Chiellini: Spero di finire con questa maglia.

 

News, 15 gennaio 2014.
 
Chiellini: Sono entrato nella storia della Juventus e mi piacerebbe chiudere in bianconero. Doppia seduta a Vinovo. Le statistiche premiano la Juve come squadra più pericolosa del girone di andata. Giudice sportivo: Nessuno squalificato in casa Juve. Giudice sportivo: sanzionata la curva del Verona; la panchina della Roma punita per la ricetrasmittente.
 
Chiellini fa 300 e porta la maglia al J-Museum - Per Chiellini quella di domenica scorsa a Cagliari è stata la trecentesima presenza in maglia bianconera (è il 39° a raggiungere questo traguardo) e ha così avuto l'onore di consegnare la maglia del traguardo raggiunto al J-Museum, nelle mani del presidente Paolo Garimberti. le sue dichiarazione riflettono l'emozione e l'orgoglio per questa sua meta personale: "Questo è un punto di partenza per me e la squadra. Uno l'abbiamo raggiunto domenica a Cagliari, mi auguro che presto si possano scrivere pagine importanti per questa società. Alla Juventus ho imparato che le celebrazioni devono durare poco, perché si pensa sempre al futuro e a nuovi traguardi da raggiungere. Entro ufficialmente nella storia della Juventus, e sapere che la mia maglia sarà accanto a quella di tanti campioni è un grande motivo d'orgoglio. Ho dato un'occhiata ai nomi presenti al J-Museum, mi sono emozionato. E' un traguardo che mi ripaga di tutto quello che ho dato a questa squadra. Otto anni e mezzo fa non avrei mai pensato di raggiungere tale cifra. La Juve è la mia vita, tra gioie, dolori, trionfi e delusioni: non si cancella nulla. Il ricordo più bello va sicuramente alla sera di Trieste dove abbiamo conquistato il trentesimo scudetto. Dopo due anni aver vinto in quel modo e cambiare così la storia, è stato incredibile. Quando arrivai alla Juve vinsi subito, senza rendermi conto di quanta fatica c'è dietro ai risultati. Poi, con tutto quello che è accaduto negli anni successivi e le difficoltà incontrate, ho capito quanto sia difficile raggiungere il successo. Quel campionato, vinto da imbattuti mi ha regalato emozioni fortissime".
E alla Juve gli piacerebbe chiudere la carriera: "Un obiettivo personale? Chiudere la carriera con questa maglia sarebbe un bel traguardo, di certo non è l'unica visto che ho giocato con Livorno e Fiorentina. Nel calcio non si può mai dire, cambia tanto da una stagione all'altra. Certamente è un obiettivo quello di restare qui. Qui sono arrivato giovanissimo, sono diventato uomo e ormai la Juve per me è una famiglia".
Sugli obiettivi stagionali della squadra: "C'è ancora tanta delusione per l'eliminazione in Champions League, volevamo misurarci con le big d'Europa per vedere se il gap era diminuito. Abbiamo sbagliato delle partite, come ha detto Buffon ci serve esperienza che faremo in Europa League. La finale a Torino è un grosso stimolo. Arrivarci sarebbe un piccolo sogno, da inseguire lavorando giorno dopo giorno. Mi auguro che questa esperienza possa servirci per proseguire un percorso di crescita e acquisire maggior consapevolezza anche a livello internazionale E poi ci sono il campionato e la Coppa Italia. Sono tutti obiettivi alla nostra portata, ma dobbiamo continuare sulla nostra strada. Per il terzo scudetto ci vuole umiltà. Se ci deconcentriamo rischiamo di fare qualche passo falso".
Ma questa Juve vuol diventare ancora e sempre più grande, tenendosi stretti i suoi gioielli, che Giorgio non vede così desiderosi di fuggire da Torino: "Noi siamo una squadra destinata a crescere ancora. C'è voglia da parte di tutti di rimanere, Vidal poi ha appena rinnovato. Arturo è uno dei centrocampisti più forti del mondo, non saprei con chi cambiarlo. Per Pirlo aspettiamo l'ufficialità del rinnovo, e se uno come Andrea decide di rinnovare vuol dire che questa squadra è destinata a crescere ancora tanto. Pogba? Deve sentire dentro quel che deve fare. Paul è amato da tutti, da società e tifosi. Sappiamo che c'è la fila per lui, ma ha capito cosa significa vestire questa maglia. Sa quanto può crescere, è giovane e non è facile gestire tutte quelle pressioni. Lui deve star tranquillo e giocare, il resto vien da sé".
Il tutto sotto l'occhio vigile di Conte e Agnelli: "Conte e il presidente Agnelli sono delle garanzie. Il presidente ha un amore viscerale verso questo club, e ora che l'ha riportato in alto darà anima e corpo per portarlo sempre più su".
 
Doppia seduta a Vinovo - Dopo il giorno di riposo concesso da Conte al ritorno da Cagliari, doppia seduta a Vinovo per i bianconeri in vista dell'anticipo di sabato sera con la Sampdoria. Al mattino, spiega il sito ufficiale "riscaldamento, stretching e lavoro atletico"; poi pranzo in comune e al pomeriggio altro lavoro intenso. Oggi è prevista un'amichevole contro una selezione del Como (Lega Pro Prima Divisione). 
 
E' la Juve la squadra più pericolosa - Al giro di boa di metà campionato l'Osservatorio Calcio Italiano ha tirato le somme con le cifre relative ai vari parametri.  A legittimare il primato della Juve, oltre alla qualità del gioco e ai punti collezionati (52 in 19 giornate, con una media di 2,7 punti a partita, è la maggior pericolosità dei bianconeri, che si traduce nel miglior attacco (46 reti, media di 2,4 goal a partita e nel primo posto della classifica relativa alla pericolosità (72.9%, +11.4% rispetto al dato della Roma e +11.6% rispetto al dato del Napoli), con il maggior numero di conclusioni a rete totalizzate (media per partita pari a 7.6, +11.8% rispetto il dato di Roma e Napoli).
Per quanto riguarda il gioco spetta ai bianconeri il primo posto per percentuale di passaggi riusciti (73.9%, +0.4% rispetto alla Roma e +2.4 rispetto al dato della Fiorentina), mentre è invece la Roma a primeggiare per il primato di palloni giocati (667, +1.6% rispetto al Milan, +2.2% sulla Fiorentina e +3.6% rispetto alla Juventus).
La Fiorentina svetta invece nel dato relativo al possesso palla (30’:10’’, +2.2% rispetto al dato del Milan, +3.1% rispetto al dato della Roma, +3.6% rispetto al dato della Juventus): tra i viola emergono in questo senso le prestazioni di Borja Valero, miglior assistman (39 in totale, +1 su Cassano, +2 su Totti e Diamanti), con 1041 passaggi riusciti (terzo miglior dato assoluto della Serie A, dietro a Chiellini con 1082 e De Jong con 1097).
In difesa la palma del miglior recuperatore di palloni va a Lucarelli (Parma), con 423 palle recuperate, davanti ad Astori (Cagliari) con 411 e Danilo (Udinese) con 399.
L’attaccante che conclude maggiormente a rete è il milanista Balotelli (83 tiri totalizzati), seguono Tevez con 70 e Diamanti con 67; Tevez detiene però il primato per Indice Valutazione Giocatore tra gli attaccanti (22.9), seguito da Giuseppe Rossi (21.8, un goal ogni 103 minuti disputati). Tra i pali conferma per Buffon (IVG pari a 20.8, davanti a Reina con 20.6 e De Sanctis con 20.3).
 
Nessuno squalificato in casa Juve - La gara col Cagliari non ha lasciato strascichi disciplinari in casa. Sono stat squalificati: per due giornate Pinilla (Cagliari) espulso domenica 'per avere, al 41' del secondo tempo, rivolto all'Arbitro un'espressione ingiuriosa'; per una giornata: Da Silva e Allan (Udinese), Matuzalem (Genoa) e Soriano (Sampdoria), tutti espulsi per doppio giallo; e altri sette giocatori già in diffida e nuovamente ammoniti: Krsticic (Sampdoria), Lodi e Peruzzi (Catania), Gazzola e Zaza (Sassuolo),  Benalouane (Atalanta) e Ledesma (Lazio). Ammonito con diffida l'allenatore dei portieri del Cagliari Nico Facciolo per avere all'8' del secondo tempo contestato platealmente una decisione arbitrale.
 
Giudice sportivo: sanzionata la curva del Verona; la panchina della Roma punita per la ricetrasmittente - Visto che "nel primo tempo ogniqualvolta il calciatore n. 27 del Napoli Pablo Armero veniva in possesso della palla, i sostenitori del Verona siti nel settore di curva rivolgevano al suo indirizzo in coro il verso della scimmia – buh, buh, buh…….- questi cori venivano distintamente percepiti………da tutti e tre i verbalizzanti posizionati rispettivamente a ridosso della curva occupata dai veronesi, di quella riservata ai sostenitori del Napoli ed in prossimità delle panchine delle due squadre….”,  "ritenuto che tale condotta integra inequivocabilmente, senza la necessità di ulteriori  approfondimenti, gli estremi del “comportamento discriminatorio per motivi di razza”, rilevante ai fini sanzionatori (art. 11, nn. 1 e 3 CGS) per la sua “dimensione e percettibilità”, il Verona è stato sanzionato "con l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato “Curva Sud” privo di spettatori, disponendo che l’esecuzione di tale sanzione sia sospesa per un periodo di un anno con l’avvertenza che, se durante tale periodo sarà commessa analoga violazione, la sospensione sarà revocata e la sanzione sarà aggiunta a quella comminata per la nuova violazione".
Ammende di € 20.000 alla Roma, "per avere, nel corso della gara, un componente della panchina con funzione di allenatore in seconda, fatto uso reiteratamente di una apparecchiatura rice-trasmittente (Regola n. 4 del Regolamento del giuoco del calcio); con recidiva specifica reiterata; infrazione rilevata dai collaboratori della Procura federale" e per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato nel settore occupato dai sostenitori della squadra avversaria un petardo ed altri petardi nel recinto di giuoco; € 7.000 al Bologna per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato nel recinto di giuoco, alcuni petardi e fumogeni;  € 7.000 al Verona per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato tre bengala sul terreno e nel recinto di giuoco, per avere inoltre suoi sostenitori, al 31' del secondo tempo, in tribuna, lanciato tre bottiglie di plastica verso un giornalista, sostenitore della squadra avversaria; € 4.000 al Cagliari per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, nel proprio settore, fatto esplodere alcuni petardi ed alcuni fumogeni.

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