Conte: La Juve è casa mia. Agnelli: A me non serviva questa conferma.

News, 28 gennaio 2014.
 
Gran Galà del Calcio: premi per la Juve, Conte, Barzagli, Chiellini, Pirlo (miglior calciatore in assoluto) e Vidal. Conte: "Lo sanno tutti che alla Juventus sono a casa mia, quindi a casa si sta bene, si è coccolati e si cerca di dare il massimo". Andrea Agnelli: Conte  ha detto che resta? Io con Antonio ci parlo tutti i giorni, non ho bisogno delle conferme in diretta. Un turno di squalifica per Buffon. Squalificata per un turno, con la condizionale, la curva del Cagliari per i 'buu uh' razzisti a Balotelli. 4.000 euro di multa alla Juve per lancio di quattro petardi.
 
Gran Galà del Calcio: premi a raffica sulla Juve - Si è celebrata ieri a Milano la terza edizione del 'Gran Galà del calcio Aic', ed è stata una serata di gloria per i colori bianconeri cui sono andati molteplici premi. La delegazione bianconera era capeggiata dal presidente Andrea Agnelli, dall'amministratore delegato Giuseppe Marotta e dal responsabile della comunicazione Claudio Albanese.
Nel corso della serata, presentata da Enrico Varriale, sono stati attribuiti gli Oscar Aic del Calcio.  
Dopo il premi riservati alla migliore esponente del calcio femminile (Morena Gabbiadini, sorella di Manolo) e al miglior calciatore della scorsa stagione di serie B (Domenico Berardi, in comproprietà tra Sassuolo e Juve), si è passati alla serie A
Questi i migliori undici: Handanovic (Buffon 2°); Maggio (Lichtsteiner 3°), Barzagli (Ogbonna 3°), Chiellini (Bonucci 3°), De Sciglio; Pirlo, Vidal, Borja Valero (Pogba 2°, Marchisio 3°); Cavani, Balotelli (Vucinic 2°), Di Natale.
 
Pirlo premiato anche come miglior calciatore in assoluto. 
Miglior arbitro: Rizzoli.
Miglior allenatore: Antonio Conte.
Miglior club: Juventus, premio ritirato da Andrea Agnelli.
 
Conte: "Alla Juventus sono a casa mia" - Conte mette una pietra tombale sulle chiacchiere che lo danno lontano dalla Juventus già dal prossimo anno. E lo fa con una naturalezza e una serenità assolute.
Inizialmente, a Varriale che gli faceva notare i suoi strabilianti numeri: solo 6 partite perse su 97, con percentuale di vittorie del 70,1% e di risultati del 93,8%, ha fatto osservare: "Sicuramente sono numeri impressionanti, ma il merito e il mio ringraziamento va ai miei calciatori che ho avuto il piacere e la fortuna di allenarli in questi tre anni. Grandi calciatori e grandissimi uomini".
Si sarebbe aspettato di arrivare così in alto con la Juve? "Diciamo che parlando col presidente, i programmi erano un po' più a lunga scadenza, invece, siamo riusciti a vincere subito il primo anno, poi ci siamo ripetuti il secondo e stiamo provando a ripeterci anche nel terzo. Sappiamo che è difficile, però abbiamo voglia, determinazione e vogliamo continuare a stupire".
Per il quarto e quinto anno c'è nel mirino l'obiettivo di stupire anche in Europa? "Mah, sicuramente c'è un progetto importante, basato soprattutto nel tempo per quanto riguarda l'Europa. Bisogna avere pazienza, secondo me si sta costruendo e bene, non solo in Italia ma anche all'estero. Ci vuole un po' più di pazienza, perché è un momento particolare per il calcio italiano a livello economico e bisogna comunque confrontarsi contro squadra che a livello economico stanno un po' più avanti rispetto a noi. Però abbiamo idee, forza e possiamo fare bene anche in Europa".
Sul suo futuro: "Lo sanno tutti che alla Juventus sono a casa mia, quindi a casa si sta bene, si è coccolati e si cerca di dare il massimo".
Sabato parlerà? "NO".
Vede problemi per Juve-Inter gara? "Non vedo che problemi ci debbano essere.  Il calcio giocato è bello, quello che si vede durante la partita, con due squadre che si affrontano e che vinca sempre quella che merita".
Il pericolo Roma? "E' una squadra che sta facendo molto bene, sta facendo cose importanti. Noi fin adesso abbiamo fatto cose straordinarie ed è per questo che siamo in avanti di sei punti. Bisogna continuare così sapendo che dietro ci sono due squadre molto forti come Roma e Napoli, quindi dobbiamo rimanere sempre concentrate e determinati; sapere che tutto è ancora in gioco".
 
Andrea Agnelli: Conte resta? Non mi serviva questa conferma - La prima notizia che Varriale credeva di poter dare in anteprima al presidente bianconero era la decisione di Conte di restare; ma Andrea lo ha gelato: "Io con Antonio ci parlo tutti i giorni, non ho bisogno delle conferme in diretta".
Si aspettava risultati così straordinari all'arrivo di Conte? "Credo abbia detto bene Antonio, che c'è una differenza tra l'essere consapevoli di quelli che sono i vari step che uno deve fare per tornare a vincere, però Antonio era altrettanto consapevole, essendo alla Juventus, anche che alla Juventus vincere non è importante ma è l'unica cosa che conta. Quindi quando sono arrivati i ragazzi, Antonio, i dirigenti, i cambiamenti sono stati molteplici, sapevamo che l'obiettivo per la Juventus è uno, è vincere, e quello è un verbo che deve essere declinato quotidianamente, settimanalmente, annualmente, tanto è che da l'anno scorso, da maggio, diciamo che l'appuntamento con la storia sono i tre scudetti consecutivi che mancano da 80 anni". Sull'importanza dello Juventus Stadium: "L'impiantistica sportiva è un tema all'ordine del giorno della Lega di A, della Federazione, da parecchio tempo. Non possiamo scoprire oggi che avere un impianto moderno, che sia accogliente per le famiglie, ma altrettanto caldo per l'anima più calda del tifo, sia importante. E' un tema questo che il presidente Abete conosce bene, come il presidente Beretta e il dottor Galliani. E' un tema fondamentale. Lo Juventus Stadium non deve rimanere un gioiello isolato nel calcio italiano. E' l'auspicio mio personale è che tutte le squadre della massima divisione, ma anche della Serie B, abbiano stadi che siano al livello di quello che il calcio italiano vuole essere. E credo che il presidente Abete sia d'accordo me, il calcio italiano deve tornare ad essere il numero uno in Europa".
 
Buffon squalificato per un turno - Come previsto, il cartellino rosso sventolato in faccia a Buffon dall'arbitro Massa costringerà il portiere bianconero a saltare la sfida con l'Inter. Oltre a Buffon, il Giudice Sportivo ha squalificato per un turno Balotelli (Milan; l'attaccante è stato anche multato di 10.000 euro per avere rivolto al pubblico un gesto provocatorio ed insultante, infrazione rilevata dai collaboratori della Procura Federale) e Brivio (Atalanta), entrambi espulsi domenica per doppio giallo, e altri sette giocatori già in diffida e nuovamente ammoniti: Carmona (Atalanta), Nainggolan (Roma), Coda e Greco (Livorno), Antei (Sassuolo), Felipe (Parma) e Cossu (Cagliari).
Ammonizione con diffida per l'allenatore del Chievo Eugenio Corini 'per essere, al 47' del secondo tempo, nonostante i ripetuti
richiami, uscito dall’area tecnica, contestando l'operato arbitrale, infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale'.
Inibizione sino al 3 febbraio per il segretario generale del Verona Massimiliano Dibrogni 'per avere, al termine della gara, al  rientro negli spogliatoi, rivolto all'Arbitro espressioni ingiuriose'.
 
Squalificata, con la condizionale, la curva del Cagliari - Il Giudice Sportivo, letta la relazione dei collaboratori della Procura federale relativa alla gara Cagliari-Milan del 26 gennaio 2014 nella quale, tra l’altro, si attesta che 'all’86' del secondo tempo, dopo aver segnato il goal, il calciatore Mario Balotelli era fatto oggetto di buu uh da un elevato numero di tifosi della curva del Cagliari (circa 200-250), con uno sporadico gruppo dei medesimi tifosi (circa 30) che contemporaneamente intonavano il verso :- uuh, uuh, uuh – che richiama il verso della scimmia' 'il numero dei sostenitori della società Cagliari collocati nel settore dello stadio Sant'Elia di Cagliari denominato curva nord era circa 2.230", tutti e tre i collaboratori udivano univocamente, “i collaboratori erano posizionati, in funzione della limitata capienza dello stadio, a ridosso della Curva Nord occupata dai tifosi del Cagliari, presso la zona mediana del campo e a ridosso del tunnel”; ritenuto che tale condotta integra inequivocabilmente gli estremi del “comportamento discriminatorio per motivi di razza”, ed è rilevante ai fini sanzionatori (art. 11, nn. 1 e 3 CGS)
per la sua “percettibilità” e per la sua “dimensione”, anche correlata al numero delle persone collocate nel settore in questione; delibera di sanzionare la soc. Cagliari con l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato “Curva Nord” privo di spettatori, disponendo che l’esecuzione di tale sanzione sia sospesa per un periodo di un anno con l’avvertenza che, se durante tale periodo sarà commessa analoga violazione, la sospensione sarà revocata e la sanzione sarà aggiunta a quella comminata per la nuova violazione.
Nessuna sanzione per i buu della curva laziale diretti a Ogbonna.
 
Multa di 4.000 euro alla Juve - La Juventus è stata multata di € 4.000 "per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato quattro petardi nel recinto di giuoco".Le altre ammende € 10.000 al Bologna per avere un componente dalla panchina aggiuntiva, al 20° ed al 34° del secondo tempo, fatto uso di un'apparecchiatura rice-trasmittente per ricevere e fornire indicazioni in merito alle sostituzioni contestualmente disposte (Regola n. 4 del Regolamento del giuoco del calcio); infrazione rilevata dai collaboratori della Procura federale; € 10.000 al Livorno per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, rivolto continuativamente ad un Assistente pesanti insulti; per avere inoltre suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato numerosi fumogeni e petardi nel recinto di giuoco;  € 8.000 al Napoli per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, rivolto reiteratamente grida e cori ingiuriosi ad un calciatore della squadra avversaria; per avere inoltre suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato tre petardi nel recinto di giuoco;  € 3.000 al Genoa, a titolo di responsabilità oggettiva, per aver ingiustificatamente ritardato l'inizio della gara di circa tre minuti; € 3.000 alla Lazio per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato tre petardi nel recinto di giuoco; € 2.000 al Verona per avere suoi sostenitori, al 1' del secondo tempo, lanciato un fumogeno nel recinto di giuoco;  € 2.000 all'Inter per avere suoi sostenitori, al termine della gara, nel proprio settore, acceso un fumogeno;  € 2.000 al Torino per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato un fumogeno nel recinto di giuoco.


 


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