Conte: Come gestirò Osvaldo? Anche di Tevez dicevano...

News, 3 febbraio 2014.
 
 
Juventus-Inter: il tabellino. Juventus-Inter: le statistiche. Conte: Stiamo acquisendo una mentalità vincente, ma sarebbe stato meglio evitare il rilassamento psicofisico degli ultimi 20 minuti. Marotta: Osvaldo era l'opportunità da cogliere; la questione del mancato scambio Vucinic-Guarin non ha cambiato nulla nei rapporti con l'Inter in tema di politica sportiva.
 
Juventus-Inter 3-1: Il tabellino - Un successo meritato
Juventus: Storari; Barzagli (18' st Caceres), Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (37' st Isla), Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Tevez, Llorente (41' sr Vucinic). A disposizione: Rubinho, Vannucchi, Ogbonna, Peluso, Padoin, Marchisio, Pepe, Giovinco. Allenatore: Conte.
Inter: Handanovic; Campagnaro, Rolando, J. Jesus; Jonathan (13' st D'Ambrosio), Kovacic (21' st Botta), Kuzmanovic (10' st Milito), Taider, Nagatomo; Alvarez; Palacio. A disposizione: Carrizo, Castellazzi, Ranocchia, Zanetti, Andreolli, Mudingayi, Samuel, Icardi.
Arbitro: Rocchi; assistenti: Ghiandai e Padovan; quarto uomo: Barbirati; arbitri addizionali: Peruzzo e Giacomelli.
Marcatori: Lichtsteiner 16' pt, Chiellini 2' st, Vidal 11' st, Rolando 27' st.
Espulso: nessuno.
Ammoniti: 13' pt Kuzmanovic, 14' st Pogba, 28' st Alvarez.
 
Le statistiche del match - Juve superiore anche nei numeri.
Possesso palla: Juventus 50%, Inter 50%.
Angoli: 8 a 4 per la Juve; i bianconeri hanno tirato in porta 20 volte, 10 delle quali nello specchio; 7 i tiri dei nerazzurri,solo 2  nello specchio.
Palle giocate: 668 per la Juventus, 611 per l'Inter.
Percentuale passaggi riusciti: 74,7% per la Juventus, 71,5% per l'Inter.
Indice di protezione area: 50,7%  per la Juve, 41,4 per l'Inter.
Indice di attacco alla porta: 58,6% Juventus, 49,6% Inter.
Pericolosità: 77,3% Juventus, 34,6% Inter.
A livello individuale è Taider (20) a guidare la classifica delle palle recuperate, seguito da Campagnaro (a quota 19), Chiellini (17) e Pirlo (16).
La graduatoria relativa ai passaggi riusciti è guidata da Taider (79), seguito da Pirlo (66) e da Barzagli e Campagnaro (56).
 
Conte: Bene la mentalità vincente, molto meno il rilassamento finale - Nella sua analisi della gara in conferenza stampa è, come sempre lucido e anche impietoso nel rilevare ciò che non gli è piaciuto: "Questa è una squadra che sta acquisendo con le vittorie una mentalità vincente. Della mentalità vincente fa parte il fatto di ammazzare l'avversario nel momento in cui ti capita e non tieni in bilico la partita. Portare l'1-0 fino al 70', 80', poteva essere pericoloso. Da parte nostra c'era la voglia di chiudere i conti, cercare di trovare il 2-0 e il 3-0. Lo abbiamo fatto, abbiamo sfiorato anche diverse volte altri gol. Da questo punto di vista sono contento, poi c'è stato un rilassamento psico-fisico negli ultimi venti minuti, che ci sta, però dobbiamo sicuramente migliorare. Questa può essere una risposta a chi dice che continuo a fare il matto anche sul 3-0. Siccome avendo giocato a calcio qualche partita, so benissimo che a volte anche in situazioni abbastanza conclamate come quella di oggi, in cui c'era la Juventus che stava facendo la partita in tutto e per tutto e poteva arrotondare anche il punteggio, è bastata una virgola, un rimpallo, prendere il gol che magari ha creato un po' di ansia, di apprensione. Diciamo un po". 
Sulle condizioni di Barzagli: "Barzagli ha avuto questo affaticamento al soleo, quindi nelle prossime ore, nei prossimi giorni valuteremo meglio la situazione. Non sembra una cosa gravissima, però è giusto aspettare e valutare".
Su Vucinic: "Lui sa benissimo che per me non conta quello che è stato, conta quello che è  e quello che sarà. Lui con noi ha vinto due scudetti, è stato un protagonista, quindi io sarò sempre grato a Mirko così come a tutti i calciatori che hanno contribuito a queste vittorie. Però sa benissimo che adesso ci sono 4-5 mesi davanti in cui abbiamo dgli obiettivi da conquistare; se sarà bravo giocherà, se sarà meno bravo farà panchina, se sarà bravo per niente, magari andrà in tribuna".
Su Osvaldo: "Abbiamo colto un'opportunità, importante per il mercato, perché è stata un'opportunità che il mercato ci ha offerto E' un giocatore che ha voluto fortissimamente la Juve, riducendosi di tanto l'ingaggio. Abbiamo un giocatore sicuramente forte, che arricchisce la rosa degli attaccanti, mette un po' di pepe davanti, perché è importante. Abbiamo due manifestazioni a cui partecipiamo, il campionato e l'Europa League; l'ho trovato in discrete condizioni, anche se già da domani valuteremo bene perchè sarà sottoposto a test fisici e di forza per capire le reali condizioni di Daniel. Però è un giocatore che è arrivato con grandissimo entusiasmo e, ripeto, ha voluto fortissimamente la Juventus, e di questo gli va dato atto, gli va dato merito. Noi l'abbiamo accolto a braccia aperte".  La fama di bad boy del ragazzo non lo preoccupa minimamente: "Io sinceramente ne avevo sentite dire tante  su Tevez, arriva una testa calda, arriva di qua, arriva di là, chissà se si prende con Conte. Io dico che Carlos oggi sicuramente è un esempio di abnegazione, di voglia, di disponibilità e di sacrificio. Daniel, ribadisco che ha voluto fortissimamente la Juve e penso che sappia dov'è arrivato, sa che c'è una grande società, sa che c'è un allenatore con un certo tipo di idea. Ci sono delle regole per tutti quindi sono molto convinto, sono strasicuro che Daniel sarà a disposizione, anche perchè  noi possiamo dare tanto a lui, anche in crescita calcistica, come calciatore, e lui può dare tanto a noi a livello di squadra".
 
Marotta: Con Osvaldo abbiamo colto un'opportunità - Temi fondamentali dell'intervista pre-gara a Sky di Marotta è stato ancora il calciomercato, o meglio, gli esiti e gli strascichi del calciomercato. A cominciare dall'arrivo di Osvaldo: "Noi abbiamo sempre guardato questo mercato di riparazione senza dover riparare nulla, ma cogliere le opportunità che si presentavano ed erano la coniugazione di vantaggio tecnici e anche congruità economica. Noi abbiamo avuto la possibilità di andare su questo giocatore e l'abbiamo preso in prestito gratuito, quindi non abbiamo assolutamente tirato fuori un euro. Lui con grande disponibilità si è ridotto drasticamente lo stipendio, per cui noi abbiamo sborsato molto contenuta. E quindi era un'opportunità che dovevamo necessariamente sfruttare e l'abbiamo fatto. Il diritto di riscatto, come sapete, è un fatto abbastanza aleatorio. Questi sono mesi indicativi per valutare intanto non il valore del giocatore che c'è, ma l'eventuale adattamento dello stesso nel nostro gruppo. Dopodiché potremmo procedere eventualmente ad un confronto  con la sua proprietà e vedere quali sono i termini per poterlo acquisire".
E poi l'ormai stantia questione del mancato scambio Vucinic-Guarin: "E' un argomento sul quale io mi sono già inoltrato nelle settimane scorse, ho detto quello che dovevo dire e oggi onestamente non vorrei più ritornarci, perché bisogna abbassare i toni, bisogna ricondurli a quello che è un fatto cronistico-sportivo, quindi mi auguro che sia una bella partita e auspico che la nostra squadra possa vincere".
Il bisticcio che ne è nato con l'Inter non comprometterà comunque quelli che sono i rapporti 'politici' con i nerazzurri: "Dal punto di vista politico, diciamo che combattiamo una battaglia che è quella della riforma e di tantissime altre problematiche, quindi Andrea Agnelli è accanto prima a Moratti e adesso a Thohir. Per il resto sono cose che succedono. Vanno rimarcate nel momento in cui ci sono atteggiamenti non consoni. Soprattutto in questa vicenda, direi che le persone che sono state più danneggiate sono i due giocatori, quindi mi sono permesso di alzare la voce per porre chiarezza, per dire la verità, dopo che siamo stati tirati in ballo da un comunicato stampa. Altrimenti non avremmo assolutamente parlato".


 


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