domanda se la Juve ha in programma l'acquisto di qualche giocatore giapponese per attrarre maggiormente l'interesse dell'area nipponica nei confronti della Juve ha risposto: "Certamente se uno vuole attrarre l'interesse di un Paese straniero, avere un giocatore in squadra che lo rappresenta è la strada più facile. Recentemente il Giappone, specialmente dal 2010 in poi, ha cominciato a sfornare di nuovo dei grandi talenti. Pensiamo a Honda, che è appena andato al Milan, a Kagawa, a Nagatomo dell'Inter, che è un eccellente terzino sinistro. Bisogna però pensare da dove abbiamo preso questo club, dal 2010 a oggi. Abbiamo dovuto ricostruire completamente la squadra. Venivamo da due settimi posti, l'anno precedente al mio insediamento e quello successivo, anche si tratta di due situazioni diverse: una la fine di un ciclo, l'altra l'inizio di un ciclo nuovo. Quello di cui avevamo bisogno, e quando dico noi parlo del direttore generale Giuseppe Marotta, del direttore sportivo Fabio Paratici e di Pavel Neved, a cui va dato il merito di aver costruito questa squadra, noi avevamo bisogno di cercare di concentrarci su giocatori che abbiano già avuto successi nella propria carriera. Vincere è difficile, bisogna sapere come si vince ed Edgar ve lo può spiegare. Quindi il merito degli acquisti va dato soprattutto alle tre persone che vi ho citato insieme al nostro direttore d'orchestra sul campo Antonio Conte".
Infine si è espresso in merito al Fair Play Finanziario: "L'ECA ha sempre pienamente sostenuto i principi del Financial Fair Play fin dal momento in cui è stato pensato. Stiamo avvicinandoci al primo anno di applicazione del FFP, gli ultimi tre anni sono stati di studio e quindi non rientreranno nel calcolo del periodo triennale in cui sarà ammessa una potenziale perdita di 45 milioni prima di raggiungere il pareggio di bilancio. E' ovviamente molto importante che tutte queste regole sul FFP che sono state studiate trovino poi un'applicazione concreta. Si parla molto delle operazioni tra parti correlate tra di loro, credo che vi riferivate a questo quando chiedevate del PSG. Ci sono delle commissioni che devono analizzare la situazione, Abbiamo naturalmente le nostre idee sulle operazioni tra parti correlate e quale dovrebbe essere il loro corretto valore, ma credo che dobbiamo lasciare lavorare la Commissione per il Financial Fair Play. Dobbiamo avere fiducia nel loro lavoro e sono sicuro che forniranno un'analisi adeguata dei bilanci di tutte le squadre. La cosa più importante saranno i profitti e le perdite su base annuale. Quanto al Monaco, penso che all'interno di uno stesso sistema dovrebbero esserci le stesse regole. Credo che se il discorso dovesse essere trasposto in ambito europeo tra squadre come Juventus, PSG , ManU, Barcellona e Bayern credo che si debba lavorare non tanto sulle differenze all'interno di ciascun Paese, quanto piuttosto cercare di armonizzare le regole a livello europeo in modo ad esempio che il livello di fiscalità sia lo stesso a livello continentale. Questo tipo di differenze creano un livello di competizione ingiusto e questo non permette attraverso un'analisi dei bilanci di valutare correttamente come un club è realmente amministrato. Avere le stesse regole è nell'interesse di tutto il calcio europeo in generale".
 
Davids: Il mio futuro? Per ora voglio rappresentare la Juve - Il Pit Bull è tornato. Ad accompagnare Andrea Agnelli a Tokyo c'era infatti Edgar Davids, inappuntabile nella divisa ufficiale della società. In questo momento sta lavorando molto come uomo immagine della Juventus all'estero (due settimane fa era in Australia, insieme al Commercial Director Francesco Calvo, per presentare la tournée estiva), e non vuol pensare a cosa farà da grande: "Io allenatore? Lascio questa situazione in sospeso, per ora. Adesso voglio rappresentare la Juventus, in futuro valuterò possibilità se allenare o meno. Magari un giorno serviranno le mie competenze sul campo da gioco, magari alla stessa Juve. Però, per ora, non mi vedo ancora ad allenare".
Due parole anche sul futuro di Pogba: "Penso che questo giocatore possa dare ancora di più. Va fatto crescere alla Juventus, poi dipende da varie valutazioni tecniche: si può tenere oppure prendere tanti soldi per comprare diversi grandi elementi. Ripeto, è una valutazione tecnica".
 
Marchisio: Voglio rimanere alla Juve a lungo - Intervistato a margine di un evento pubblicitario Claudio Marchisio ha ribadito la sua volontà di vestire ancora a lungo la maglia bianconera: "Il mio obiettivo è sempre quello di rimanere il più possibile alla Juventus, ma non c'è bisogno di parlare di contratto perché c'è la piena fiducia nei miei confronti da parte della società, del mister, e ho un contratto lungo, quindi non c'è bisogno di parlarne".
Sulla partita di domenica: "Non sarà una rivincita contro la Fiorentina per quanto successo all'andata, ma una gara importante contro una bella squadra. Sarà un'occasione per dare un segnale importante al campionato e per eguagliare il record del Torino del 1976 circa le vittorie consecutive in casa".
E lui, stante l'assenza di Pirlo, dovrà essere lui a sostituirlo nel ruolo di regista: "Come ho detto sempre, la mia disponibilità c'è, per qualsiasi ruolo, è un ruolo che comunque mi piace, anche se mi reputo più una mezz'ala per le caratteristiche che ho. Poi è normale che se c'è bisogno in altri ruoli cerco di dare sempre il massimo e ho la fortuna di avere caratteristiche che mi portano a fare più ruoli".
Sull'impegnativo calendario che attende la Juve: "E' un calendario sicuramente importante, oltre alla sfida di domenica incontreremo la Fiorentina di giovedì, poi avremo due trasferte di fila in campionato, Genoa e Catania, quindi non sarà sicuramente facile. Abbiamo sicuramente una rosa pronta ad affrontare tantissime partite come le abbiamo in questo periodo".

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