E' Pogba il Golden Boy; e ora sogna il Pallone d'Oro.

Il Golden Boy è di Pogba - E' davvero il più forte della sua generazione, talento, forza e testa: è Paul Pogba il giovane bianconero che in poco più di un anno si è arrampicato sin lassù, più in alto di tutti. E la giuria internazionale formata dai giornalisti sportivi di trenta testate diverse europee non poteva non assegnare a lui il Golden Boy, il riconoscimento destinato a premiare il miglior calciatore che gioca in Europa sotto i 21 anni. Ha messo dietro Romelu Lukaku, Julian Draxler, Raphaël  Varane e l'ex romanista Marquinhos. Succede a Isco; dal 2003, anno della sua istituzione, è stato appannaggio di Van der Vaart, Rooney, Messi, Fabregas, Agüero, Anderson, Pato, Balotelli, Götze, sino ad Isco e ora a Pogba.

Pogba: Ora sogno il Pallone d'Oro - Paul Pogba è felicissimo di aver vinto il Golden Boy ma, assicura nell'intervista rilasciata a Vittorio Oreggia e trasmessa su Sky, non intende fermarsi qui: "Io sono  felice, contento e orgoglioso, perché quando penso a prima, quando ero bambino, volevo fare questo e volevo vincere questo. Adesso l'ho vinto e per me adesso un altro obiettivo è vincere quello grande. Ma io so che c'è tanto lavoro da fare e devo fare di tutto per arrivare a questo obiettivo. Ho sempre e solo sognato di fare il calciatore". Alla Juve sta bene: "Mi sento bene alla Juve, quando vado all'allenamento mi sento a casa".
Ma non si sente certo un arrivato, sa che la strada è lunga: "Quando guardo un giocatore che gioca vicino a me come Pirlo, dico... devo ancora migliorare in tutto: tatticamente, tecnicamente. Voglio seguirlo". Ad Andrea Pirlo lui darebbe il Pallone d'Oro, però tutto il centrocampo della Juve è da incorniciare: "Marchisio, Arturo e Pirlo sono dei giocatori molto forti. Giocare con loro mi fa migliorare molto".

E su Tevez: "E' un giocatore di classe mondiale.  Mi piace tanto, anche come uomo, è molto divertente, mi fa sempre ridere, è molto tranquillo, mi piace tanto".

Marotta: Abbiamo preso una promessa ed ora abbiamo un campione - Quello che tutti volevano sapere da Marotta in occasione della premiazione di Paul Pogba è se kl giovane francese rimarrà alla Juve o diventerà una strepitosa plusvalenza: "La Juventus ha scelto Pogba tanto quanto Pogba ha scelto la Juventus - ha diplomaticamente risposto - Quindi è stato un matrimonio in cui tutti e due abbiamo voluto definire questo rapporto. Siamo orgogliosi perché Paul è un campione. Quando è arrivato era una promessa. Ha dimostrato con i fatti di essere un campione e ha conquistato questo ambito premio con grandissimo premio, perché credo che le due caratteristiche principali che sono nel suo Dna sono il coraggio delle giocate, l'intraprendenza quando gioca in campo, la tranquillità e l'intelligenza. E sono doti che poi lui ha anche nella vita. Perché accanto ad un campione c'è sempre un grande uomo. Qui ci troviamo davanti ad un ragazzo che è un grande calciatore, ma soprattutto è un grande ragazzo. E' un ragazzo in quanto ha 20 anni e deve ancora farne di strada, ma credo che abbia tutto per conquistare più avanti un ambito premio che è simile a questo, per grandi. Per quanto riguarda il futuro, io mi accontento di poterlo gestire e coccolare oggi. Oggi lui ci sta dando un grande contributo. Parliamo del presente, nel futuro poi speriamo assieme di poter conquistare tanti traguardi".

La Juventus Primavera ai quarti di Coppa Italia - La 'Primavera' bianconera è la detentrice della Coppa Italia e anche quest'anno sta avanzando spedita nella competizione: ieri infatti si è qualificata per i quarti di finale ai danni del Varese. I ragazzi di Zanchetta si erano trovati addirittura in svantaggio, ma hanno presto saputo reagire e si sono imposti per 3-1 con una rete di Untersee e una doppietta di Marzouk.